|
>>
CAUSA
|
Perchè
la notte rischiamo la vita per liberare un piccolo oggetto di gesso,
infrangendo 3 reati?
La nostra voce si alza a favore di una fantasia più personale,
a favore di una vita più ecologica, di giardini più
eleganti e soprattutto a favore del ritorno al rispetto per la Natura
e per il suo mondo fantastico. |
|
|
|
>> MOTTI DEL MALAG
|
Non
chiederti cosa un nano
può fare per te ...
piuttosto cosa TU
puoi fare per un nano !!! |
|
Sai cosa
vuol dire gabbia?
Sai cos'è una prigione?
Sai cosa si respira qui dentro?
Sai come si vive al buio? |
|
|
|
>>
CHI - COME - PERCHE' ?
|
Il
MALAG è un movimento volontario e senza fini di lucro che ha
come obiettivo la liberazione delle anime dei nanetti da giardino.
E' innegabile che i nani da giardino hanno un'anima, purtroppo imprigionata
in corpi di gesso da uomini senza pietà e ridotta in schiavitù
in giardini sempre verdi nel tentativo di controllare la Natura, appropriarsi
delle antiche favole e diffondere una fantasia globalizzata. Bloccati
in un involucro di gesso, costretti a sorridere, al freddo, sotto
la neve e la pioggia, sberleffi di cani, lontani dal vostro mondo,
lontani dal bosco ... come vi sentireste voi al posto loro. Pensateci,
perchè milioni di nanetti da giardino (20.000.000 solo in Germania)
soffrono le pene di questo orrore. Il MALAG, un gruppo di militanti
volontari, conduce una guerra silenziosa contro questa moda kitch,
contro il tentativo di coprire le colpe umane degli orrori ecologici.
La notte i commandos entrano in azione, rubano un nanetto da un giardino.
Lo gnomo rimane nascosto per qualche giorno, fino al fatidico momento
della liberazione dell'anima in uno spazio verde, con l'eliminazione
del simbolo materiale costruito dal mondo .... Ma tutto questo
sarà vero? |
|
|
|
>> MA IN FONDO PERCHE' LIBERIAMO I TANTO AMATI NANETTI DA
GIARDINO ?
|
I
nanetti, indipendentemente dalla taglia e dai nomi, dall’essere statuette
di pregio o ”Brigate anti-nani”, sono portavoce di una problematicità
della cultura contemporanea che fa di essi una sorta di ”medium” di
cultura. Abbellire in vari modi i giardini è pratica antichissima,
ma solo negli ultimi anni una semplice decorazione di gusto popolaresco
è diventata un caso emblematico di rapporti culturali, riassumendo
in sé tutta una serie di significati: gusto kitsch di massa, culto
popolare del bosco selvaggio, mito dell’infanzia sempreverde, Disneyland
fai-da-te, mitografia dei buoni sentimenti. Le simpatiche statuette
altro non sono se non un’effige popolare del neo-capitalismo, la bandiera
di chi rinuncia a chiedersi che cosa è vero o falso, preferendo interrogarsi
su che cosa è piacevole dentro e decorativo fuori. E
i gruppi che agiscono per liberare i nanetti conducono una
loro lotta di liberazione contro la colonizzazione della fantasia.
Non è solo un confronto sul gusto estetico di genere «Pop»: tra chi
i nani li compra, li colleziona, li protegge e chi invece li rapisce,
li distrugge, li libera c’è una differenza sociale e culturale
non discutibile. Tuttavia abbiamo sempre a che vedere con dei
nani che non montano sulle spalle dei giganti, come fecero i moderni
che si slanciarono verso la società industriale, ma tanti tipi di
nano che, credendosi giganti, coltivano e cullano il nano che è in
sé. |
|
|
|
>>
LA VOCE DI UN NANETTO
|
Una
confessione disperata, l'ultimo esile filo di voce per urlare la propria
libertà.
Una commovente dichiarazione di un nano da giardino in prigionia. |
|
|
|
>>
L'ANIMA DEL NANO
|
Ecco
la dimostrazione che in un nano da giardino è imprigionata
un'anima.
Siamo riusciti a fotografe l'attimo in cui lo spirito esce dal corpo
di gesso per ritornare nel suo mondo, il bosco. |
|
|
|
>> BLU
|
Un
ragazzo si risveglia un mattino alto 30 cm., in un giardino e con
6 nanetti che cantano.
Martin
scrive per il MALAG un racconto emozionante, una storia fantastica
che rivela la realtà dei nani da giardino imprigionati nei
giardini. |
|
|