CATANIA: LA SUA STORIA, I SUOI SERVIZI, LE SUE ATTRAZIONI, LE SUE SCUOLE

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Progetto

Ist. Comprensivo A. Manzoni

Circolo Didattico Coppola

Ist. Comprensivo Monterosso

Ist. Comprensivo Capuana - Pirandello

 

storia e arte

ambiente, servizi, scuole

personaggi illustri

Internet, e-mail

LORO CI SONO RIUSCITI

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Introduzione

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LORO CI SONO RIUSCITI

 

PERCORSO FORMATIVO

Le finalità del progetto sono quelle di creare un aggancio tra i ragazzi ed il territorio attraverso la conoscenza dei personaggi che da esso sono riusciti ad emergere a livello nazionale.

DESTINATARI

 

Alunni delle III classi: 3B 3D 3G e la partecipazione delle classi 3E e 3C, dell’Istituto Comprensivo Capuana- Pirandello.

OBIETTIVI

1)Capacità di reperire materiale e coordinarlo

2)Capacità di formulare e gestire un questionario

3)Conoscenza del territorio e degli impianti sportivi in esso esistenti

MEZZI

1)Riviste specializzate

2)Internet

METODOLOGIE

Il lavoro verrà articolato in vari moduli nelle varie scuole in base alla predisposizione ed alla disponibilità dei ragazzi. Ogni modulo si occupa di alcuni personaggi o di ricerche storiche attraverso queste attività:

1) discussioni guidate

2) ricerche sugli impianti ( ieri\oggi )

3) interviste

 

TEMPI

Ore 14

PRODOTTO

OPUSCOLO INFORMATIVO

Introduzione

L’unità didattica è nata dalla consapevolezza del fatto che i ragazzi, molto spesso e nella quasi totalità, sconoscono le strutture esistenti nel territorio ed anche il loro "patrimonio sportivo".

Dare loro la possibilità di confrontarsi con persone che da questo stesso territorio sono emerse e diventate campioni "nazionali" mi è sembrato un giusto modo per far capire loro che la volontà, oltre che la capacità, è la giusta base di qualsivoglia "carriera".

Che questo possa essere uno sbocco, un modo nel quale incanalare le proprie energie al fine di indirizzare il proprio futuro sui binari dei quali si possa vedere lo sbocco, è solo il passo successivo che nascerà dalla consapevolezza del "sapere cosa si vuole fare".

I personaggi scelti rappresentano tre tipi di realtà diverse.

Pallavolo, pallanuoto e rugby sono forse gli sport che in tempi più recenti (ed anche recentissimi per la pallanuoto) hanno dato alla città di Catania modo di far parlare di se e non solo per le solite notizie di cronaca nera.

Massimo Castagna ex-atleta della Paoletti, dal cui vivaio è nato, e dal quale è stato proiettato a livello nazionale;

Cristina Consoli tuttora nazionale di pallanuoto (300 presenze);

Andrea Lo Cicero un "pilone" di rugby che tutti vorrebbero (forse il migliore, nel suo ruolo, attualmente in attività);

Orazio Arancio un altro rugbista, che all’attività sui campi ha affiancato quella presso la federazione; tutti i campioni, tutti attaccati alle loro scelte e contenti di esse, tutti CATANESI.

Professoressa Loredana Busà

 

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Massimo Castagna nato a Catania il 12/10/1961

Alt. 1.87

Peso 80 Kg

Inizio attività (centro addestramento Brumi) 1970

1978 entra a far parte della rosa di prima squadra della Paoletti che quell’anno vince lo scudetto.

1978 Campione d’Italia giovanile categoria Ragazzi

1980 Campione d’Italia giovanile Categoria Juniores

Dal 1978 fino al 1995 milita nei campionati di serie A1 o A2 con le seguenti squadre:

Paoletti CT A1

Torre Tabita CT A1

Pallavolo CT A2

Chieti A1

Pallavolo CT A2 Promossi in A1

Pozzillo CT A1

Terme Acireale CT A1

Spoleto A2 Promossi in A1

Scaini A1

Pallavolo CT A2

Giorno 31/03/2001 abbiamo intervistato Massimo Castagna ex olimpionico di Pallavolo, nel salone dell’Istituto Comprensivo Capuana- Pirandello.

  1. Quando ha cominciato a sentire una vera e propria passione per la pallavolo? e come ha iniziato?

 

La passione l’ho acquistata praticando questo sport nella palestra della mia scuola e giocando con un mio compagno che abitava nel mio stesso palazzo.

Inizialmente era per me solo un semplice passatempo, ma poi mi sono appassionato all’ambiente, ai compagni e a tutto ciò che c’era intorno.

2) Le è riuscito difficoltoso emergere con le strutture sportive presenti a Catania?

E pensa che adesso siano migliorate?

Sicuramente si, mi reputo il campione mondiale di docce fredde, perché quando mi allenavo al Palazzetto di Piazza Spedini, per diversi motivi, le docce calde non c’erano mai, e ci facevamo la doccia fredda alla fine della partita prima di tornare a casa. Ma in ogni modo si, i nuovi impianti sono sicuramente migliorati; io ho un rammarico quello di non aver mai potuto giocare nel nuovo Palazzetto dello Sport di Catania, perché quando è stato inaugurato, avevo già finito di giocare.

3) Che ruolo hanno avuto durante la sua carriera i suoi genitori?

Inizialmente erano molto contenti che io facessi sport, anche nel momento in cui ho cominciato a fare le trafile dei campionati, hanno continuato a mantenere le distanze dai dirigenti e dagli allenatori, senza cercare mai di influenzarli nei giudizi che formulavano nei miei confronti.

4) In quanti ruoli ha giocato nel corso della sua carriera?

Ho cominciato da palleggiatore e poi ad un certo momento qualcuno ha pensato che forse non era il caso che io continuassi a giocare in quel ruolo, e ho iniziato a fare lo schiacciatore, che ha molte più responsabilità del palleggiatore.

5) Quante volte al mese veniva sottoposto al controllo anti-doping?

Si può dire che quando giocavo io, questi controlli erano completamente inesistenti.

Quando giocavo io tutti gli "aiuti" che ci davano erano i sali minerali, e tutti quegli integratori che oggi sono in commercio, come la GATORADE e nient’altro.

6) E della nuova legge anti-doping, che cosa ne pensa?

Devo dire che non la conosco molto bene, ma penso che assumere sostanze dopanti sia la maniera più sbagliata di avvicinarsi allo sport, soprattutto perché incide sulla prestazione fisica.

 

7) Per concludere il discorso: che consigli da ai giovani che inseguono una carriera come la sua?

Di non sognare di diventare campioni, perché è una cosa che succede da sola e se uno prova in maniera assillante a raggiungerla, molto spesso non ci riesce.

Lo sport lo dovete fare per raggiungere delle soddisfazioni, anche piccole e per divertimento!.

Relazionato da: Maria Conti 3 B

Prof. Siciliano Olga

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