Friedrich von Schlegel

Scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio dello scrittore Johann Adolf e fratello di August Wilhelm, con il quale collaborò nella rivista"Athenäum", insegnante di filosofia a Jena, si trasferì a Parigi, dove studiò lingue orientali , e scrisse il saggio 1808 - Sulla lingua e la sapienza degli Indiani; precedenti alla sua conversione al cattolicesimo, avvenuta nel 1808, 1796 - Sullo studio della poesia greca; 1798 - Storia della poesia dei Greci e dei Romani; 1802 - Alarcos, dramma; 1799 - Lucinda, romanzo autobiografico di satira arguta e sferzante; 1798 - Anni di vagabondaggio, saggio sui Goethiani; ed i Frammenti, aforismi da spunti letterari, religiosi, politici, sono occasione per acuti e intelligenti giudizi sulla realtà del momento. Il filosofo delinea tre momenti dell'estetica: il primitivo, dominato dal principio di autorità; il dogmatico, dell'estetica razionale ed empirica; il critico, inaugurato da J.G. Fichte. Il concetto della poesia romantica è il trasferimento, nel dominio della poesia, del principio fichtiano dell'infinito: la poesia romantica è la poesia infinita. Tale infinità è movimento verso la libertà e trasfigurazione nel divino. Il poeta è il vero mediatore religioso del genere umano: egli intuisce il divino e si annienta per svelare il divino. La poesia in tal modo è filosofia e religione. E' caratteristico di questa prospettiva schlegeliana il privilegio assoluto della facoltà della fantasia e del sentimento, come organi dell'intuizione immediata di fronte alla definitezza e mediazione della ragione. Schlegel considera negativamente ogni arresto del poeta a una forma poetica determinata, che significherebbe limitazione, perdita dell'intuizione dell'infinito. Ogni definitezza nega l'infinito. Così esalta l'ironia quale atteggiamento che non prende sul serio nessuna definita creazione poetica, che non prende sul serio nessuna forma finita, ma tutte le supera infinitamente. Nel 1808 si convertì al cattolicesimo, nel 1819, si schierò tra le file degli antiliberali, proclamando il suo ideale di assolutismo cattolico. Il filosofo della libertà del poeta romantico finì per esaltare gli ideali della Restaurazione con le sue lezioni viennesi: 1810 - Sulla storia moderna; 1815 - Storia della letteratura antica e moderna.