S T O R I A
Dalle origini all'800


(A cura della classe I C)


Origini

Le origini antichissime della città di Campagna sono testimoniate dalla grande quantità di materiale archeologico rinvenuto nei suoi dintorni.

Una leggenda attribuisce la fondazione della città e l'origine del nome a un mitico re dei Latini.

In realtà, alcuni studiosi ritengono che il nome Campagna derivi dal nome del luogo dove la città fu fondata: un vasto territorio fertile esteso tra il Tusciano, il Sele e le prime propaggini dei Monti Picentini, chiamato "Campagna di Eboli".

Con il nome Campagna si indicò, quindi, non solo l' attuale città, ma diversi nuclei abitativi sorti ad opera di popolazioni che in varie epoche invasero l' Italia meridionale: Opici, Pelasgi, Tirreni , Ateniesi Turi Sibariti.
Pare che siano stati proprio questi ultimi, nel 419 a.C., a fondare nella valle compresa tra il Tenza e l' Atri, i due fiumi che attraversano la città, il primo villaggio sui cui resti nacque l'attuale Campagna.

Epoca Romana

Nel 197 a.C. i Romani inviarono in questo territorio una colonia di Picentini condotta da Tito Sempronio Longo. Questa colonia doveva servire da salvaguardia dai Lucani.
All'epoca di Silla Campagna divenne "municipio" Romano e, successivamente, nel 49 a.C., con la "lex Iulia", le venne concessa la cittadinanza romana.

Lapide latina ritrovata a Puglietta e attualmente situata sul "Ponte della Piazza"

Cristianesimo

Con il Cristianesimo i nuclei già esistenti diventarono Casali o quartieri o parrocchie. Essi dipendevano tutti dal Casale di Campagna, sorto attorno al castello Gerione, dove risiedeva il foro. Ogni Casale era dotato di una Chiesa-parrocchia, accanto alla quale sorgevano le dimore delle famiglie più antiche, un monastero che raccoglieva delle comunità in eremitaggio e, più oltre, le case dei contadini e degli umili.

Ruderi del Castello Gerione


(Foto Capaccio)

Invasioni barbariche

In seguito alle invasioni dei barbari molti Casali andarono distrutti, altri abbandonati. La popolazione si ritirò in luoghi più sicuri e inaccessibili: sui monti, nei recessi della valle del Tenza e dell'Atri, intorno al Castello e Casale Gerione. Sorsero altri Casali con le rispettive Chiese parrocchiali e tra questi: S. Bartolomeo, S.Maria della Giudeca, Trinità, S.Leone, S.Tommaso, S.Andrea.

I Longobardi

Stando a quello che dice il Rivelli, insigne studioso delle vicende storiche di Campagna, nel 668 ci fu la venuta dei Longobardi, per cui le famiglie più potenti si ritirarono dai casali per andare sui monti dove fondarono S.Maria Nuova.
Tuttavia i Longobardi, convertiti al Cristianesimo, favorirono il sorgere di nuove chiese, dando origine ad altri casali e ricostruendone altri distrutti. Uno di questi fu quello di S.Angelo, rimasto poco più di un villaggio dopo l'invasione dei Barbari.

I Saraceni

Tra l' 820 e l' 850, Campagna fu continuamente invasa e saccheggiata dai Saraceni. I cittadini si ritirarono nei pressi della città, la cinsero di mura e torri, munirono il castello di ponti e porte di ferro; inoltre sorsero castelli a difesa dei casali più lontani come quello di S.Angelo.