Esistono alcune tappe fondamentali nella vita di ogni personaggio, che variano di classe in classe.

Il primo numero si riferisce all’età minima di raggiungimento dell’addestramento di classe; il secondo all’età di inizio dell’invecchiamento; il terzo alla soglia di vecchiaia ed il quarto alla morte.

Guerrieri
Chierici
Maghi
Druidi
Elfi
Nani
21
25
25
...
50
50
45
50
50
60
150
80
60
65
65
80
180
110
80
80
80
100
200
130

Quando si passa nell’età dell’invecchiamento le abilità FR, D, CO perdono due punti ciascuna, mentre aumentano di un punto le restanti tre abilità per un totale complessivo di 72 AB.
Le eventuali abilità aggiuntive restano dove sono.
Nell’età dell’invecchiamento una caratteristica può avere 7 AB ed una modifica 0; inoltre con un eventuale 19 la modifica resta +3.
Le penalità dovute a abilità principali basse non hanno luogo.

I punti ferita massimi, inoltre, si dimezzano.
In ogni modo è possibile cercare di rallentare l’arrivo della soglia dell’età di invecchiamento, acquisendo i livelli speciali.
Infatti per calcolare se il numero degli anni meno i livelli speciali diviso 5 resta inferiore alla soglia dell’invecchiamento, questo non incomincia.
Tuttavia quando si giunge alla soglia di vecchiaia anche questa possibilità ha termine e si effettuano tutte le conseguenze già descritte a proposito del superamento dell’età dell’inizio dell’invecchiamento.
Inoltre i PF si riducono ad 1/4 e FR, D e CO perdono altri due punti (con 5 si ha modifica 0).

A questo punto, o anche quando si raggiunge l’età dell’inizio dell’invecchiamento, il giocatore può decidere di "mandare in pensione" il suo personaggio, ricevendone un altro dal DM.
Il personaggio "pensionato" diventa un PNG fino alla morte e sarà il DM a farlo agire, coerentemente con la sua storia, ma in una posizione il più possibile lontana dalle avventure e dalle storie degli altri personaggi da lui conosciuti.