Mi
chiamo Alessandra, ho 37 anni; vivo a Roma, sono sposata
con due figli, Lorenzo e Andrea (nella foto), lavoro al
Senato della Repubblica come stenografa parlamentare.
Ho iniziato a coltivare l’arte
del merletto a fuselli alla fine degli anni Ottanta, dopo una visita alla
Biennale Internazionale del merletto di Sansepolcro.
Ho appreso da sola i punti di base, seguendo le indicazioni del
libro "Sogni nelle mani" di Antonia Busi,
poi ho cominciato a prendere lezioni presso la mia attuale
insegnante, Graziana Del
Guercio. In questo modo, oltre al tradizionale merletto italiano
"a nastrino", ho imparato altre tecnichecosiddette a fili
continui: Torchon, Bedsfordshire, Cluny, Binche. E continuo ad
imparare... |
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Ho avuto modo di conoscere la
situazione del merletto in altri Paesi e la mia impressione è che all'estero
vi sia maggiore attenzione per questa forma di espressione
artistica; in particolare mi hanno colpito l’importanza dell’opera
di recupero e di codificazione delle varie lavorazioni che è
stata intrapresa, come pure la riproposizione ed il rilancio in
chiave moderna, anche sotto il profilo della progettazione e del
disegno, di questi manufatti. Particolarmente importante in
quest'ottica la presenza di un gran numero di associazioni che,
anche tramite Internet, svolgono un cospicuo lavoro di
coordinamento delle attività e di diffusione delle informazioni.
A livello italiano, l’attività del merletto, che in
passato ha dato lustro al nostro Paese, è rimasta per lungo tempo
confinata nell’ambito locale, talvolta addirittura in quello
familiare, con ciò tendendo sempre più a cristallizzarsi e, in
ultima analisi, a perdersi. A partire dagli anni Ottanta, però, un
risveglio di interesse per tutto ciò che è tradizione e cultura
nel nostro Paese ha generato un processo di riscoperta e
valorizzazione delle varie tecniche di merletto presenti nelle
diverse regioni, un processo autorevolmente definito come un nuovo
Rinascimento.
Raccontare questa stagione così
felice, riscoprire e far conoscere la ricchezza di un patrimonio
culturale ancora troppo spesso ignorato, promuovere i contatti tra
persone accomunate dalla stessa passione, la diffusione delle
informazioni e, in ultima analisi, della cultura del merletto:
sono queste le considerazioni principali che mi hanno indotto a
realizzare questo sito. |