Il
Merletto di Offida |
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L’arte del
merletto a tombolo costituisce in Offida una tradizione tipicamente
femminile che si fa risalire al XV secolo, allorché iniziò a diffondersi
presso i ceti popolari, per poi passare alle comunità religiose e alle
famiglie aristocratiche intorno al XVII secolo. In particolare fu ad opera
delle suore Benedettine, giunte ad Offida nel 1655, che la pratica del
merletto acquistò il carattere di massa. I merletti più antichi di
Offida che si conoscono sono quelli risalenti al XV secolo che ornano i
camici di S. Giacomo della Marca e di S. Giovanni da Capistrano conservati
dai monaci di Monteprandone (AP). Diversi sono i documenti che
testimoniano una considerevole produzione artigianale di merletti offidani
attraverso i secoli. E ancora oggi, specie durante la stagione estiva, è
uno spettacolo osservare le donne offidane, sedute presso l’uscio di
casa, intente al lavoro del merletto a tombolo.
Le lavorazioni più in uso sono: il punto Rinascimento, il punto Venezia e il punto antico. Dall’estate 1983 il visitatore che giunge ad Offida può ammirare, all’inizio del centro storico, il monumento alle merlettaie, opera dello scultore Aldo Sergiacomi, costituito da un gruppo bronzeo raffigurante una bambina, un’adulta e un’anziana intente a lavorare il merletto. Esiste inoltre un Museo del merletto che raccoglie i pezzi più pregiati del merletto a tombolo offidano e che ospita ogni anno l'esposizione dei lavori che partecipano al concorso "Il Fusello d'Oro".
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