BIOGRAFIA

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Nasce il 16 settembre del 1946 a Tricarico (Matera), il paese di Rocco Scotellaro, poeta della civiltà contadina. 
A 14 anni conosce l’industriale Dino Olivetti, che acquista un suo disegno e, offrendogli una borsa di studio, lo segue lungo il suo percorso formativo fino alla laurea in chimica.

Studia a Napoli, dove si forma culturalmente negli ambienti vicini alla rivista meridionalista "Nord e Sud" di Francesco Compagna e Giuseppe Galasso. Qui, agli inizi degli anni ‘60, incontra il pittore potentino Mauro Masi, la cui frequentazione avrebbe dato vita ad un determinante sodalizio artistico ed intellettuale legato alle problematiche della terra d’origine. Sempre nella città partenopea frequenta lo studio del pittore e critico d’arte Paolo Ricci, luogo d’incontro di numerosi intellettuali della città.

Nel contempo conosce lo scrittore-pittore Carlo Levi (l’autore del Cristo si è fermato ad Eboli) e si reca spesso nel suo studio di Villa Ruffo a Roma per mostrargli i suoi quadri, ricevendone apprezzamenti ed incoraggiamenti. Accompagnerà l’artista torinese anche nelle sue periodiche visite in Lucania ed in particolare a Tricarico.  


1960 - Davanti alla tomba di Scotellaro: Francesca Armento, Carlo Levi (secondo da destra),  Michele Santangelo (quarto da destra) e amici.


Ha modo di frequentare a Matera lo studio del pittore Ginetto Guerricchio, anch’egli interessato alle tematiche della civiltà contadina, ed il circolo culturale “La Scaletta”, punto di riferimento di artisti italiani e stranieri.  

Giudizi favorevoli sulla sua produzione artistica sono stati espressi, tra gli altri, da Aldo Musacchio, Carlo Levi, Antonello Trombadori e Renato Guttuso.
Il suo percorso pittorico inizia con la rappresentazione del mito e dell’epopea della civiltà contadina (mostra presso il Seminario Vescovile, presentazione di Aldo Musacchio - Tricarico 1967), prosegue con la raffigurazione degli oggetti della vita quotidiana di quel mondo, sospeso tra passato e presente (personale a “La Scaletta”, presentazione di Carlo Levi - Matera 1968). Espone nel ’71 a Tricarico con Masi e Guerricchio nella mostra “Amici di Scotellaro”. Partecipa a Potenza alle collettive “Premio Basento” (1967) e “Primo Premio Via Pretoria” (1968).

Il ciclo pittorico esposto nel 1973 di nuovo a “La Scaletta” di Matera su "Le avventure di Bartolomeo Colleoni in Basilicata ed altre storie", denuncia con ironia il definitivo tramonto della civiltà contadina e la difficoltà a cogliere i segni di una nuova identità. 

Nello stesso anno, realizza insieme a Mauro Masi i pannelli per il nuovo Municipio di Tricarico, impegnandosi sui temi della nuova realtà agraria e dell'emigrazione.
Dal 1985 al 1990 si dedica all’interpretazione pittorica del paesaggio lucano, interessato al segno grafico prodotto dalla meccanizzazione diffusa, (mostra insieme a Mauro Masi, presso il Palazzo Ducale, presentazione di Rocco Mazzarone - Tricarico 1989).  

 

La mostra dei pannelli e degli studi preparatori "Omaggio al Pittore di Policoro" (Palazzo Ducale, presentazione di Franco Vitelli - Tricarico 1991), opere destinate al Liceo scientifico della cittadina ionica, segna il ritorno alla pittura ironica e a volte tragica di Santangelo, prendendo questa volta a pretesto la pittura vascolare del V sec. a. C., testimoniata nella Magna Grecia. In questi tre grandi pannelli viene riproposta un'accesa figurazione e sottolineata la forza del disegno della pittura ellenica e la delicatezza di alcune immagini, ritrovando così, nella rappresentazione dei miti greci gli stessi archetipi ricorrenti nella cultura arcaica del mondo meridionale.

 

Nel 1997 partecipa alla Collettiva “Segmenti eterogenei di arte nuova – Rassegna internazionale di Arte Contemporanea, IV edizione”, sul tema “Dei campi e della civiltà contadina a Sud di Procida” a cura di Andrea Iovino, Castello Macchiaroli di Teggiano (Salerno).  

Nel marzo del 2004 tiene una personale in Toscana nell’ambito della rassegna “Mostre a Palazzo”, presso la storica sede municipale di Casole d’Elsa (Siena).  

In occasione delle celebrazioni per il cinquantenario della morte di Rocco Scotellaro, partecipa insieme ai maestri Mauro Masi, Rocco Falciano e Gerardo Corrado alla Mostra itinerante “Omaggio a Scotellaro” (maggio 2004/gennaio 2005 - Tricarico, Matera, Potenza), in cui presenta un ciclo pittorico ispirato ai versi del poeta.  

Nell’ottobre del 2005 tiene una personale a Rivoli (To), presso la Cappella gentilizia del settecentesco Palazzo Piozzo di Rosignano.  

Nature morte e paesaggi sono i temi sempre più frequenti delle sue opere recenti.