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Il "Cerca..." Ricette di Cosacucino
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Cosa si dice in giro per la rete (e non solo...) sulla minestrina? Andiamo a curiosare qui sotto.

MINESTRINA By Luciana Littizzetto (non so se mi spiego...)
Estratto da "Il pensiero debole" pubblicato sul settimanale Torino Sette (LA STAMPA)

12 novembre 2004

Giornata mondiale della minestrina. L’ho istituita io personalmente. Un atto di riconoscenza dovuta, povera Minestrina. Lei sì che ci fa del bene. Passa autunni interi a scaldarci le budella e nessuno si degna di onorarla. E’ una sorta di razzismo culinario. Solo perché non è un minestrone, di quelli maschi, roventi e pesanti. E’ «ina» lei, leggera, sciacquetta, non ti impiccia lo stomaco. Poi ci metti un amen a prepararla. I mariti e i fidanzati comunque, nonostante l’autunno, preferiscono le cofane di spaghetti e le padellate di tortelloni. Se tu gli scodelli sotto il muso una ciotola di minestrina, ringhiano che gli sembra di stare in una corsia di ospedale, ma poi, un po’ per celia e un po’ per non morire, di fame in questo caso, ingollano.
Il mio boy quando mangia la minestrina suda come una lumaca. E poi, dopo aver scontato la sua ingiusta pena, mi fa: «E adesso? Cosa c’è di primo?». Prego? «Ti ho chiesto cosa c’è di primo? Tajarin o pasta al forno?». E’ così. Il maschio la minestrina la trangugia solo per farti un piacere. Perché ti ama. Ma poi mangiare è un’altra cosa. D’altra parte come dargli torto. Mia nonna la minestrina la faceva sulla stufa. Ci scagliava dentro un paio di pugnate di biavetta e la lasciava lì a cuocere, fin quando la pastina non assumeva forme strane. Ogni chicco di biavetta si gonfiava a tal punto che rischiavi di confonderlo con una palla da baseball.
A me piace quella sciacquatura di budella calda e salatina. Che tu la mangi, ti riscalda, ti vien voglia di far subito pipì e sei contenta. Ti dà l’idea che almeno hai smaltito un po’ di polvere che avevi dentro... ...

SANTA POLENTA, LA MINESTRINA!
Dal blog di Diamanterosa: http://santapolenta.blogspot.com/2006/09/la-minestrina_20.html

E' una mano santa. Santifica, sistema, riscalda e allevia. Fa sentire a casa, al caldo. Personalmente, l'ho eletta rito della domenica sera. Ma nulla vieta di prepararla con attenzione e tutti i sacri crismi, in qualsiasi sera della settimana, semplicemente quando ci viene voglia. Dopo una giornata di sbattimento Totale, magari con qualcuno della famiglia che non sta troppo bene, qualche linea di febbre, magari un mal di pancia estemporaneo, ecco che la minestrina appare nella sua veste curatrice e riparatrice. Fa subito sentire meglio. Ingredienti, beh, non sono molti. Aborrite ma in silenzio, la mia minestrina è fatta col dado da brodo, un cucchiaino di burro, 2 foglie di alloro. E i Risoni Barilla. Nessuna minestrina può dirsi tale se preparata con scialbe stelline o altre corbellerie. Qui non si scherza, o Risoni o niente del tutto. Versatile e trasformista la minestrina si trasformerà all'occorrenza in un piatto completo, se sciolto nel suo brodo fumante avrà del formaggio fresco, robiola o caprino, o semplicemente una generosa nevicata di Parmigiano. Sento il bisbigliare...ma come, questa qui ci viene a dare la ricetta della minestrina? L'avevo detto, bellezze, che non era un foodblog come gli altri. E poi, non ditemi che non vi avevo avvertito.

MINESTRINA
dal blog di Cooper79 http://cooper79.blog.kataweb.it/2006/01/17/minestrina/

sto cenando (sì, alle 9 e mezza…) e rivedendo (per l’ennesima volta) la finestra di fronte.

Ferzan mi è sempre piaciuto abbastanza, anche se ogni tanto, nelle trame e nel creare le situazioni, si è perso in certi clichè, però ha uno stile di regia sempre molto garbato e un paio di attori (che "ripropone") che mi piacciono molto, per mimica e "faccia" (senza tenere conto che l tipo che fa il marito della mezzogiorn in qs film pur non essendo proprio un figone, non so perchè ma mi ha sempre attizzato hehehe)

Ad ogni modo, c’è una scena che mi piace sempre un sacco (a parte quella scontata delle torte, lo so lo so).

Massimo girotti, alias "Simone", viene portato a casa dei due protagonisti: ha perso la memoria e si è perso in centro a Roma. Giovanna è un po’ in crisi ma lo accoglie a cena. Il desco prevede minestrina in brodo per la sera.

Dio, la bellezza di questa scena… tutti fermi a scrutare il misterioso ospite. Poi improvvisamente, senza apparentemente un perchè, simone prende il cucchiaio, lo intinge nel piatto e iniza a sorbire la minestrina.

I bimbi si sentono incoraggiati e seguono l’esempio. Inizia dunque un valzer, un continuo rimbalzo di inquadrature e controcampi. Il bambino, la bambina, lui, lei. Slurp, zup, slup. Ogni stacco una cucchiaiata. Il vecchio, la bambina, Giovanna, io. Slurp.

Il vecchio, slurp.

Io, zup.

Giovanna, sssssuppp.

…è stato divertente, mi sono reso conto che anche io mangiavo la minestra, come loro. In silenzio. come loro. Un cucchiaio alla volta. con lo stesso ritmo. E’ stato un po’ come cenare in compagnia…

 

Ho riportato quello che ho letto dalla rete pari ai siti da dove li ho trovati, con tanto di link ai siti dei proprietari, spero che nessuno si arrabbi ma se qualche autore volesse che io rimuova i suddetti scritti, bhè mandate una email.

Questo è un sito amatoriale e non ha alcuno scopo pubblicitario nè di lucro.
minestrinalovers@tiscali.it