I confini scellerati cancellate tra i due paesi

MioArchimede

Casella di testo: Omaggio a Enrico Mallozzi
cultore dell’arte e della poesia ,dal suo libro  “Mio paese” 
 
 
Casella di testo: PAESE 
Un pugno di case di roccia, 
grigie al soffio del tempo, 
strette da sempre alla chiesa 
come pulcini intorno alla chioccia, 
una breve piazza in discesa, 
una fontana dimenticata 
col suono perduto dell’acqua 
sfiorata dalla sete d’un cane 
e le fresche campane 
nei chiari mattini festivi 
con un cielo terso, innocente 
sui limpidi clivi. 
Una corriera ferma 
in un’ora smemorata, 
l’uscio d’un negozietto 
chiuso  e vuota la panchina 
dei vecchi, morte le vie, 
rinate ,d’un tratto,alle chiare 
voci degli scolari 
e i vicoli allegri 
di nuovo a cantare. 
 
 
Casella di testo: LUNGA E’ LA NOTTE 
Queste vie conobbero la mia 
pallida infanzia e videro i primi anni 
di Andrea Mattei, che fissò visioni 
di bellezza perenne sulle tele 
e il pacato tormento creativo 
di Cosimo Porchetta… 
e Ventosa fioriva la bellezza 
sana d’ Olimpia, amata dal poeta 
ausonio, essa fioriva  come rosa, 
tra una gente forte come pietra. 
Su queste rocce s’accanì la furia 
della guerra e rasparono le madri 
negli orti sopra i tumuli dei figli, 
stroncati dalle schegge. 
Poi si tese una coltre di silenzio 
e tacquero le gare e le canzoni, 
chè l’astio delle “parti” tracciò solchi 
di discordia pur tra antichi amici 
Lunga è la notte e l’alba assai lontana… 
 
 
Casella di testo: IL VECCHIO ALBERO 
L’ultima foglia 
dai tuoi rami si è staccata! 
Or, nudi, questi mostri 
all’aria fredda e bruna. 
Come di tua chioma eri superbo 
la primavera scorsa! 
Ritorneranno ancor le foglie; 
ritorneranno ancor i fiori, 
come ritorneranno i miei ricordi. 
Ma quello che giammai ritornerà 
è la verde giovinezza 
della mia vita 
che tramonta 
 
 
Casella di testo: SOGNO E REALTA’ 
Tra le aiuole di biancospino, 
ti rincorrevo, Licia, a primavera. 
Tu, dagli occhi grandi, allor, mi sorridevi; 
pien di gioia il tempo ci volava attorno!… 
Dove sei ora donna dei trascorsi anni? 
Fata che presiedi ai miei ricordi della verde età? 
Sei tu felice del cammin percorso?… 
Io no…! 
Come libellule ad una ad una 
le mie visioni caddero nel faticoso giorno. 
Or, con le scarne mani io stringo 
l’ombra del tempo! Sosta ancora un attimo 
e dammi l’illusione che il cammino 
della verde età non è finito. 
 
 
Casella di testo: Tra i tanti cultori della poesia mi piace ricordare il mio maestro Vincenzo Fantini , credo che il modo migliore per farlo sia riprendendo dal suo libro questi due componimenti  “Note di poesia” 
 
 
Casella di testo: SCHEDA  POETI
 

 

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