I confini scellerati cancellate trapaesi i due

MioArchimede

Casella di testo: La mia città-Le mie idee-Inchiesta-Per sapere-Preferiti-Storia-Pittura-Musica-Scuola - Sacrificio - Lavoro - Ambiente

 

Casella di testo: Ricordi di Guerra 
Dopo l'8 settembre 1943 ì tedeschi comparvero a Castelforte, prima in pochi e poi sempre più numerosi. Subito cominciò la fuga degli uomini verso i monti per sfuggire ai rastrellamenti che si intensificavano di giorno in giorno. 
Il 25 settembre un tracotante bando ingiunse a tutti gli uomini compresi tra le classi 1900‑1925 di presentarsi alle autorità germaniche. Ben pochi risposero all'appello, e diversi di questi fuggirono dai convogli che li trasportavano verso il Brennero. Un'altro bando del 16 ottobre annunciò che entro i I successivo giorno 17 ottobre, tutto il paese doveva essere sgomberato. 
L'intera popolazione con un esodo dall'aspetto biblico in poche ore si rifugiò sulle alture circostanti il paese. 1 tedeschi, quando gli alleati raggiunsero il Volturno si ritirarono dietro la linea Bemhard detta anche Reinhard predisposta in territorio campano nei pressi del fiume Garigliano.
 Una seconda linea detta "Gustav" venne predisposta dalla costa tirrena sino all'Abruzzo. Sulle rive del Garigliano e lungo la costa, i tedeschi posarono 24.000 mine che facevano considerare questo settore sicuro. Su questo lato schierarono la 94° Div. Fanteria.
 Gli alleati di fronte posero la 5° Armata, che comprendeva il Il Corpo U.S. 34° e 36° divisione) ed il X Corpo Britannico. Sino alla fine del 1943 e nel gennaio 1944, Castelforte fu sottoposto a continui ed intensi bombardamenti terreni e navali. La sera del 17 gennaio 1944, dopo molte ore dì cannoneggiamento, ebbe inizio quella che in seguito fu chiamata la prima battaglia di Cassino.
 Mentre la 5° div Britannica doveva occupare Minturno alla 56° div. Britannica venne affidato il compito di conquistare Castelforte. La 169° Brigata del gen. Tompler passato il fiume conquistò Monte Castelluccio e il paese di Suio, mentre la 167° Brigata puntava verso Salvatito Malgrado i contrattacchi tedeschi gli alleati erano riusciti a creare una testa di ponte profonda quasi due chilometri nelle posizioni del 276° Reggimento Panzer‑Granadier. Occupalo Minturno e Tufo il 18 gennaio con la 13° Brigata, gli alleati raggiunsero l'Ausente. Ma in aiuto della 99° div. tedesca del gen. Steinmata giunsero le truppe dell'1 1 Corpo paracadutisti e comandate dal gen. Schlemm quella dclla29°'div. del Ten. Gen. Fries e quelle della 90' Div. Panzer Grenadier del Ten. Gen. Lungarhausor.Il violento contrattacco tedesco costrinse gli alleati a ritirarsi. Ma nella ritirata mantennero una consistente testa di ponte al di qua del Garigliano Tra la fine di gennaio ed il principio di maggio del 1944, Castelforte fu sottoposta a moltissimi bombardamenti che oltre alla distruzione del centro abitato causarono centinaia dì morti e feriti, mentre i tedeschi occupati perseguitavano l'inerme popolazione superstite con continui rastrellamenti e rappresaglie. Nel frattempo gli alleati dì fronte a Castelforte schieravano il Corpo di spedizione francese motorizzata "France libre" del gen. Brossat; una div. di fanteria algerina comandata dal gen. De Monsabert; una div di montagna marocchina comandata dal gen. Sevez e tre Tabors Gonnìer (truppe marocchine), oltre ad una Brigata corazzata: complessivamente 100.000 uomini di cui 12.000 Gounnier.
Alle ore 23.000 dell'1 1 maggio 1944 tutta l'artiglieria della 5° e 8° armata oltre 2.000 cannoni di ogni calibro iniziarono un violento bombardamento. Nel settore della 50 annata i 600 pezzi di artiglieria schierati lanciarono nelle posizioni tedesche 173.941 colpì nelle prime ore dell'attacco. Alle ore 23.31 dello stesso 11 maggio iniziò l'assalto delle fanterie. 1 tedeschi reagirono con un violento fuoco di artiglieria e dì mitragliatrici. Ad un certo momento si pensò che si fosse avuto ancora un attacco inutile al punto che qualcuno propose finanche ì] ritiro delle truppe attaccanti sulle posizioni di partenza
 La prima posizione conquistata nel nostro territorio fu Monte Faito, quindi Monte Fuga, Furlito e Tolarzo. Alcune posizioni furono perdute e riconquistate Una colonna comprendente il 4° Regg. Fanteria, due battaglioni carri, e un battaglione da ricognizioni Spahìs alle prime ore del giorno 12 discesero verso Castelforte presidiato dal 194° Reggimento granatieri. Il 350' Regg. Fanteria dell'88° Div. prima dell'alba del 12 conquistò Monte Cianelli, il colle di Santa Maria del Monte e Ventosa. Alle ore 10. 10 dello stesso giorno il 2°Battaglione della
 4° Dìv. Fanteria Tunisina al comando del colonnello Lambilly occupò SS. Cosma e Damiano e quindi completò l'accerchiamento di Castelforte. Infatti fl 1 0 Batt. del 4° regg. Fanteria tunisino della 3° div Algerina aveva occupato Monte Siola e puntava verso Monte Cescheto
 Nella giornata del 12 gli assalti ripetuti per conquistare Castelforte furono sanguinosi e continui. Alle 17.00 la situazione veniva considerata dagli alleati in maniera pessimistica, anche se i combattenti nord‑africani si trovavano in prossimità delle prime case del paese. Dalla collina dì S. Martino due plotoni di fanteria e parte del reparto corazzato entrarono nel paese di Castelforte. Erano le. 17.20.La lotta per la conquista completa dell'abitato continuò per tutta la notte. Si combatteva nelle case, corpo a corpo. Fu un massacro. La conquista di Castelforte permise agli alleati dì travolgere le resistenze della linea Gustav la conquista di Cassino e l'apertura della via per Roma. Le operazioni belliche nel territorio di Castelforte hanno causato ingenti perdite umane ed immani distruzioni. Il centro abitato ha subito una distruzione del 100% e del 95% nel resto dei suo territorio. Il sacrificio della nostra gente così può sintetizzarsi:
 
militari caduti e dispersi n………………………………………………… 87
  civili morti per fatti di guerra n . ........................................................ 284
  civili trucidati dai tedeschi n . …………………………………………….. 33
  ragazzi e giovani inferiori ai 18 anni morti per causa bellica n . …………. 89
  civili morti durante la deportazione n ……………………………………. 73
civili morti per stenti n……………………………………………………. 190
   Totale caduti n……………………………………………………………... 774

Da: Comune di Castelforte (Insieme per crescere)


 

Casella di testo: Appello del generale Alfonse Juin, alle truppe prima dell’attacco del 14/05/ 1944. 
Casella di testo: Casella di testo: “Soldati! Non  è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Aalle spalle del nemico vi sono donne, case, c’è un vino tra i migliori del mondo, c’è dell’oro. Tutto ciò sarà  vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per 50 ore sarete padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete”. 
 
 
Casella di testo: Juin, era stato posto da De Gaulle alla testa del corpo di spedizione francese e soleva rivolgere ai suoi eroici marocchini parole come quelle che pronunciò, per incitarli all’attacco, all’alba del 14 maggio 1944. Ecco il testo di quell’appello immortale 
 
Casella di testo: Per meglio ricordare ci sembra corretto riportare l’appello rivolto ai soldati da un generale francese.