Nostra Signora di Castro
Meta di numerosi pellegrinaggi durante tutto l'anno, la chiesa di Nostra Signora di Castro è posta su un'altura che la rende ben visibile da chi, provenendo da Sassari, percorre la così detta "direttissima" Sassari-Oschiri-Olbia. Eretta tra il 1170 e il 1198 la chiesa è stata sede vescovile di una borgata medioevale ormai scomparsa. Dopo la soppressione della diocesi di Castro, avvenuta nel 1502, la chiesa viene usata per celebrazioni liturgiche. L'insieme della struttura che compone l'edificio sacro, costituisce un interessante esempio di costruzione medioevale di derivazione lombarda. L'intero edificio è costruito in trachite rosa, sulla facciata orientata a sud-est, spicca un semplice portale sormontato da un architrave ad arco con al lato due semi colonne tronche con basamento. L'accesso al portale principale è agevolato da sei gradini che abbracciano tutta la larghezza della facciata. Due larghe lesene salgono fino allo spiovente del tetto e nella parte più alta della facciata spicca un piccolo campanile a vela con due vani per le campane. Un chiostro addossato a tutta la facciata sinistra, è formato da quattro arcate sorrette da pilastri. L'interno semplice ma accogliente è formato da un'unica navata con una piccola abside a volta. Recentemente è stata restaurata una piccola cappella alla quale si accede da una piccola porta posta a destra. Tre monofore a feritoia e due aperture cruciformi in stile arcaico permettono il passaggio all'interno della chiesa della luce e dell'aria. L'intero territorio che circonda la chiesetta è circoscritto da un muretto, recentemente dopo attenti scavi effettuati dietro la chiesa sono stati rinvenuti resti di fondazioni di mura e tombe d'epoca ancora incerta.