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Mototuristi
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Rientrata anch'io di Blu (messaggio del 29/8/02) Eccomi. Alla fine,
ahimé, ieri sera sono rientrata anch’io alla
base, tra fulmini, lampi ed acqua a catinelle. In Umbria, tra
Terni e Visso, bellissima è la Val Nerina con la
strada che segue, in tutto il suo corso, le curve e i ritmi
del fiume Nera. Se ci passate, non perdetevi la locanda di
Cacio Re a Vallo di Nera, poco distante dalla strada. La
locanda, immersa in un bosco da favola d’altri tempi,
è ricavata ristrutturando una parte del vecchio
borgo di Vallo di Nera. Pulita e accogliente. Cena a base
di prodotti tipici, abbondante, gustosissima e decisamente
molto curata. La zona del Gran Sasso è generosissima di paesaggi che aiutano e distendere il cuore. Particolare, nonostante le cattive condizioni del tratto iniziale, è la strada che da Amatrice raggiunge e gira intorno al lago di Campotosto. Da qui si può proseguire per Campo Imperatore, in un susseguirsi di curve che morbidamente aprono il campo a panorami sempre più verdi e più ampi. Bellissima la vista dal ventoso rifugio Duca d’Abruzzi. Per chi si trovasse in zona, comodo e abbastanza pulito, anche se piuttosto insignificante di per sé, è il campeggio comunale di Castel del Monte. Da Castel del Monte proseguo verso sud e, superati alcuni passi densi di tornanti, talvolta mozzafiato, raggiungo il parco della Maiella. Se passate da quelle parti, non vi perdete la strada che da Guardiagrele raggiunge, appesa alla roccia, il paese di Palena. Bellissimi anche alcuni scorci proseguendo per Roccaraso. In Puglia, oltre
alla strada che costeggia il promontorio del Gargano,
imperdibile è anche quella che attraversa la Foresta
Umbra di cui, mi pare si sia parlato in lista proprio in
questi giorni. In Basilicata
bellissima, a sud ovest di Matera, la zona tra Tricarico e
Miglionico e, in particolare, il tratto di strada che da
Grottole scende verso Salandra e poi piega per
Ferrandina. Più a sud attraverso il parco del Pollino. Oltre alla più turistica strada per Terranova di Pollino e al bellissimo tratto tra S.Severino Lucano e Rotonda, decido di avventurarmi sull’altro versante del monte. Salgo da Rocca Imperiale verso Canna e Nocara. Da Nocara scendo, tra mille tornanti, verso Oriolo, poi risalgo verso Cersòsimo e Noèpoli. Al solito, il fondo stradale è pessimo, soprattutto nel tratto tra Canna e Oriolo, ma il panorama ripaga abbondantemente le fatiche. Dopo qualche ulteriore vagabondaggio in zona, raggiungo la costa tirrenica e la seguo nel mio risalire verso nord. Bello il tratto tra Maratea e Sapri; suggestivo, anche se decisamente troppo trafficato, quello tra Marina di Camerota e Ascea, come anche la zona tra Amalfi e Sorrento. Nonostante la pioggia, risalendo lungo la costa attraverso il Parco del Circeo che, in un grigio giorno di pioggia, mi appare deserto come, forse, è solo in inverno e, poco a poco, raggiungo di nuovo la Toscana. Dopo diverse ore di pioggia ininterrotta (che meraviglia le manopole riscaldate di Ramtha!), finalmente mi tuffo sotto ad una doccia bollente e, tra me e me, sorrido soddisfatta pensando che, in questo primo mese insieme, io e Ramtha abbiamo percorso più di 5000 km.
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