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Varano
e ritorno
di
Alessandro Riccardi (messaggio del 16/4/01)
Venerdì
sono andato a Varano de Melegari a provare l'Aprilia RSV Mille. Uno sballo.
Ma dato che non siete dei smanettoni, vi racconto del ritorno, che vi
possa essere utile in futuro.
Se vi interessa anche il report di sapore pistaiolo, l'ho inviato su un'altra
lista più "veloce".
Se vi interessa, dicevo, ditemelo che ve lo invio.
Dopo avere provato la moto, dicevo, torno per l' Appennino. Percorro la
strada che conduce da Varano a Bardi, e dopo Vianino svolto a destra per
Bore.
La strada più curiosa del mondo. Senza esagerazioni, avrò fatto 6-7 chilometri
senza 5 metri dritti. E per 3 km circa mai due curve nello stesso senso:
ad una curva a destra succedeva una a sinistra, senza soste, tutte fatte
a gas costante.
Che vuol dire 70 all'ora in quinta, in pieno e meritato relax.
Passo da Rovina e Metti. I nomi sono buffi, ma il paesaggio è incantevole.
I prati sono rigogliosi, dovunque l'erba è verde e morbida. I campi sono
coltivati, i pendii delle colline sono armoniosi, piacevoli da guardare,
sembrano soffici come una pelliccia.
Un mantello di verde brillante, punteggiato dai ranuncoli che cercano
un poco di sole e rallegrano il paesaggio della campagna I paesini attraversati
sono puliti e disabitati, è mezzogiorno, e il sole scalda.
Mi sembra tutto veramente perfetto: l'equilibrio tra l'uomo e la natura
è raggiunto, e il prodotto principale della zona, il Parmigiano-Reggiano,
è testimonio di questo sapiente accordo tra la terra e chi la fa fruttificare.
Non so se è veramente così. Percepisco solamente che qui le cose sono
come dovrebbero essere, che a mezzogiorno la gente sta in casa a mangiare,
in tavola, in famiglia.
Giunto a Bore mi dirigo verso Lugagnano, Castell'Arquato, Carpaneto Piacentino.
Sono a un passo da Piacenza, da qui a casa mia non c'è neanche un'ora
di strada; potrei fare una tirata e mangiare un boccone a casa, prima
di schiacciare un meritato pisolino.
Ma la campagna primaverile è troppo bella da guardare. L'inverno con i
suoi colori spenti e sbiaditi è ancora vivo nei miei ricordi. Il bianco
sporco dei campi coperti di neve e il nero lucido delle strade bagnate
lasciano spazio al giallo, al verde, al bruno della terra.
Decido quindi di deviare verso Ponte dell'Olio, mi piace il nome. Attraverso
Godi (sembra un imperativo, ma è ormai dalle dieci che lo faccio...) e,
giunto a Ponte, realizzo: sono nella Val Nure.
E che cazzo hai realizzato, direte voi? che la Val Nure è la strada che
corre parallela alla Val Trebbia.
Non è una "pista" come quest'ultima, ma i paesaggi sono, se possibile,
ancora più piacevoli.
Anche qui le curve non mancano, e i paesi attraversati meritano l'attenzione
del turista, anche il più frettoloso.
Se poi il turista frettoloso ha fatto colazione alle 6, ecco che Grazzano
Visconti giunge come una fontanella ristoratrice.
Paese il cui nucleo è ancora rigorosamente medievale, e famoso per questo.
Anche la pizzeria dove mi sistemo, è alloggiata all'interno del borgo.
L'ambiente ha un sapore medievale, persino la signora che sta al banco
ha un foulard intorno alla testa come usavano le contadine quando andavano
a lavorare nei campi.
Il sole è piacevole, e la temperatura favolosa. Non più il freddo intorpidente
della mattina, l'alba livida è solo un ricordo.
Mi godo la pizza con pomodorini, pesto e formaggetta ligure, come se fosse
un piatto da gran gourmet.
Il tepore è veramente invitante, la strada e il pranzo mi hanno rilassato,
e quindi mi concedo una siesta di un'ora sul tavolino della pizzeria,
beato dal sole.
Mi sveglio, quattro chiacchiere con la barista e dopo un caffè rimonto
in sella.
Percorro la Ss 10, e la Val Tidone, dove vengo fermato dai carabinieri.
Un controllo, e il comandante della pattuglia mi chiede se sono del posto.
Gli dico di no, e anche i motivi del viaggio, e lui si rivela appassionato
di moto. Dopo due chiacchiere saluto cordialmente i militari e torno a
casa. 400 chilometri, un sogno lungo un giorno intero.
E un letto morbido dove dormire. Ecco un giorno di ferie ben speso.
Ciao ragazzi, vivere è bellissimo.
Schwarz.
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