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Report vacanziero - Francia

di Marco Marani (messaggio del 20 luglio 2002)

Sono stati pochi giorni, ma di bel tempo e tanti episodi divertenti che non
vi racconterò perchè tanto non sareste interessati :-P


La partenza alla domenica da Bologna, anzi Calderara di reno, con
destinazione la costa azzurra; tralascio il viaggio in autostrada per motivi
di tempo; ovviamente siamo partiti per il fresco, le 12.00!!
Lasciamo l'autostrada a Nizza e percorriamo tutta la strada costiera
veramente bella da Antibes in poi; attenzione all'asfalto che a volte frega
e soprattutto ai pazzi supermotard :-)


Il ns obiettivo era di fermarsi sulla costa qualche giorno ed abbiamo
trovato a les Issambres un Logis degno di nota, soprattutto la cucina! Che
bouiabes (si scrive così????? cmq si mangia con la bocca)


Da qui abbiamo fatto alcune escursioni, la più bella al Verdon, seguendo la
strada per Frejus, Draguignan, Camps e da qui abbiamo preso per Moustiers.
Tra Draguignan e Camps attenzione ai carri armati o jeep dell'esercito; noi
ce ne siamo trovati una collona con armi spianate....verso di noi (perchè?)
che andavano in senso opposto ad una velocità da guerra!
Arrivati a Moustiers trovate tutte le varie opportunità di divertimento
acquatico all'interno del canyon; noi abbiamo glissato perchè eravamo un po'
strinacchiati dal sole dei giorni precedenti. Abbiamo quindi preso la strada
per Castellane, molto bella, ma prestate attenzione ad asfalto ed
irregolarità della strada, oltre ai soliti pullman in contromano. A
Castellane, dopo una birretta ristoratrice, ci siamo diretti per la 965 in
direzione St Andrè les Alpes e poi abbiamo proseguito per Barreme; a questo
punto avremmo voluto andare verso Digne però eravamo già stanchini ed
abbiamo preso la famosa N 85 verso Grasse/Cannes; SEMPLICEMENTE FANTASTICA.
Un misto di muraglione, futa, etc. con asfalto buono ed alternarsi di curve
larghe e poi serie di curve strette; attenzione ai Gendarmi che si piazzano
nei punti caldi. Ad ogni modo una strada da rifare.


Grasse, famosa per i profumi, è abbastanza caotica per il traffico e noi
abbiamo evitato di fermarci; non amiamo molto le città quando siamo in moto,
neanche visitarle. Poi siamo rintrati verso l'hotel.


L'escursione sucessiva è stata più marittima/pacchiana.
Direzione St Maxime, poi per Cogolin, la D 14 all'interno (non fatela se è
molto caldo) poi la D 12 per tornare sulla costa. In un paese ci troviamo in
un tornante un pullman bloccato; davanti a noi l'auto dei gendarmi e noi
dietro. In discesa...tento di fare manovra per sgattaiolare, ma il gendarme
pensa bene di fare un mega retromarcia ; appena me ne accorgo inizio a
suonare, ma lui pensa di salire con la sua Clio sulla mia ruota davanti. Io
avevo lo sterzo girato e non so come, la clio è scivoltata con il paraurti
sulla ruota anteriore. Lui scende chiede se è tutto ok; io gli spiego che
dovrei verificare.....lui sale in macchina, armeggia tra i documenti.... e
poi....... se ne va!!!!!!!!!!! ci ha piantati li . Io ed Angela oltre che
incavolati ci restiamo di m....
Ci riprendiamo e risaliamo in moto; pare sia tutto ok, ma il dubbio resterà
fino a casa!
Proseguiamo per le Lavandou, Cavalaire, Cap Camarat e St Tropez dove
paghiamo un gelatino in "baracchina" cioè in piedi, quasi 4 ?. Normale, ma
non era cara la Svizzera???? :-))))))


Il giovedì decidiamo di fare armi e bagagli e percorrere la route de grands
alpes, con qualche variazione sul tema. Pallostrada fino a Nizza e poi
costeggiamo il Var sulla N 202 poi la D2205 per Isola (non 2000) , St
Etienne de Tinee ed a seguire il Colle de la Bonette!!!! Fantastico;
andateci! Nel salire troviamo un monumento al caduto; un Generale Francese
che non curante del temporale era rimasto allo scoperto!!!! Non l'avevano
colpito i nemici, ma un fulmine! :-( Io visto il grado superiore, mi sono
fermato a commemorarlo ed a scattare alcune foto.


Scendiamo il colle per Juries, saltino a la Barcelonette per un
boccone frugale e poi si riparte per St Paul, Vars ed a Guillestre prendiamo
per il Col d'Izoard; difficile dire qualcosa; sono posti da vedere.


Discendiamo a Briancon e ci troviamo i campionati Francesi di ciclismo;
tutto pieno ed un bel temporale in arrivo. Ci avviamo verso il primo paesino
in direzione Grenoble e troviamo subito un hotel a Chantemerle di fronte
alle piste da sci , ovviamente tutti prati di questa stagione. Decidiamo di
fermarci 2 notti così il giorno sucessivo lo dedichiamo a passaggiate
montanare. Dimenticavo; appena scaricati i bagagli è venuto giù il mondo,
acqua , lampi e tuoni.
Appena la pioggia diminuisce usciamo per cenare; tutto chiuso, qui si mangia
solo d'inverno :-( Comumque troviamo uno chalet con un ristorantino appena
aperto, il gestore un ragazzo simpatico che ci fa decidere di provare! che
mangiata; non ricordo il nome del piatto, ma era una mega fetta di formaggio
da fondere in un fornello /fornetto posto sul tavolo (non era la raclette),
con affettati misti e patate al forno.
La sera seguente abbiamo fatto il bis, nel senso che siamo tornati, abbiamo
ovviamente cambiato piatti. Se passate di li il locale è sulla strada in
direzione nord resta sulla sinistra poco prima della piscina comunale.
Il nome del ristorante è Le Petit Chalet


L'indomani ripartiamo con destinazione Annecy, ma come sempre troviamo il
modo di allungare la strada
passando prima per il col du Galibier dove soffriamo un bel freddino .
Quando terminiamo la discesa invece che andare a sinistra in direzione
Albertville, pensiamo bene di andare a destra lungo la N 6 per poi sbucare
sulla D 902 in direzione Col de l'Isaran: La cosa che mi ha più
impressionato è la quantità di ciclisti incontrati in queste interminabili
scalate; incredibili!
Terminata la 902 ci siamo immessi sulla N 90 però per poco; a Bourg St.
Maurice abbiamo preso per Beaufort poi Flumet passando da Hauteluce. Dopo
Flumet per La Clusaz e poi finalmente in direzione Annecy dove ci siamo
fermati per 2 gg, percorrendo anche la pista ciclabile che costeggia tutto
il lago, in totale 40 km andata e ritorno....ovviamente con Bici noleggiate!
Non abbiamo girato i dintorni però abbiamo visto che vi erano alcuni
tragitti interessanti, ma noi cercavamo relax dopo la superbiciclettata!
Infine siamo ripartiti da Annecy direzione ALbertville evitata di brutto,
poi per Moutiers e poi riprendendo la N 90 siamo arrivati al Piccolo S.
Bernardo .


Appena presa la strada che porta ad Aosta la mia dolce metà mi propone un
altro passo in mezzo al parco del gran Paradiso, salendo per la
Valsavaranche; imbocchiamo la strada giusta prima di Aosta e ci
ripromettimao di scendere ad Ivrea attraversando il passo di fianco al col
de Nivolet. Nel salire troviamo la strada per alcuni km distrutta con
deviazioni rallystiche; scopriremo poi che un temporale la domenica
precedente in 15 minuti ha distrutto il lavoro di anni. Proseguiamo in un
paesaggio carino, ma non fantastico. Poi il paesaggio cambia ed entriamo nel
parco del Gran Paradiso; Angela è stanca allora decidiamo di fermarci in un
bar ristorante a bere qualcosa e per informaci su quanto manca al passo. La
signora molto cortese, alla ns domanda chiede "Quale passo" noi restiamo di
stucco! "Il passo segnato sulla carta" ripeto io e lei ci informa che
arrivano centinaia da lei a chiedere del passo che attendono da 25 anni!!!!!
Non esiste, molte carte lo riportano, ma non è mai stato ultimato
:-(((((((((
Lasciamo nostro malgrado il posto, soprattutto perchè le specialità erano
polenta con ......qualsiasi cosa possiate immaginare, ma noi eravamo troppo
delusi e la sosta ci avrebbe fatto ritardare troppo sulla tabella del
rientro; ci attendevano ancora molti km per casa e volevamo esserci in
serata.


Quindi siamo tornati sui ns passi e ripresa la strada per Aosta abbiamo poi
infocato la pallostrada poco dopo; devo dire che questa scelta ci ha
permesso di evitare un mega temporale che ci rincorreva ed affiancava
minaccioso con i suoi scrosci di acqua visibili in distanza.


Che dire di più; ottimo tutto poi avevamo ancora qualche giorno da
trascorrere in gentile compagnia di IRIsti e non , in direzione Baviera per
partecipare all' EP7 in quel di Torwang. Anche li tanti passi e curve.
Dulcis in fundo.......neanche una goccia di acqua, quindi le antiacqua sono
rimaste inoperose!!! Abbiamo compensato con l'acqua presa l'anno scorso in
Norvegia, vero Bonetti??????


Se volete altri dettagli, scrivete in privato; cercherò di ricordare ancora
qualcosa.


Ciao a tutti e spero che questo report vi possa essere utile.

Il Colonnello Marco (Rafagas) ed Angela (Santa)
BMW K 1200 Rs detto AL KAPONE

 

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