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50 franchi da spendere

di Alessio Masi (messaggio del 2 aprile 2001)

E' domenica mattina, la sveglia naturale "suona" alle 9.50 e, seppur controvoglia, decido di alzarmi.
Non ho in mente ancora niente, ma spero che il caffe' mi illumini.
La giornata sembra buona, il cielo non perfetto come quello di sabato ispira cmq fiducia. Un'occhiata veloce al meteo (ah, internet che invenzione !!) un sorso di caffe' e l'idea prende piede: Alpi francesi.
C'e' un po' di strada da fare, ma chissenefrega!
Detto fatto, rovisto nel mio portaspiccioli (dovreste vederlo) e trovo un bel 50 franchi (sempre buono per le emergenze). Frugo un po' di + ed ecco apparire dal nulla 3 solide monete da 10 FF. Miracolo, sono ricco, potrei rimanere anche 2 giorni oltralpe :-)))
Si parte, siamo io e Antoine de Saint-Exupery, un tipo taciturno ed imbronciato che prende posto preciso preciso nel mio (vuoto) portafoglio. Oggi sara' tutta la zavorra che mi porto dietro.
Fino ad Asti Est e' una palla mortale, 130 km di sardoladrostrada dritti come fusi. Ogni tanto incontro gruppetti di motociclisti, diretti al mare, presumo. Salutare ovviamente e' tempo sprecato, sia mai che l'aerodinamica ne venga inficiata :-(((
Anche la statale per Cuneo non e' questo granche', meglio dell'A21, ma con il cielo grigio. Presagio di sventura? SGRAT SGRAT! Ultimo rabbocco al serbatoio e via, verso il Colle della Lombarda, un passo a 2300 che mi e' rimasto da fare dall'ultimo giro fatto da 'ste parti, o verso il gia' attraversato Colle della Maddalena, a "soli" 1991 m.s.l.m.
Cominciano le brutte notizie: il tabellone mi informa che il Maddalena e' chiuso, versante francese. Ma che nevica solo di la? Boh, andiamo avanti....
Il Lombarda e' decisamente chiuso, la strada che vi si arrampica e troppo sporca, al quarto tornante strapieno di brecciolino decido di girare il culo (mio, del Pegaso e di Antoine) e tornare verso il Maddalena. Arrivare in cima al colle mi riempie di emozioni: prati verdi, cielo azzurro e neve bianca che riflette un sole "dellamadonna". Sono le 14.30, orario ideale per passare di qua. Ci sono un po' di sardo, qualche camper e altre 2 moto. Pero' sono motoslitte, quindi non le saluto e proseguo oltreconfine. Il passo e' aperto, la strada e' asciutta e non riesco proprio a capire perche' il passo sia dichiarato chiuso, almeno fino a qualche km + avanti. Strada sbarrata, causa.... caduta massi. Una coppia luifrancese/leiitaliana (allora, gia' ne abbiamo poche, se poi vengono pure i "barbari" a rubarcele, stile ratto delle sabine :-))) ) mi dice che secondo loro in moto si riesce a passare....... BOH!
A questo punto, se sei un tutore dell'ordine, italiano o francese leggi queste due righe ed EVITA IL SEGUITO!!!!
Torno indietro, affranto, mi rifaccio il percorso al contrario e rientro triste e sconsolato a casa. Sara' per la prossima volta...
Fine report per i tutori dell'ordine.
Oh, non ci provare, ho detto fine!!! Smetti di leggere! :-))))
Vabbe', allora fa come te pare.. (romanesco)
Procedo (cautamente) , oltre il divieto e la strada pare buona. Ogni tanto un paio di ciottoli, facilmente evitabili, ma la temuta "frana" non si vede. Dietro l'angolo pero', bastarda, eccola li. Un po' di sassi (non Mirco :-))) ) 40/50 cm di "diametro" (fossero sferici) per 3/400 metri mi costringono ad una gimkana. Peggiorera'? Speriamo di no... SGRAT SGRAT! Infatti di li a poco finisce il tratto pericoloso e oltre i cartelli di sbarramento (per chi proviene dalla Francia) posso proseguire tirando "un sospiro di sollievo". Una piccola infrazione, ma ne e' valsa la pena.
Procedo a valle sulla D900, direzione Barcellonette, ma prima di arrivarvi, incontro il bivio per la D902 (Route de Grande Alpes, recita il cartello) che attraverso il Col de Vars porta verso Briancon. Ebbene, se i passi sono aperti, c'e' da godere.
Via, su, il Pegaso si arrampica benissimo e contemplando i picchi montuosi arriviamo in cima (>2100). Non ci sono parole per descriverlo, sembra di essere sul tetto del mondo. Non c'e' una nuvola, il cielo e di un colore mai visto (specialmente nella grigia Milano) e io mi perdo in voli di fantasia. Riatterro 5 minuti dopo e scendo verso la turistica Vars, strapiena di sciatori. Figuriamoci se mi fermo, il bello arriva ora. Scendo ancora, direzione Guillestre, e la strada e' FA-VO-LO-SA! Mi chiedo perche' venire fino in Francia per trovare strade del genere. La risposta arriva 2 minuti dopo: la sardo che mi precede, prima di un tornante mozzafiato (stavo gia' imprecando perche' mi rallentava e mi sarei perso il gusto di farlo) che fa? rallenta, accosta a destra E MI FA PASSARE!!!! Incredibile, mai successo in Italia. Solo questo vale lo sforzo fatto.
A Guillestre ho 2 opzioni: proseguire per la statale (N94) fino a Briancon, oppure tentare il Col d'Izoard (o come cacchio si scrive) sulla D902. Probabilmente sara' chiuso, ma faccio un tentativo. Il colle e' chiuso, ma la strada che fiancheggia le Gorges de Guil vale "il costo della benza". Non e' il Verdon, ma si difende. Tento allora di arrivare in Italia attraverso il Colle dell'Agnello, ma davanti alla strada piena di neve, con un tipo con slitta e cani (giuro!!!) desisto. Fortunatamente riesco a trovare qualcosa di interessante anche su questa strada: a Chateau Queyras c'e' un castello arroccato su un rupe veramente carino, da vedere. Mentre St. Veran, il comune + alto d'Europa, dicono loro, non e' niente di che, se non per il panorama (siamo a 2040mt) Mi dirigo nuovamente verso Guillestre, sperando di trovare un benzinaio, che il pieno comincia ad essere consumato quasi del tutto. Eccolo li, e accetta anche la Visa. 85FF di sans plomb 95, linfa vitale (verde anch'essa) per il motore del Pegaso.
La N94 non e' poi cosi male, e dopo 30 km tortusi al punto giusto, arrivo a Briancon. Di li arrivare al Monginevre e' un attimo. Sorpasso la coda delle sardo in un tratto di lavori in corso }:->>>>
Il rientro sulla sardostrada l'avrei evitato, ma sono le 19, e il fresco della sera mi consiglia di evitare statali. Ci ho provato, ma "l'odore della primavera" e un fantastilione di moscerini mi fanno rientrare a Chivasso. Ma quanto cacchio costa la sardostrada da Oulx a Milano? Ladri bastardi, non si puo' neanche usare la corsia ViaCard in moto!!!!
Rientro a casa, il parziale indica 753.5km, l'orologio invece 20:40. E' ora di cena, ma con il frigo vuoto mi salva soltanto la pizzeria/ristorante cinese (da asporto) sotto casa.
Felice, ma stanchino, me ne vado a dormire. Sicuro che tutto quello che ho visto, non e' stato un sogno.

Lamps felici

Alessio "Master" Masi
Pegaso Cube 650

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