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di Alessio Masi (messaggio del 29 aprile 2002)

Aveyron.... e dov'è?


Questo ho pensato quando Carlo (Cattaneo) mi ha proposto un giretto in
quella zona, per il ponte della Festa della Liberazione... Mah, chissà che
strada ci toccherà fare...
Faccio una rapida investigazione con Autoroute e scopro di esserci già stato
(più o meno) seppure per una fugace apparizione 2 anni fa, seguendo la
famigerata Route des Tunnels...
L'inizio non è dei migliori, la sera mi faccio 300 km di sardostrada (in
sardo) da Firenze a Milano... e ne ho già le palle piene (vado in Francia,
inizio con i francesismi :-D)
La mattina del 25 ci troviamo in un area di servizio sulla bretella A7/A26 e
già capiamo (che ragazzi intelligenti!!) che non è aria... Tutta Italia sta
facendo questo pezzo di strada, e sono tutti incolonnati qui, nelle loro
sardoscatole... E pensare che oggi si festeggia la Liberazione.... E
LORO?!?!? :-DDD
Finchè c'è la corsia di emergenza, si va.... Ma nei viadotti/gallerie è un
problema.... Fortuna (chiamala fortuna) che un "carrattrezzi" ci sorpassa e
da buon pilone rugbistico ci apre la strada
L'elicottero nella piazzola di sosta ci fa temere per il peggio, invece da
li a poco la circolazione riprende e nell'area successiva vediamo un nugolo
di auto incidentate, pattuglie della stradale e automobilisti inviperiti...


Ancora pallostrada fino al confine, e ancora code e rallentamenti fino alla
barriera di Ventimiglia... 2 coppie di smanettoni sono li in bella mostra di
loro stessi... Uno ha una naked (un hornet, mi pare) completamente
accessoriata, con un cupolino molto racing e pezzi di ergal un po'
ovunque... Carina, mi dice Carlo... Gli faccio notare l'anteriore,
completamente piatta al centro, completamente nuova (GIURO!) ai lati...
:-DDDDD


Scendiamo a Nizza e decidiamo di pranzare sulla
Promenade des Anglais (ammazza che nome!!)
Ovvio che nel traffico caotico ci perdiamo subito di vista, ma la tecnologia
ci viene incontro e tramite cellulare ci rintracciamo dandoci appuntamento
ben lontani dal Negresco (non sono ancora miliardario) per un frugale, ma
rinfrescante pranzetto. Ci sono 29 gradi, ma il mare mitiga la sensazione di
calore...
Si riparte decidendo di fare strada normale, soprattutto per passare
sull'Esterel... Attraversiamo quindi un po' dei "paesetti" dopo Nizza
(Antibes, Juan les Pins etc. etc.) sopravvivendo ad un paio di attentati da
parte di sardomobilastri da strapazzo che si arrogano la precedenza stradale
pur sopravvenendo da stradine laterali....'TACCI LORO!!! A uno sto per
rifilare un calcione sul paraurti, per fortuna non lo faccio visto che un
"pulotto" intento a prendere il caffè al chiosco lì davanti ha notato
tutto... MA RIPRENDE ME, non il tipo, dicendomi (credo) che la precedenza
era sua..... BASITO!!!
Ci infiliamo anche nel casino di Cannes, ma non ne posso già +.... Mi pare
di essere a Rimini, con tutti 'sti paesini sul mare.. Per non parlare delle
"audaci" costruzioni che infestano la zona... Palazzoni a forma di nave
(fuori nizza) che sono uno schiaffo alla normalità della costa..... CHE
SCHIFO!!!
Meno male che arriva l'Esterel, una pista locale incastonata in uno scenario
da film western, con le montagne rosse che rivaleggiano con l'Arizona o la
Monumental Valley (giusto Vallace?) Peccato che sia un tratto breve, così la
N98 sfocia a Saint Raphael, dove prendiamo di nuovo (SIGH!) l'autostrada per
arrivare in fretta a Saintes Maries de la Mer... Bella la Camargue, per 5
minuti... Poi però basta... E' tutta uguale, un piattume circondato da
stagni e stagnetti, con tanti affittacavalli per le passeggiate, mandrie di
tori in libertà... Il paese è carino, ma noi dormiamo a 3km di distanza.
Peschiamo il risorante "sbagliato" (troppo da turisti) e decidiamo (io voto
contrario, ma siamo 3 contro 1 :-D) per il rientro a piedi...
Non possiamo non notare la fila di camper parcheggiati, tutti italiani...
Per non parlare di quelli in pullman, macchina, minivan etc. etc. :-((
45 minuti di camminata (con gli stivali, s'intende!!!) sul ciglio della
strada, nel buio totale rischiarati solo dalla luce della luna, procediamo
sperando non ci siano varchi nella recinzione che ci divide dai tori,
indomiti anche di notte... Io "coraggiosamente" li derido, avendo mangiato
una fetta di un loro cugino a cena, ma spero rimangano a distanza...
La mattina a colazione "ci tocca" pure dialogare con una coppia italiana,
scooterista in incognito... Carlo chiede "Che moto avete?", il tipo risponde
"L'Aprilia parcheggiata fuori"... Ciccio, non fare il furbo, l'unica moto
Aprilia nei box è la mia, quindi "SCENDI LE MANI" :-DDD


Finalmente si parte, direzione Aigues Mortes senza l'intenzione di
visitarla... Traghettiamo su un canale (1 minuto scarso di traghetto, ma
gratis :-DDD) e facciamo un altro pezzetto di strada tra le paludi...Poi una
statalona ci porta nei sobborghi di Montpellier, alla ricerca di un negozio
di abbigliamento moto per una veloce riparazione ad uno dei 4 Syncrotec del
gruppo (parevamo sponsorizzati :-)) ) Un Hein Gerichke spunta all'orizzonte,
e così io acquisto un bel paio di guanti estivi per Tatiana.. Li porterà per
un'ora al massimo :-)
Prendiamo la D986, che oltre ad essere una bella strada ha dalla sua il
vantaggio di essere facilmente rintracciabile sulla cartina anche se
capovolta :-DDDD
Il tempo gira al brutto, ma ancora non piove... Inizia quando siamo ad un
passo dalla nostra metà, La Couvertoirade... Un villaggio fortificato dai
Templari... Arriviamo e ci rifocilliamo con un piatto sbirciato ai nostri
vicini di tavolo... Salsiccia e Aligot (un purè con aggiunta di formaggio
cono senza aglio, tipico della zona) Dopo il pranzetto cominciamo la visita
nel villaggio.... Carino, anche se a volte i segni della civiltà moderna
sono evidenti (cantieri aperti nastrati biancorossi, forassite e una
splendida Caponord blu parcheggiata davanti ad una taverna :-DDDD )


Si riparte speranzosi di rimanere asciutti, ma il sole è ormai oltre una
spessa coltre di nubi scure, anche se io mi ostino a tenere su gli occhiali
da sole antimoscerini... Andiamo in direzione Millau, poi li si decide il da
farsi...
Il rapido consulto ci porta ad imbroccare la strada per le Gorges du Tarn,
le ho fatte in senso inverso 2 anni prima...
Belle come sempre, diverse dal Verdon ma ugualmente affascinanti... Si
viaggia + vicini al fiume e la vallata è + ampia di quella del Verdon, però
anche qui scoviamo il Point Sublime (benedetti cartelli)... Ci si arrampica
per una strada molto carina e deserta. I tornanti si susseguono, ne troviamo
addirittura uno completamente piano :-))) Alla fine arriviamo sulla vetta,
facciamo le foto di rito (peccato per la foschia) e facciamo merenda mentre
un motociclista fiorentino a caso gioca con la palletta del cane del
proprietario... o per meglio dire il suddetto cane prende per i fondelli il
fiorentino :-DDDD
Abbandoniamo la valle del Tarn per proseguire in quella dell'Olt... Altre
belle stradine tra le colline francesi... Abbondano le mucche nei campi...
Passiamo alcuni paesini caratteristici (tra tutti St. Come d'Olt) e
arriviamo alla nostra destinazione per la nottata: Espalion.
Pensavo meglio, per essere una delle cittadine + "famose", invece è un po'
deludente, complice anche il maltempo. L' Hotel Moderne ci accoglie
all'ingresso del paese... La facciata inganna, gli infissi cadono a pezzi...
Dentro invece è nuovo di pacca e per una cifra accettabile (45 euro
colazioni a parte) ci danno una doppia ben messa, specialmente perchè ha un
letto matrimoniale vero :-)))))
Mentre siamo in ascensore Carlo mi chiede se mangiamo in albergo o fuori...
Sono stanco e sarei per rimanere qui... Poi noto il nome del ristorante nel
menu affisso... "L'Eau vive"... ANCHE QUI?!?!? NO EH!!! Capace che di danno
del Sangiovese spacciandolo per vino buono, un po' di squaquerone per
Camambert, ci rompono i maroni perchè non abbiamo una 4cilindri e ci
chiedono chissà quale tessera :-PPPPP No no, meglio di no...
Invece la pioggia ci "costringe" a dare dei soldi al ristorante, ma sono
soldi spesi bene... Mentre le ragazze si distraggono con i bimbi del tavolo
a fianco, Carlo mi passa la carta dei vini e mi "impone" la scelta... Io mi
fiondo subito sul sicuro: un bel Cote du Rohne, Chateuneuf du Pape (scusa
Gattostanco, ma avevano solo quello di decente ;-P) del 98. E' un vino che,
non so perchè, mi piace molto... Carlo lo assaggia e mi spiega il motivo
della mia predilezione: "E' uguale al Chianti!!!!" Aromi e sapori si sposano
bene con i nostri palati, così la bottiglia dura poco :-DDD E il costo è
"contenuto" (25 euro, se non ricordo male!) Passeggiatina notturna
ombrellodotati (ho patteggiato per un kmetraggio ridotto rispetto alla sera
prima :-D) per passare sul ponte vecchio locale (niente Corridoio Vasariano
su questo ;-)) ) e a nanna presto.


Al risveglio del sole non c'è neanche..... l'ombra... Però non piove +,
anche se fa un freddo..... becco! Arriviamo a Laguiole, patria dei coltelli
e città gemellata con la fiorentina Scarperia, il termometro segna 9
gradi... E dire che abbiamo lasciato le imbottiture invernali a casa....
OTTIMISTI!!!
La città non è un granchè, specie se non vi interessano i coltelli, quindi
dopo aver visitato vari negozi di chincaglierie ripartiamo per seguire
l'n-esima indicazione turistica: "Chateau du Bosquet". Da Laguiole si prende
la D42 verso sud-ovest, dopo pochi km "appare" un castello arroccato su una
collinetta.... Stupendo, sembra uscire da una fiaba... Purtroppo è chiuso ai
visitatori per lavori, quindi possiamo solo ammirarlo e fotografarlo da
fuori :-((((
Vabbè, meno male che almeno è spuntato il sole e le nuvole sono andate dove
le ho ripetutamente indirizzate :-) Attraversiamo la campagna percorrendo
una stradina stretta stretta.... Bello, bellissimo... I prati verdi
"illuminati" dai fiori di campo gialli... Mi dimentico completamente dello
smog e del cemento milanesi :-DD
In una curva un toro e alcune vacche sono immobili a guardare noi che
passiamo... Appena apro un po' il gas fanno una fuga che spaventa anche me
:-DDD
Arriviamo nel "solito" paese e ci fermiamo a pranzo, poi si riparte sazi
dopo una razione di Aguiol, stavolta con aglio, che provocherà notevoli
strascichi per tutto il giorno :-D
Passiamo Estaing percorrendo la D920 (almeno mi pare) e ci ritroviamo
nuovamente davanti all'Hotel ad Espalion... ne approfitto per immortalare la
scritta Eau Vive per voi miscredenti :-))))


Facciamo una tiratona per raggiungere Villefranche-de-Rouergue lambendo
Rodez... Visto che ci sono le indicazioni e io non ho cartina, posso dare il
cambio in testa a Carlo... E infatti quando sono davanti io spuntano fuori
poliziotti da tutte le parti... La mia fama mi precede :-DDD
Villefranche non è bellissima (anche questa!) tranne che per la piazza dove
sorge la cattedrale e nei vicoli attigui... Ci sbrighiamo in un'ora scarsa
di visita pedonale e ripartiamo alla volta di Najac... Speriamo bene!!!
Speranze ben riposte!!! Arriviamo, parcheggiamo e ci arrampichiamo sulla
collina del castello... Questo si che è un VERO paesino medioevale, compreso
il castello. Il panorama sulle valli è impressionante, c'è tanto verde che
neanche in Irlanda :-DDD Merita una visita, addirittura un soggiorno in
questo angolo sperduto della Francia. I pochi turisti, NESSUN ITALIANO (!!!)
rimangono tutti affascianati dalla magia del luogo.... compresi noi!
Ormai è tardi, la nostra destinazione suggessiva, Giussac, è fuori tiro...
Non ci rimane che fare un po' di strada in direzione sud-est, per
risparmiarci qualche km il giorno successivo...
Prendiamo stradine di campagna "a caso" seguendo i cartelli per Albi, c'è
ancora luce ma la temperatura inizia a calare... Spaventiamo un altro po' di
mucche e raggiungiamo finalmente Albi... Lungi da noi l'idea di pernottare
in città, proseguiamo verso est sulla D999, in cerca di un paesino che abbia
un Logis...
Mentre procediamo su un rettilineo a velocità.... sostenuta, mi sento
sfilare da una station wagon a tutto fuoco... Dove cacchio va questo, che
davanti c'è Carlo e altre 2 macchine.... La strada non è neanche larga,
poi... Infatti in senso inverso arriva un'altra sardo, la station sbanda
proprio mentre affianca Carlo e io mi vedo la frittata davanti agli occhi...
Fortuna vuole che Carlo rallenti, il tizio si infili dentro e tutto fili
liscio, spavento a parte. Smaltisco la paura in 2 secondi netti, ma la
"somatizzo" in inKazzatura... Scalo, accelero e sorpasso Carlo, sono a
caccia del pazzo... Mi sente arrivare a scarichi rombanti (beh, insomma...)
e gli suono 3-4 minacciosi colpi di clacson mentre lo affianco...
Sarà che il tipo si è impaurito pure lui, sarà che è pur sempre francese,
sarà che sulla Caponord vestito completamente di nero (occhiali compresi
:-) ) incuto terrore anch'io, ma vedo la sua mano che implora scusa
ripetutamente.... E davanti alle scuse le mie intenzioni belligeranti vanno
a farsi friggere. Il "famoso personaggio dostojeskiano" se ne sta buono
buono dietro di noi, a distanza di sicurezza (non contro il tamponamento, ma
per consentirgli la fuga nel caso dovessimo fermarci ad aspettarlo ;-))) )
Finalmente possiamo concentrarci sulla strada... proprio bella questa
D999... tra Alban e St. Sernin sur Rance si va su e giù che è un piacere...
Piego anch'io all'impazzata, anche se mi becco il solito pagone da Carlo...
Però miglioro di curva in curva, e mi sto proprio divertendo... A un certo
punto, piegando a dx sento come uno strusciare... Vuoi vedere che sono
riuscito a toccare con la pedana??? Macchè, è una pia illusione... è
soltanto la catena che si lamenta un po' :-DDD
A St. Sernin troviamo un albergo che ci attende a braccia aperte, con
piscina, sauna, minigolf, discoteca, parcheggio, campo da bocce, tavolo da
ping-pong, biliardo e chissà cos'altro... :-DD Meno male che non è l'Hilton,
ma un semplice Logis 2 stelle... Incredibile! L'hotel Carayon, che ha anche
il suo bel (???) sito internet www.hotel-carayon.com
Parcheggiamo e ci concediamo una doccia rilassante, non prima di aver dato
un occhio alle gomme: Carlo ha finito la sua, da spalla a spalla... Io ho
tolto più di metà di quell'ultimo centimetro che solitamente lascio a bordi,
ma c'è ancora da "lavorare"... Niente da fare, fermoni si nasce :-DDD


La cena registra eventi "memorabili", primo tra tutti Tatiana che cena con
un the!!! Incredibile, lo so!!! Adesso ci ridiamo sopra, ma lei stava
veramente male, un colpo di freddo le ha steso lo stomaco... Capita anche ai
grandi mangiatori, figuriamoci a lei...
Così fa un sacrificio enorme e presenzia a tavola, guardando noi che
mangiamo...
La moglie del titolare in persona viene a prenderci l'ordinazione... I
Cattaneo (chiamiamoli così che si fa prima :-D ) ordinano un insalata mista,
spiegando (o cercando di farlo) che vorrebbero una cosa all'italiana,
lattuga e pomodori per intenderci... Nel frattempo è il turno di Carlo nella
scelta del vino.... Spunta fuori un Bordeaux (e lo sapevo!!!) dell'83
(questo non lo sapevo!!!) bottiglia ultraimpolverata e priva di etichetta,
consumata dal tempo... Facciamo a fidarci... Il cameriere lo stappa e se ne
va, il vino deve respirare... Il tappo sa di aceto...marcio, per giunta!!!
Mah...
Arrivano le benedette insalate, ma non ci siamo capiti... Sono 2 insalate
normali alla francese, su cui troneggia una manciata di pezzi di fegato...
Rispedite cortesemente in cucina, spiegando la richiesta originale... Passa
un quarto d'ora, il vino è li che respira da un pezzo e noi aspettiamo tutti
queste mirabolanti insalate... Arrivano, e sono piene di altri pezzetti si
sostanze sconosciute. La Giuly sbotta e sbattendo il pugno sul tavolo tuona
"Allora non ci siamo capiti!!!!" (con inflessione bergamasca, ma senza
ricorrere al dialetto :-)) ) Il cameriere esausto non sa che pesci prendere,
passa la proprietaria e gli spiega esattamente cosa abbiamo chiesto. Il
cameriere se ne va con il secondo tentativo di insalata promettendo di
tornare con "quello che preferiamo"
Parlottiamo un po', ipotizzando, tanto per stemperare, che anche al terzo
tentativo falliranno, portandoci magari 2 insalate con il formaggio sopra...
Dopo 5 minuti arriva il cameriere tutto soddisfatto, porge i piatti e cosa
c'è? 2 bellissime insalate verdi, con dadini di formaggio e pane secco. Con
aria sicura e trionfante esclama qualcosa in francese che significa
"Stavolta ci siamo, eh?" Come deluderlo... Accettiamo "la sbobba"... appena
se ne va incrocio lo sguardo di Giuliana e iniziamo a ridere a crepapelle...
L'ordinazione + sudata della storia :-DDD
Mi riprendo dalla crisi di riso giusto in tempo per gustare il famigerato
vino, prodotto nella vendemmia dell'83, quando cioè io mi preparavo
all'esame di terza media =:-oooo
Beh, come ho superato il mio, lui passa il suo... Un signor vino! Peccato
sia l'ultima bottiglia, mi era venuta voglia di portarne una a casa!!!
L'entrecote di Carlo&Giuly è un pezzo di carne meraviglioso... Sarà alto
almeno tre dita, e ha un colore rosso sangue gustoso... Loro che sono
tutt'altro che carnivori mi elargiscono un paio delle fette che la cameriera
ha ritagliato con un serramanico di 30 cm di lama... SU BLI ME!!!
Il carrello dei formaggi poi sugella una cena sofferta, ma entusiasmante!!!
E per nulla cara, direi!!! Tolti alcuni dettagli (tipo la scarna colazione e
il servizio non impeccabile) vista la posizione sulla D999, ve lo
raccomando!
Purtroppo è la nostra ultima tappa, da li ci attende un mesto e rapido
ritorno verso casa... La mattina fa troppo freddo (6 gradi!!!) per gustarsi
in pieno la strada, così trotterelliamo fino all'autostrada a Montpellier...
Da li tiratona sardostradale fino a Gap, con intermezzo culinario a
Venelles, dove in un ristorante tipico provenzale trovato a caso (il nome è
Flambee qualcosa, seguite i cartelli!!) gustiamo l'ultimo pranzo francese
(SIGH!) Poi proseguiamo ammirando Sisternon (ma dalla statale) e tentiamo di
prendere il Colle d'Agnello, purtroppo ancora chiuso.
Piccolo intervento di soccorso a un motard in panne, andiamo ad avvisare i
suoi amici incrociati in precedenza che il tizio è rimasto fermo. La sua
Harley gialla canarino monoposto borbotta come se avesse l'acqua nei
cilindri.. gli mancano i pesci rossi e poi è a posto. Ci strizziamo l'occhio
come cenno d'intesa e ripartiamo sorridenti, tanto lo sborone avrà senza
dubbio anche i soldi per la riparazione ;-DD


Da Briancon a Milano l'unica nota positiva è che riesco a fare tutto con un
pieno, almeno evitiamo altre soste... Tranne ovviamente quella per
salutarci, visto che 4 amici hanno fatto 4 giorni e 2018 km in allegria e
spensieratezza. E non è così facile...


Stamani, mi sono sparato un rientro sardomobilistico a Firenze... sveglia
all'alba, caffè e 2h20 casaMilano-UfficioFirenze... Allegro, spensierato e
sorridente... Ho superato un pullman di ragazzi in gita (a Firenze, e dove
altro?!?!?! :-))) ) Erano di Millau... Ho tirato fuori una mano e li ho
salutati, per ringraziare tutta la loro splendida regione


Lamps aveyroneschi


Alessio "Master" Masi
Aprilia Caponord "Naìma"

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