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Andalucia 2000

di Sergio Sorrentino (viaggio dal 26/7 - 9/8 2000)

Dopo le ultime vicissitudini lavorative che mi hanno portato a rimandare la partenza di 4 gg (saremmo dovuti partire sab 22/7) finalmente Ada, io e la nostra infaticabile SVs siamo pronti a partire. Premetto che per scelta non abbiamo fatto nessuna prenotazione (ovviamente avevamo con noi tenda e sacchi a pelo). 
1° giorno: partenza da Roma carichi di zainetto leggero sulle spalle sulle spalle di Ada, una borsa serbatoio, due borse laterali morbide e l'orribile quanto comodissima maxia. Ho scelto di percorrere la Roma-Civitavecchia e quindi l'Aurelia fino a riprendere l'autostrada da Livorno. Soste ogni 200km (il 1°g si poteva fare!). 
Sosta notturna dopo circa 850km in Francia, uscita autostradale Brignoles in un Ibis hotel: le possibilità di sosta sulle autostrade francesi (come i più sanno) sono svariate, ci sono varie catene di hotel sullo stile di Ibis e F1 visibili dall'autostrada; 2* ma in realtà non mi sono parsi granchè (anzi) né come pulizia né come economicità (380FF=112k per una doppia piccolissima, senza garage-l'omino della reception mi ha promesso di dare un occhio alla piccola- + 70FF per 2 colazioni). 
Mi raccomando di fare il pieno subito prima di uscire dall'Italia: in Francia la verde 95ottani costa circa 2400! Attenzione anche al fatto che i distributori in Francia sono un po' meno frequenti (ovviamente il problema non riguarda tutti, ma quando si ha un serbatoio di soli 17 litri; quindi meglio non aspettare che si accenda la spia come ho fatto 1 volta io: sono arrivato al distrib. successivo a 80 all'ora con meno di 1/2litro). 
2°g: riprendiamo l'autostrada e via verso la Spagna. Qui la benza costa molto meno: 1600! Percorriamo l'autostrada lungo la costa catalana. Le soste diventano un po' più frequenti e il caldo aumenta. 
Dopo circa 830km nuova sosta per la notte: usciamo dall'autostrada a Tortosa (paesello carino, però è a circa 10km dal casello) e ci fermiamo al Tortosa Parc hotel (proprio di fronte al parco): camera matr. a 6400ptas=75k + 500ptas=6k per il garage - sempre 2* ma pulitissimo e confortevole (nessun confronto con la Francia). 
3°g: la stanchezza aumenta, ma ormai Granada è a soli! 600km. Le soste si fanno più frequenti (ogni 100km) e fà male un po' tutto. 
Il caldo diventa torrido spinto da un vento (ovviamente contrario) sempre più forte.
L'arrivo a Granada è rincuorante; a circa 30km dalla città il paesaggio cambia di colpo: alberi, verde, da non crederci. Insomma finalmente arriviamo. 
Destinazione Camping Sierra Nevada (1a categoria): ottimo! Camping Sierra Nevada 
Vivamente consigliato: ti danno un'intera piazzola per tenda e motina, è pulitissimo, attrezzature igeniche (docce, WC, etc.) di primo livello, piscina, ristorante, ed è abbastanza vicino al centro città e ad un passo dalla stazione degli autobus. Prezzo: 2577 ptas=30k tutto compreso (piscina esclusa). L'indirizzo è: avenida de Madrid 107, uscita 126 della N323 dir. centro. 
Granada: non mi dilungo sulle info turistiche meglio andare su www.granada.org
Qui guidano da matti e mi duole dirlo la gente non è del tutto cordiale (parlo in gen.) come ci ha abituato il resto della Spagna: del resto anche gli spagnoli non hanno in gran stima i "granadini". 
Ci siamo mossi dal camping con gli autobus (frequenti e ben distribuiti). 
Per visitarla 2gg, max 2 e 1/2. 1/2 giornata solo per l'Alhambra: bellissima! Attenzione: molti monumenti sono chiusi di lunedì. Interessante anche la casa di Garcia Lorca. 
Il caldo in agosto è esagerato: la mattina si stà non male fino alle 14.00, poi si scatena l'inferno e si va avanti boccheggiando fino alle 21.00. Poi addirittura alle 5.00 del mattino è quasi freschetto (complice la Sierra Nevada, ove si erge la vetta di Spagna, che è a pochi km da Granada). 
Ripartiamo alla volta di Gibilterra: da Granada A-92 direzione Malaga. 
La strada non è malaccio e il caldo giunti sulla costa è meno soffocante. 
Decidiamo di pernottare oltre Tarifa, sulla costa della Luz, per poi fare qualche km indietro, il giorno dopo, per visitare Gibilterra. Quindi oltrepassiamo Gibilterra e il vento (onnipresente) si trasforma in una belva inferocita: occhio! qui ho rischiato di cadere 2 volte e per un pelo non ho preso una mercedes in senso contrario (è vero la mia motina è una piuma, ma comunque eravamo belli carichi!). 
Costa della Luz: bleah! stà costa è nà vera schifezza (parlo per quello che ho visto). Un camping indecente, da evitare: "bahia de la plat" località Zahara de atunes; una vera bidonville e pensare che ci ha mandati lì l'ufficio del turismo spacciandocelo per 2a cat. (era 1a fino all'anno scorso!). Insomma: alla larga da quei posti! Noi purtroppo siamo arrivati alle 21.00 e non c'era altro, tutto esaurito! 
Il giorno dopo torniamo a Gibraltar: bella la Rocca, ma attenti alle scimmie, cercano di fregarsi le borse o quantaltro le induca a credere che possa contenere del cibo (per es. i caschi) e peggio ancora: se lasciate la moto incustodita in certe zone per dispetto possono farvi la sella a brandelli! (ne ho vista una ridotta così). 
Per entrare a Gibilterra basta la carta d'identità e in moto non occorre fare la fila: si può allegramente superare tutta l'infinita colonna di auto fino al posto di blocco (come fanno tutti i motorini locali). Poco più di mezza giornata a Gibilterra e la sera stessa siamo già a Siviglia. Sosta in Autopista
Siviglia come clima è peggio di Granada: si soffoca di più di giorno e si continua a soffocare di notte; per cui ci siamo guardati bene dal cercare un campeggio e siamo andati diretti in un albergo con aria condizionata in pieno centro: hotel Puerta de Triana, avenida de los reyes catolicos, 2* non troppo economico ma a livello di un 4* nostrano! (140k per una matr. compresa colaz.) e garage convenzionato a parte (17k al g!). Insomma un po' costoso, ma Siviglia merita veramente, è bellissima: almeno 4 gg per visitarla e qui ci si sente veramente in Spagna, gente cordiale, molta vita e un sacco di cose da vedere (www.sevilla.org). 
Ripartiamo alla volta di Cordova. Il camping consigliato è El Brillante in Avenida del Brillante 50, da evitare quando c'è troppa gente (cioè in agosto); è abbastanza vicino al centro, 1a cat (qui ho qualche riserva: noi gli abbiamo solo dato un'occhiata, ma diversa gente si lamentava per essere stata piazzata al sole e poi mi è sembrato un po' sporchetto), non accetta carte di credito, la cassiera è molto scortese. Anche Cordova è tremendamente calda per cui abbiamo preferito un hotel: el Cisne, calle Fray, 5 minuti a piedi dal centro storico; un 2* pulito, niente di speciale (110K colazione e garage inclusi). 
Cordova è piccola: in un giorno a piedi la si vede tutta. La cosa più bella e decisamente spettacolare è la cattedrale/moschea; per il resto: il pal. reale non è niente di speciale a parte i giardini che meritano una visitina. 
Consiglio: non fatevi fregare dalla torre della Calahorra, è una fregatura, attraverso un percorso guidato ti promettono di farti vedere la storia di Cordova, in realtà ci sono solo una serie di ambienti con dei pupazzotti e ti raccontano 4 cag@te.
Rimarco che qui il caldo è davvero insopportabile: portatevi un cappellino! 
Il giorno dopo siamo ripartiti :-((( direzione casa. 
Abbiamo scelto la strada per Valdepeñas (N IV) e arrivati a Bailén abbiamo preso la N322 dir. Albacete/Valencia fino a Valencia; la strada è molto suggestiva, in alcuni punti però sembra di non arrivare mai, forse conviene, arrivati ad Albacete prendere la N430 per Valencia, una superstrada. 700km dopo abbiamo pernottato nuovamente al Tortosa parc. Riposino sulla via del rientro
Il giorno dopo, lasciata la Spagna (ah! ricordatevi di fare il pieno prima del confine, ma non all'ultima staz. che ha i prezzi più alti, bensì alla penultima a circa 45km dal confine), ci siamo resi conto che in agosto in Costa Azzurra non si trova un buco neanche nei motel in autostrada. Per fortuna, ormai esausti, decidiamo di uscire dall'A8 a Le Muy: subito dopo il casello c'è un efficientissimo centro d'informazione turistica dove una signorina gentilissima (da non crederci) che si è anche preoccupata di parlare italiano (per un francese è addirittura paranormale!), dopo molte pazientissime telefonate ci ha trovato l'ultimo posto rimasto in un campeggio a 4* che è proprio lì vicino al casello: "Les chigales", abbastanza buono (35k).
Ultima tappa Le Muy-Roma: ormai l'allenamento ha dato i suoi frutti e stavolta la stanchezza non l'abbiamo proprio sentita (testuali parole di Ada!). 
Bellissima esperienza anche se l'estate non è proprio il periodo giusto per visitare l'Andalusia. 
Ci siamo proprio divertiti e Ada è già lì con la cartina in mano pronta per il prossimo viaggio (glab!).

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