Un martedì
da ginecologi
di
Mario Bianchi (messaggio del 22/8/01)
Come quasi
tutti gli anni, chiudo le ferie estive di... Martedì!
=:O
Ho un amico
motociclista pasticcere (BMW R1100R) che avendo la sua unica
giornata di pausa al Martedì, soffre di quella malattia comunemente
conosciuta con il nome di "sindrome del ginecologo". Quindi
per potersi fare
dei "sani giretti" in compagnia deve aspettare che qualche amico
si
"sacrifichi", e ovviamente... io sono un amico! ;)
Lunedì
sera, al termine del sua giornata lavorativa, abbiamo inforcato le
moto per salire allo Spluga, dove a Montespluga ci aspettavano due letti
per
spezzare in altura l'avviciamento alle montagne Svizzere. L'andatura
turistica ci ha permesso di apprezzare la litoranea occidentale del Lago
di
Como alle luci del tramonto e la salita del Passo dello Spluga (Splugenpass,
mt 2117) nella totale oscurità: per fortuna i tornanti sono nella
stessa
posizione della versione diurna!!! :)))
Al mattina
abbiamo la gradevole sorpresa di avere il cielo sgombro di nuvole
(che in montagna e' sempre apprezzato), quindi dopo una frugale colazione
e
un passaggio alla locale latteria per prelevare una mattonella di burro
da
portare alla Mamma (che a Natale ce lo farà apprezzare insieme
ad altre
prelibatezze), ci bardiamo alla "tetesca" (abbigliamento tecnico
in pelle
rigorosamente NERO) per affrontare con coscenza il nostro compito: la
traversata delle Alpi Lepontine. <:|
Lentamente
scendiamo la muraglia di tornanti dello Spluga e percorriamo
l'orrido della ViaMala (già visti al GMT) e facciamo la larga e
popolosa
valle del Reno che porta ai confini del Liechtenstein. Ovviamente
rigorosamente solo su strade statali attraversando borghi, villaggi e
facendo lo slalom tra i bimbi in uscita delle scuole (che sfigati, a scuola
al 21 di Agosto!). Costeggiamo un lago (Walensee) chiuso tra pareti di
roccia (sempre prati perfetti, case di legno, bambini biondi, ecc.) e
scolliniamo in una vallata interna che ci porta alla pausa nel capoluogo
di
uno dei tanti minicantoni: Glarus. Pranziamo ad un tavolino della piazza
della cittadina (che è una minicittadina) serviti da un autentico
cameriere
di chiare origini indiane o pakistane! :))))
Giretto
a piedi per curiosare nelle vetrine del borgo (orologi, cioccolato,
antichità, ecc.) più che altro per facilitare la digestione
del pasto:
un'insolita fettona di carne (stile wurstel) circondata da svariate verdure
abbondantemente salsate e lavate con il loro caffè brodoso... per
fortuna
c'è il Klausen!
Affrontiamo
la salita al selvaggio Klausenpass (mt 1948), che qualche mio
conoscente afferma sia il passo Svizzero preferito e siccome il dubbio
c'è
sempre... non rimane che ritornarci, peccato che sia un po' lontano dalle
solite rotte, infatti e' praticamente sconosciuto agli Italiani!
Naturalmente ha le sue chicche: la prima parte della salita è ancora
nel
bosco, ma alcuni tornanti sono pavimentati ancora a granito! In quota
si
percorre una desolata vallata in stile "dolomitico" dove numerosi
cartelli
segnalano la possibilità di acqistare formaggio d'alpe (Alpen-Kase)
presso
le stalle. Sulle alte vette si cominciano ad intravedere i primi ghiacciai
che rilasciano costantemente il loro prezioso liquido: acqua! Ma il Klusen
riserva il lato migliore nella discesa verso Altdorf: un infinito taglione
a
precipizio della valle, protetti da un ridicolo parapetto metallico
costituito da un tubo idraulico! Bello, certamente... ma che modi sono
di
trattare i turisti!
Ma dopo
il Klausen, attraversiamo un'altro minicantone (Uri) attraversato
dalle autostrade e ferrovie del Gottardo (caos) per attaccare il Sustenpass
(mt 2224): una lunga e larga salita praticamente priva di tornanti. Pensate
che abbiamo addirittura incrociato un autotreno (di quelli articolati
ca 12
mt. ca), quindi provate ad immaginare come ispirino quelle strade! Peccato
che il culmine sia stato tagliato da una breve galleria. Nella discesa
ci
appare l'immenso panorama sul ghiacciaio (pausa contemplativa) nel quale
gli
Svizzeri adulti stanno giocando ai soldatini (Halt!, Verboten, Raus, ecc.).
Per la cronaca siamo nel cantone di Berna (tanto lo so che non ve ne frega
nulla, ma a me piace dirvelo: son fatto così... ).
Siamo in
quella magnifica palestra turistica che è il "Giro dei Passi
delle
Alpi Centrali", e nella sequenza ci tocca il Grimsel Pass (mt 2165):
altro
passo superstradale che sale costeggiano in successione alcuni laghi
artificiali, chiusi in montagne levigate dalle glaciazioni. Sul passo
vengo
attirato da una stradina regolata da un semaforo che sale ulteriormente
ad
un'altro lago artificiale: larghezza ca. 2 mt, parapetto ca. 25 cm, parete
di roccia da una parte e precipizio di ca. 200 mt dall'altra. Al termine,
pausa con osservazione sulle innumerevoli marmotte sparse sui pendii.
Pausa
bar (Ovomaltina caldo!) e discesa con vista sul Ghiacciaio del Rodano
(****). Sempre per la cronaca... Cantone Vallese!
Nella discesa
il mio amico comincia a dubitare dell'indicatore di carburante
del suo BMW: 340 Km senza entrare in riserva e senza trovare distributori
aperti! Finalmente a Briga riusciamo a colmare i nostri bisogni primari
che
ci consentono di fare il Simplonpass (Sempione per gli amici 2005 mt)
che è
un'altro passo "da sparo" con curvoni ampi e asfalto a biliardo!
Il Sempione
ci riporta in Italia e chiude il giro delle Alpi Lepontine (da Sempione
a
Spluga), quindi alle 9 di sera ci troviamo sul traghetto del Lago Maggiore
che ci riporta in Cuviavalley per affrontare uno splendido (e tipico)
piatto
di pasta al pesto!
Sempre per
la cronaca: 150+500 Km tutti mototuristici!
Ciao...SMarioW
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