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Reportino

di Bottega (messaggio del 18/9/02)

Da Milano autostrada fino a Palazzolo ( siamo partiti alle 10,30 ) strada per Iseo, salita per il passo dei tre termini, una bella strada molto panoramica con qualche tornante guidabile e splendida vista sul lago.
A Gardone prendiamo la ss 345 della Val Trompia; questa valle mi era stata descritta a torto come la più brutta del mondo, invece si snoda lungo il percorso del fiume Mella e si arriva salendo piacevolmente fino a Collio.
Da Collio il Passo del Maniva porta rapidamente in quota, fra splendidi tornanti ed abeti che cominciano a rarefarsi fino quasi a scomparire; l'asfalto ha un grip eccellente. A 1800 metri si incontra il vecchio e dismesso rifugio Bonardi, la strada prosegue senza strappi regalando belle sensazioni ed una ottima vista verso valle.
Sulla cima del monte colombine c'è una installazione che sembra un immenso mollusco bivalva, ma con le valve aperte e messo in verticale; non so cosa sia, ma se potessi ne metterei un paio in giardino. A 2070 mt. termina l'asfalto e proseguiamo per il Giogo di Bala che, con 9 Km. di facile sterrato costellato di laghetti blu blu blu, porta al Passo di Croce Domini.
Il rifugio è pieno di motociclisti, anche troppo, per mangiare bisogna aspettare la classica mezzora.... Questa volta non ci casco e scendiamo a destra nella Val Caffaro, strada strettina ma piacevole, da mototuristi, tutta nel verde, si ha la sensazione di essere a quote più elevate; dopo gli impianti di risalita, ci fermiamo a mangiare nel primo ristorante aperto a valle dorizzo; scelta condivisa poi da molti altri bikers. La cucina risente pesantemente dell'influenza trentina, per cui ci abbuffiamo, parlando del tasso alcolimetrico e ripartiamo per Bagolino, scendendo fino a S. Antonio sul lago d'idro.
Prendiamo la bellissima e rilassante ss 237 che diventerà 240 quando entriamo in Val d'Ampola e, dopo Tiarno in Val di Ledro; a Pieve, sull'omonimo lago, affittano anche dei piccoli catamarani.
Qualche galleria e siamo a Riva, gardesana occidentale, che se non fosse per il traffico atavico sarebbe anche una bella strada, fino a Gargnano dove prendiamo la Valvestino, costeggiamo il lago artificiale, prendiamo la Capovalle ed arriviamo ad Idro.
Dopodichè Vestone, Barghe e la parte finale della statale 237 del Caffaro che, nei pressi del monte Pino, regala alcune delle più belle curve mai fatte. Molti, di fatto la ritengono una pista e passano la domenica a farla nei due sensi, con gli spettatori che fanno il tifo.
Da qui Brescia, pallostrada e casetta; 478 Km. in tranquillità con la mia R 1100 RT ed il mio zainetto che avrebbe fatto anche qualche Km. in meno, del resto sulla gardesana alla domenica pomeriggio, c'era traffico, come avrei potuto prevederlo?
Lamps, Silvio

 

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