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Il nucleo numericamente più consistente delle opere è ascrivibile al corpus delle suppellettili liturgiche e dei paramenti sacri del Tesoro della Cattedrale, cui si sono aggiunte altre pregevoli opere di argenteria sacra, tratte da diversi centri della diocesi, come Castelvetrano e Salemi, nonchè significative sculture marmoree e dipinti, tra i quali alcuni ritratti di vescovi. Secondo un criterio scientifico, ogni opera trova diretto riscontro in legende ricche di dettagliate notizie. Le numerose suppellettili sacre coprono un arco di tempo che va dal XIV al XIX secolo, generalmente legate alle più rappresentative autorità ecclesiastiche che hanno retto la diocesi di Mazara, tra le più antiche e gloriose della Sicilia. Ricostruendo la storia del Tesoro di Mazara, si viene così a ripercorrere, da un lato, quella dei vescovi che hanno lasciato la loro impronta nella diocesi e, dall'altro, quella dei più rinominati e capaci argentieri.

Il tesoro dei Vescovi