Neonatologia on Line

L'ITTERO NEONATALE

La comparsa di un colorito giallino, conseguente al deposito di bilirubina sulla cute e sulle mucose visibili (per esempio la sclera dell'occhio), è molto frequente. Si chiama per l'appunto ittero. Nel neonato a termine si osserva in circa il 60% dei casi e nel neonato pretermine nel 100%. Nel neonato compare questo accumulo di bilirubina per i seguenti motivi:
  1. Il fegato del neonato non ha ancora imparato completamente a eliminare la bilirubina con la bile perchè nella vita fetale era la mamma che, tramite la placenta, eliminava la bilirubina in eccesso.
  2. Il neonato produce in proporzione più bilirubina dell'adulto perchè ha più globuli rossi e più emoglobina dell'adulto e la bilirubina è appunto il prodotto della distruzione dei globuli rossi.

Quando e perchè l'ittero deve preoccupare?

L'ittero, in circa il 5 % dei neonati a termine, supera il valore di 12,9 mg/dL, che è considerato una "soglia di attenzione". I neonati, che presentano questi valori, vanno osservati più attentamente. Tanto più precoce è l'ittero e tanto più precoce è il superamento della soglia di attenzione, tanto è più pericoloso. Infatti la bilirubina è una sostanza tossica per il sistema nervoso centrale e, nel neonato a termine, può provocare danni permanenti quando la sua concentrazione nel sangue supera i 20-25 mg/dL. Questo, fortunatamente, succede raramente. Sono però più a rischio i neonati che hanno la cosidetta malattia emolitica neonatale e cioè hanno ricevuto dalla mamma, durante la gestazione, degli anticorpi contro i loro globuli rossi. Di solito questi neonati sono Rh+ mentre le mamme sono Rh- oppure i neonati sono di gruppo A o B e la mamma di gruppo O. Un'altra conseguenza della malattia emolitica neonatale è che la distruzione dei globuli rossi dovuta agli anticorpi, che determina l'ittero emolitico, provoca anche un'anemia più o meno grave, che talvolta necessita di una trasfusione di sangue.

Approfondimenti:

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A cura di Firmino Rubaltelli


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