RIAPPROPRIAMOCI DELLA CATENA
 

 

Un'altra particolarità di quella vigilia del '77 è il sabotaggio della produzione. Come si capisce il funzionamento della fabbrica, a mano a mano che si vede che con I'Flm non si va da nessuna parte e, soprattutto, come diventano rituali e inutili, oltre che pesanti in bustapaga, gli scioperi annunciati del sindacato, ecco che la pratica del sabotaggio prende piede. Senza tante menate sopra. Ognuno se lo inventa come può. C'è chi lo fa in maniera scientifica,chi improvvisa e chi si fa prendere da manie artistiche. Un tipo a Verniciatura aveva sistemato una specie di colino che gocciolava un liquido sulle scocche poco pril18 che queste imboccassero i forni. Risultato: le macchine uscivano tutte chiazzate, col tetto che rassomigliava a un quadro astratto, e col capo che a momenti ci resta secco.Altri usavano segatura e il risultato era lo stesso. Un altro genere di pittura astratta. A Finizione, invece, andava di moda il lavoro svogliato. Ci si dimenticava di qualche particolare, di una mano di colla alle guarnizioni o roba del genere. Le macchine così finite passavano i controlli e per un po' reggevano sotto il sole d' estate ma, spesso, a forza di restare parcheggiate sui piazzali, cominciavano a perdere i pezzi, a scollarsi, a diventare assolutamente impresentabili per il mercato. Secondo me, comunque, il punto più alto di lotta fu quando scoprimmo il <<salto della scocca>>. A Verniciatura la cosa divenne così perfezionata da battere la concorrenza dell'ufficio <<tempi e metodi>>. La mano di fondo saltava una scocca su sei, pomiciatori e revisori facevano lo stesso, ma con l'accortezza di farne passare una diversa da quella saltata a monte, il Circuito smalto verniciava le scocche non lavorate in precedenza e trascurava le altre. Via via, da cima a fondo dell'officina, si completava l'opera e l'intera produzione a fine giornata era inservibile. Ai dirigenti Fiate ai sindacalisti una storia come questa faceva venire le bolle. Non sapevano come metterci una pezza e ogni volta che si presentavano sulle linee ricevevano le risposte più diverse.<< Calcolateci tre minuti di sciopero a testa per ogni operazione non eseguita- rispondevamo in coro -tre minuti per la mezz'ora di mensa, per il 3° livello subito, per le 35 ore pagate 40, per le 50.000 lire uguali per tutti>>. Ogni squadra cambiava le sue rivendicazioni. La sostanza però era una sola.

 

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