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Guida
all'ascolto Ys 1972
La guia all'ascolto
è tratta da "Musikbox - rivista di cultura musicale e guida
ragionata al collezionismo" n.8 luglio/agosto 2002.
1972 YS
Lato A: Introduzione/Primo Incontro;
Lato B: Secondo Incontro/Terzo Incontro/Epilogo
Vito Manzari: basso; Giancarlo Stinga batteria; Lino Ajello: chitarra;
Gianni Leone: voce, organo, Moog, piano, Mellotron, spinetta, celeste.
E' il giugno del 1972 quando la Polydor pubblica l'immenso Ys caratterizzato da un elegante art-work. Un coro di voci sussurrate, intensamente liriche, fungono da apripista al momento di apertura, la
meravigliosa Introduzione, delineata sulle ancestrali atmosfere dell'organo di Gianni Leone, capace di estasiare mediante complicati fraseggi strumentali dalla forte intensità espressiva: il clima quasi claustrofobico e l'inquietante insieme d'atmosfera dell'opening-track viene ulteriormente scandito da iperboliche variazioni ritmiche grazie ai tempi dispari di Stinga e da alchemici passaggi di chitarra del funambolico Lino Ajello che evocano lo scomodo spettro frippiano. Dissonante e articolato nel suo svolgersi appare anche il secondo titolo dell'album, Primo
Incontro, con la timbrica particolarmente enfatica del leader a contrastare strutture variamente spigolose e refrattarie a qualsiasi concessione melodica, tra continui stacchi percussivi, repentini
cambi di tempo e un dualismo chitarra-tastiere veramente originale, che si lancia anche in digressioni di pura matrice umoristico-sperimentale. Gli echi amplificati di una tonalità vocale proveniente da infiniti, sconosciuti spazi si dischiudono come una delle molteplici variabili stilistiche presenti in
Secondo Incontro, raffinata danza sonora che assorbe istanze magiche di dark-progressive dai registri evoluti e personali, agitandosi copiosamente tra sollecite progressioni strumentali dal vago sapore spettrale ed alambiccati vortici basso-batteria dall'evidente piglio jazz-rock.
Terzo Incontro, paragonabile stilisticamente all'episodio precedente. è costituita da frequenze di elevato spessore qualitativo, espandendosi come un'altalenante sequenza di multicolorate valenze dai tratti cangianti e difformi, ostentando inoltre la cultura di stampo classicistico propria dell'estroso Leone. Epilogo
risplende ancora di impervi percorsi armonici, tra le volute «emersoniane» dell'organo, le liquide punteggiature di piano e le sofisticate basi ritmiche, tutti segnali espressivi che accentuano l'estetica magnificamente introspettiva di un suono talmente unico e irripetibile, da non avere alcun termine di paragone non soltanto in campo nazionale, ma nello scenario progressivo mondiale degli anni Settanta. Dall'album viene estratto anche un 45 giri promozionale che riporta sulle due facciate
Primo incontro e Secondo Incontro. Dalle registrazioni di un provino
di Ys - effettuate a Milano nell'ottobre 1971 - è stato estratto un CD di quindici minuti edito nel 1992 comprendente
Introduzione e Secondo Incontro che presentano delle sostanziali differenze rispetto alle versioni definitive.
Introduzione ha un inizio spettrale senza i magnifici cori della versione originale. Entra poi in scena la voce di Leone che anche nel successivo intervento
«scandisce» in maniera poco limpida, inserendosi fra imperiosi stacchi tastieristici e il drumming in tempi dispari di Stinga ce interagisce che il solido basso di Manzari. Il sound è ovviamente grezzo e frastagliato con atmosfere tipicamente crimsoniane. Migliore la qualità sonora della parte vocale in
Secondo Incontro (3 minuti e 39 secondi) dalle immagini squassanti con basso e tastiere in prima linea.
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