Storia palazzo Piacentini, già casa Fiorani

 

Grotte 

Nel seminterrato del Palazzo Piacentini, possiamo ammirare volte a crociera ottocentesche, oltre a delle piccole nicchie ricavate ad incasso sulle pareti. Inoltre ciò che colpisce il visitatore, oltre che per l’unicità anche per la suggestione che ne scaturisce, è l’apertura di un cunicolo datato II secolo d.c. Queste grotte sono percorribili per una trentina di metri e si incanalano pressappoco sotto i giardini di villa Guidi seguendo una traiettoria che li vedeva presumibilmente collegabili con altri simili e diversi, e che partivano dal sepolcro del Santo. In realtà sono ancora in fase di studio, anche per l’esclusività di quei colli di anfora che sono incastrati sulle pareti: chi li darebbe anteriori al II secolo d.c. affermando che possono essere materiale di riuso del I secolo a.c. e chi addirittura datati molti più tardi e posteriori alla costruzione del cunicolo.

L’unica cosa certa è che il cunicolo fu usato nei diversi periodi storici per diversi scopi: quale via di fuga e passaggio discreto che conduceva al mare, e come cantina poi, per i Fiorani

Gli stessi Fiorani intorno agli anni ’50 del 1800 ebbero a studiare il cunicolo e lo sappiamo da una lettera datata 1854 del nobile ripano Bruti – Liberati. Ricordiamo che in realtà tutto il “Paese Alto” di S. Benedetto è ricco di grotte, cunicoli ed aperture nel sottosuolo, molte di notevole interesse storico, altre semplici insenature scavate nel tufo, ma molte di queste oggi partono da abitazioni private. Sarebbe necessario uno studio ed una mappatura approfondita. Ed ecco cosa scrisse il marchese Bruti-Liberati in riferimento del cunicolo sotto casa Fiorani e di un altro sotto Casa Neroni:
......è questa una via sotterranea appunto sotto la porta del Castello, ove eravi un torrione; quale strada lavorata ad arte avente molti tubi e canali di coccio, pare condurre alla rocca, poiché non è tutta transitabile, ma ingombra in parte di terra e macerie........
In un altro cunicolo vi è un pavimento di mosaico piuttosto grossolano, bianco e nero con semplice fregio non potutosi tutto scoprire perché inoltrasi dalla parte della rocca sotto le vaste case Neroni.

L' Arco dei Fiorani o dell'Immacolata

Storia Affreschi interni

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