COS'E' INTERNET?


Il progetto Internet, riguardante lo sviluppo di una rete globale di interconnessione fra elaboratori, prese vita circa venti anni fa quando il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti decise di connettere la propria rete interna, denominata ARPAnet, con altre reti accessibili via radio o via satellite. L'ARPAnet era una rete sperimentale progettata in modo tale da rimanere in funzione anche dopo una parziale distruzione della sua struttura a causa di un attacco nemico.
Il suo protocollo di trasmissione, denominato IP (Internet Protocol), richiedeva una quantità minima di informazioni relative ai computer interconnessi: per inviare un messaggio era sufficiente inserire i dati in un'immaginaria busta, definita "Internet Protocol Packet", e indirizzare tale involucro in modo corretto. La responsabilità di assicurare un corretto completamento della comunicazione era demandata ai computer comunicanti. Nonostante questa dichiarata inaffidabilità di base della rete, molti produttori, rispondendo alle pressioni del mercato, decisero di inserire del software basato su IP all'interno dei propri computer.
In breve tempo tale protocollo raggiunse una notevole diffusione, in quanto consentiva di interconnettere computer di diversa provenienza. Questa idea risultò particolarmente apprezzata dalle università e dalle strutture pubbliche: infatti, in tal modo, era possibile acquistare computer di fabbricazione qualsiasi mantenendo inalterata la possibilità di collegarli in rete. Nello stesso periodo vennero sviluppati i primi protocolli per reti LAN (Local Area Network), alcuni dei quali, come Ethernet, si basavano sul protocollo di comunicazione IP; divenne così possibile collegare alla rete ARPAnet intere reti locali, mentre prima ogni organizzazione disponeva di un singolo elaboratore che gestiva temporalmente l'accesso ai vari servizi disponibili in rete.
Una tra le più importanti reti sviluppate in quel periodo fu NFSnet, nata e realizzata su commissione del National Science Foundation, agenzia di ricerca dipendente dal governo degli Stati Uniti: l'idea era quella di creare una rete di supercalcolatori e di metterla a disposizione di tutti i centri di ricerca universitari che volessero farne uso. Inizialmente si pensò di connettere gli elaboratori direttamente alla rete ARPAnet ma, per problemi essenzialmente burocratici, fu deciso di sviluppare una rete apposita con protocollo basato sulla tecnologia IP. Data la vastità del territorio che doveva essere coperto, le varie università furono interconnesse in modo da formare delle reti a livello regionale; in tal modo anche le strutture più isolate potevano accedere ai servizi offerti collegandosi semplicemente ad un server locale e risparmiando sui notevoli oneri finanziari derivanti da un collegamento telefonico diretto tra la sede dell'università ed i supercalcolatori.
Negli anni successivi la rete NFSnet divenne l'asse portante di una struttura più generale denominata Internet, che si estese oltre i confini nazionali interessando inizialmente le nazioni militarmente alleate degli Stati Uniti (Gran Bretagna, Francia, Scandinavia [etc.]) per poi espandersi sino ad assumere negli ultimi tempi una dimensione mondiale: attualmente sono più di 50 i paesi che sono collegati e tale numero è in continua crescita. Quello che risulta dalla descrizione fatta è che la rete Internet non ha una dimensione ben definibile: essa è costituita da un gran numero di strutture locali che, sfruttando il protocollo IP, collaborano formando una rete unica a beneficio di tutti gli utenti abilitati. Anche la sua organizzazione gerarchica non è particolarmente rigida: nessuno possiede Internet. Ogni organizzazione locale dispone dei fondi necessari per l'abilitazione ed il mantenimento delle strutture di interconnessione col centro regionale, al quale paga una quota per i servizi offerti; questo a sua volta deve accedere ad un server Internet a livello nazionale e quindi anch'esso deve provvedere al proprio sostentamento.
Non esistono strutture di controllo che regolamentano l'accesso ad Internet; sono però previste delle organizzazioni ad associazione volontaria che cercano di gestirne lo sviluppo. La sostanziale libertà di utilizzo della rete Internet e la possibilità data alle strutture di ricerca pubbliche di accedere ai centri servizi disponibili in modo gratuito ha permesso la nascita e lo sviluppo di molti progetti di applicazioni multimediali distribuite che, tramite la rete, possono essere testate e rese disponibili a milioni di utenti.

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