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la Follia in una tempera di G.Pistolesi

Ultimo Aggiornamento:
20 Gennaio 2003
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I Disturbi Bipolari in Adolescenza:
Caratteristiche e Cause


    Kraepelin nel 1921 tentò di inquadrare il Disturbo Bipolare usando come criteri differenziali l'età d'insorgenza, la familiarità, il decorso e l'esito. Frenosi Maniaco-Depressiva fu un termine con il quale si identificò una psicopatologia caratterizzata da ricorrenza di episodi maniacali alternati a episodi depressivi. Tale patologia fu in seguito denominata Sindrome Maniaco-Depressiva, e infine Disturbo Bipolare, che è la denominazione odierna.


Caratteristiche

    Tale disturbo deriva da un deficit del meccanismo cognitivo-emotivo deputato alla regolazione affettiva e dell'umore, il cui funzionamento è influenzato sia da cause esterne sia dalla variabilità individuale e familiare che fa sì che soggetti diversi reagiscano in modo diverso ad uno stesso stimolo negativo.
    Gli episodi di un Disturbo Bipolare possono essere di tipo:
  • maniacale (esaltazione dell’umore, iperattività, ipersessualità, delirio di onnipotenza, ecc.);
  • depressivo (depressione del tono affettivo, bassa autostima, scarsa o nulla attività sessuale, ecc.);
  • ipomaniacale (agitazione psicomotoria e iperattività, ma tali da non raggiungere mai l'apice maniacale).
    La loro alternanza è detta ciclo, il cui periodo distingue le diverse forme di Disturbo Bipolare. All’interno di un episodio o fase si manifestano delle crisi acute, che tipicamente sono l'oggetto della terapia adottata per curare il disturbo e una sua eventuale ricorrenza.


Cause

    Le cause di un Disturbo Bipolare sono da ricercarsi nella presenza concomitante di una serie di fattori, tutti a carattere biologico, ma, lo sottolineo ancora, l'insorgenza o meno di tale disturbo è determinata soprattutto dall'effetto di fattori psicosociali sull'individuo.
    Un Disturbo Bipolare, dunque, è sempre di origine genetica, in genere una mutazione cromosomica che poi si trasmette per ereditarietà familiare. Tale mutazione interessa tipicamente la trasmissione neurotrasmettitoriale, provocandone un'alterazione più o meno grave (la periodicità del ciclo di alternanza tra episodi bipolari è un indice della gravità del disturbo) e più o meno sbilanciata a favore della trasmissione eccitatoria (episodi a carattere ipomaniacale o maniacale) o inibitoria (episodi a carattere depressivo).
    Una recente teoria di biologia evoluzionistica sostiene che la bipolarità potrebbe dipendere da un'anomalia primordiale che si è trasmessa tramite l'evoluzione della specie. Tale teoria, tuttavia, non ha avuto ancora possibilità di conferma.