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la Follia in una tempera di G.Pistolesi

Ultimo Aggiornamento:
20 Gennaio 2003
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I Disturbi Bipolari in Adolescenza:
Farmacoterapia


    La terapia psicofarmacologica del Disturbo Bipolare costituisce la prima linea di trattamento e quella che porta ai benefici più immediati ed evidenti nel trattamento degli episodi maniacali e depressivi propri di questo disturbo. Spesso, tuttavia, tali benefici inducono una sorta di fissazione a ricorrere alla sola farmacoterapia rifiutando il trattamento psicoterapeutico di supporto, e ciò è vero soprattutto in Adolescenza.
    Tuttavia, perché gli effetti di una farmacoterapia siano efficaci anche a lungo termine, ad essa deve essere affiancata un'altrettanto efficace psicoterapia, il cui obiettivo principe è quello di identificare tutte le problematiche della persona, che siano interne o esterne, per combattere comportamenti patologici che potrebbero indurre la ricorrenza del disturbo bipolare.
    La farmacoterapia del Disturbo Bipolare si basa principalmente su tre grandi classi di psicofarmaci, individuate principalmente dal tipo di azione terapeutica del farmaco, ovvero:
  • Gli stabilizzatori dell'umore (che sono i più usati, a causa delle loro proprietà sia antimaniacali che antidepressive).
  • Gli antidepressivi.
  • Gli antimaniacali.

Gli Stabilizzatori dell'Umore

    Si tratta di agenti farmacologici che trattano una fase della psicopatologia senza indurre un cambiamento dell'affettività che porta alla fase opposta. Uno stabilizzatore dell'umore tratta efficacemente sia la mania acuta che la depressione acuta. Gli stabilizzatori più utilizzati, spesso in combinazione tra loro per aumentarne l'efficacia, nel trattamento del Disturbo Bipolare sono:
  • Il Litio in terapia di mantenimento si associa ad una diminuzione del rischio di suicidio quando il Disturbo Bipolare è in comorbidità con abuso di droghe. Gli effetti collaterali, inoltre, sono rari se il dosaggio è basso. È da sottolineare il dato correlazionale secondo il quale l'efficacia del farmaco è influenzata anche da fattori genetici.
  • Il Valproato è un leggero inibitore enzimatico che causa un interazione farmacologica solo con la Carbamazepina.
  • La Carbamazepina è uno stabilizzatore dell'umore aggiuntivo, molto adatto per il trattamento del Disturbo Bipolare a Stati Misti. L'efficacia dipende dalle differenze individuali nel dosaggio farmacologico.
  • La Lamotrigina, infine, è un anticonvulsivante applicato sia in monoterapia sia come agente aggiuntivo in combinazione con il Litio e il Valproato con Disturbi Bipolari atipici.

Gli Antimaniacali

    Questo tipo di agenti farmacologici vengono usati quando i pazienti bipolari risultano refrattari agli stabilizzatori. Bisogna tuttavia ricordare che gli antidepressivi agiscono come destabilizzatori dell'umore, neutralizzando i benefici degli stabilizzatori, e per questo motivo è meglio diminuirne le dosi 2-3 mesi dopo il recupero da episodi acuti di depressione maggiore. Gli antidepressivi più efficaci, e dunque utilizzati, sono:
  • II Triciclici, i quali mostrano un'efficacia marginale nel trattamento dei bambini e degli adolescenti bipolari. I giovani trattati con questi farmaci esibiscono spesso sintomi depressivi subsindromici.
  • Gli Inibitori della Monoaminossidasi (IMAO) sono antidepressivi efficaci nel trattamento di patologie atipiche. La Monoaminossidasi metabolizza la Serotonina, la Norepinefrina e la Dopamina, ovvero i neurotrasmettitori principalmente coinvolti nel meccanismo di regolazione dell'umore. Inibendo tale processo, gli IMAO incrementano i livelli dei neurotrasmettitori nel Sistema Nervoso Centrale. La Tranilcipromina è l'IMAO meglio noto e dunque più usato. È bene sottolineare la necessità di evitare i cibi che contengono alti livelli di Tiramina, in quanto l'interazione di quest'ultima con gli IMAO può causare una crisi di ipertensione, con aumento di pressione sanguigna e conseguente collasso cardiocircolatorio.
  • Gli Inibitori Selettivi del Riassorbimento della Serotonina (ISES) inibiscono selettivamente il riassorbimento della Serotonina inducendo un potenziamento della neurotrasmissione serotonergica. Tra gli ISES più somministrati c'è la Fluoxetina, usata nella monoterapia e nella farmacoterapia di mantenimento. È efficace nel trattamento di soggetti che mostrano poca responsività al trattamento standard con stabilizzatori dell'umore. Il Nefazodone, un altro ISES, è utile per trattare il Disturbo Bipolare negli adolescenti. Il Brupropione, infine, è un inibitore selettivo del riassorbimento della Norepinefrina e della Dopamina.

Gli antidepressivi

    Anche questi agenti farmacologici costituiscono un'alternativa agli stabilizzatori dell'umore, nel caso si rivelino poco efficaci. I più conosciuti, e dunque utilizzati, sono:
  • La Gabapentina, che è un efficace farmaco anticonvulsivante noto per la sua relativa tollerabilità, per la mancanza di interazioni con altri farmaci e per la sua efficacia nei Disturbi Bipolari in comorbidità con abuso di droghe e di alcol.
  • Il Risperidone, che può essere somministrato in combinazione con il Valproato e come agente aggiuntivo, il quale presenta effetti collaterali leggeri, come un leggero aumento di peso e una lieve sedazione.
  • La Clozapina, che ha l'inconveniente del rischio di impoverimento del midollo osseo, anche se tale problema è contrastabile se il farmaco viene somministrato in combinazione con la Carbamazepina.
  • Le Benzodiazepine, che sono state tra i primi antimaniacali usati, come il Clonazepam, che ha effetti collaterali sedativi.
  • Gli Agenti Bloccanti i Canali del Calcio, come il Verapamil e la Nimodipina, che possono avere un acuta efficacia antimaniacale, soprattutto nel trattamento dei Disturbi Bipolari a Cicli Rapidi e Ultrarapidi.