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Cenni storici.

Questa parte del sito è dedicata al Rally delle 4 Regioni, una corsa automobilistica con la lettera maiuscola, come spesso si diceva all'epoca, che in pochi anni assunse un'importanza sempre più rilevante nel panorama rallistico europeo, a tal punto che alcuni giornalisti la paragonarono al Tour de Corse con una non lieve differenza: "due gare massacranti ma, quando il Tour finiva al 4 Regioni doveva ancora iniziare la seconda tappa!"

Tra i piloti dell'epoca c'era anche chi la detestava definendola una gara "troppo difficile e sporca" dove spesso, alle strette e polverose strade di campagna o di montagna, si univano la nebbia o gli acquazzoni.

La manifestazione nacque nel lontano 1971 e gli organizzatori si proposero di unire le strade più impegnative di ben 4 regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia e Liguria ponendo come fulcro della gara Salice Terme.

Fin dalla prima edizione il rally assunse la validità di "internazionale" e tra gli equipaggi al via si annovera anche lo scandinavo Lampinen, in quegli anni pilota ufficiale Lancia.

Negli anni successivi il percorso si fa sempre più duro e selettivo e i controlli orari sempre più tirati tanto che, difficilmente i concorrenti riuscivano a timbrare in perfetto orario.

Nei primi anni settanta era la Fulvia HF 1600 la vera protagonista del rally, abilmente dondotta da piloti italiani come : Munari, Ballestrieri, Barbasio, Pelganta.

Un'altra vettura che in quegli anni dominava  la scena era la Fiat 124 spider nelle varie versioni 1600 o 1800 Abarth, tra i piloti che la portarono in gara possiamo ricordare Verini, Paganelli,Tominz, Bacchelli e molti altri piloti locali.

Nel '74 fece la sua comparsa sulle strade de 4 Regioni la Lancia Stratos la prima vettura concepita e prodotta solo per le corse, una vettura dalla linea e dalle caratteristiche tecniche molto innovative; fu il "Drago" Munari a portarla alla sua prima vittoria.

Altri formidabili interpreti di tale vettura furono Ballestrieri, Darniche, Tony, Carello, Vudafieri, Tabaton e il compianto Alberti che nell'edizione dell'80 mise in riga molti nomi blasonati dell'epoca.

Con il passare degli anni vennero apportate importanti novità come le "ronde" delle superspeciali che talvolta raggiungevano la lunghezza di 50 Km, un'altra innovazine fu l'aggiunta, nel parco partenti, del trofeo Autobianchi A 112 che proponeva sfide combattutissime tra giovani piloti, tra i quali spiccavano nomi di rallisti destinati a diventare famosi come Bettega, Tabaton, Cinotto, Cunico e molti altri; sulle ceneri del trofeo A112 nasceva il trofeo Fiat Uno a cui presero parte anche Liatti, Deila, Ferrecchi...

Tra le vetture che negli anni 70 contribuirono a rendere avvincente questo rally ci furono le Fiat 131 Abarth di Verini, Luky, Tony, dello spagnolo Zanini e del grande Bettega che vinse nel '79; non bisogna dimenticare anche le Alfa del Jolly Club e le Opel dalla piccola Kadett gr. 1 alla ingombrante Ascona 1900; poi ancora le Porsche e le velocissime Alpine A110.

Con l'avvento degli anni ottanta si affacciarono sulla scena automobili nuove e giovani piloti in grado di vincere come il  Pregliasco e la sua potentissima Alfetta Turbodelta o la piccola ma efficace Peugeot 104 di Del Zoppo poi ancora le Talbot Lotus e le Ascona 400.

La vera novità di quegli anni la portarono scena gli organizzatori del rally inventando, nel 1981, il circuito di Cecima, una mega-prova speciale ad anello di circa 15 Km che veniva ripetuta tre volte; il "circuito" era la prova conclusiva del rally, la più bella e impegnativa, che con il suo fascino sapeva attirare centinaia e centinaia di spettatori che accorrevano per ammirare i passaggi sia dei piloti iscritti al campionato italiano, sia dei locali; proprio per questo  l'interesse per la manifestazione era sempre più accentuato, tanto che in tutti paesi circostanti alla manifestazione non si parlava di altro; proprio in quel periodo si avvicinarono alle corse anche persone che non si erano mai interessate a questo genere di sport.

L'edizione dell'81 si ricorda per il duello tra il francese Audruet e il ligure Pregliasco che si diedero battaglia a bordo delle potentissime Ferrari 308 GTB, la loro lotta finì proprio a Cecima con la vittoria del transalpino.

Negli anni seguenti salgono in cattedra vetture come la potentissima Opel Manta 400 con Cerrato, le Fiat Ritmo Abath  e le mostruose Lancia 037 di Biasion, che vinse nell'83 e Vudafieri nell'84.

Nel 1986 siamo di fronte all'ultima edizione del 4 Regioni vinta da Ormezzano su Toyota Corolla e contrastato dal giovane Deila su Talbot Samba e dai locali Musti e Buscone su Lancia 037.

 

 

Galleria fotografica       Albo d'oro     Elenchi iscritti

 

Un doveroso ringraziamento va ad alcuni amici che hanno collaborato nella realizzazione della galleria fotografica del Rally 4 Regioni.

Marco Bertelegni

Armando Ginesio

Fabrizio Marchetti