STATUTO

STORIA

C._AMMINISTRAZIONE

TERRA BONETI

BONITO FOLK

LA GIOSTRA

I LINK DELLA PRO LOCO BONITO:
Il Consiglio|Soci|Manifestazioni Principali|Programma 2001|Iniziative|Museo Della Civiltà Contadina|Contattaci|Progetti

Home

g
ggg
MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA ...

 

ARTE CONTADINA, TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO
Cronistoria di un Museo mai realizzato… o non voluto

Se ne è già parlato, ma non ci stancheremo mai di ribadirne l'importanza almeno fino a quando non sarà dato il giusto riconoscimento in Museo di ciò che, purtroppo, ancora oggi è solo "Mostra permanente di Arte popolare e Cultura contadina". Cercheremo anzitutto di fare il punto sulla "storia" di Gaetano Di Vito e sulla sua meritoria opera di cultore delle tradizioni popolari. Gaetano nasce 25 anni fa, primo di quattro fratelli e sorelle da padre falegname e madre casalinga; ancora giovincello, un mite giovedì di fine giugno, girovagando per i campi senza particolare meta, fu attratto da un contadino che stava per abbandonare una vecchia falce, ormai inutilizzabile. Il ragazzo provò quasi dolore per quel gesto e istintivamente chiese all'agricoltore di regalargli quell'attrezzo ormai logoro. Da qui inizia una straordinaria storia, sfociata nella imponente raccolta di oggetti antichi di uso contadino e non che tra mille difficoltà di ogni sorta è stata allestita in un locale di appena 20 mq nella centralissima via Roma. Oggi, gli oggetti esposti sono talmente tanti che se pur sistemati con certosina pazienza, rischiano di far scoppiare il locale a causa, appunto, di una esorbitante sproporzione tra numero di pezzi e spazio esistente. Proprio per questo resta utilizzabile solo un ridotto corridoio per il passaggio dei visitatori; molti oggetti non possono essere esposti, e troppi di quelli presenti si confondono tra loro non ricevendo una giusta collocazione. È giusto ricordare che da parecchi anni ormai, Gaetano sacrifica i pochi momenti di relax per la ricerca quasi spasmodica di tutto ciò che agli altri risulta essere inutile. Cerca, vagando tra soffitte, depositi, anfratti, scantinati di vecchi casolari e volentieri si presta a lavorare nelle campagne per ricevere in compenso un particolare oggetto che andrà ad arricchire la sua mostra. Proprio per questa sua particolare attitudine, Gaetano è divenuto per i suoi compaesani un personaggio abbastanza "famoso". Nella Mostra, che è costretto a gestire in proprio senza ricavarne alcuna sovvenzione economica e il cui accesso è gratuito, si trovano oggetti di tutte le misure e pesi. Gaetano Di Vito, un esempio per imprese di questo tipo, meriterebbe sicuramente maggiore comprensione e soprattutto considerazione da parte dell'amministrazione comunale, la cui attenzione sembra essere rivolta da un'altra parte, affinché iniziative degne di rispetto come la sua possano essere salvaguardate nella speranza di poter, un giorno, rendere "leggenda" quello che oggi è già di diritto "storia". Questo giovane, semplice, schivo ma sempre disponibile è stato additato da "qualcuno", rappresentante di una sparuta minoranza di ignoranti, come "un possessore di cianfrusaglie"; basta visitare la mostra per capire che ci si trova di fronte a un collezionista d'arte e di cultura. È quasi una esposizione di "tesori", è uno specchio del passato e una finestra sul futuro. Senza ombra di dubbio uno dei beni esposti più imponenti è la bandiera dell'Unione Agricola Operaia fondata e diretta dall'illustre commendatore Crescenzo Miletti, ricamata a fili d'oro e certamente simbolo di uno dei periodi più importanti della storia del nostro paese; oggetti del periodo neolitico, come asce, punte di frecce, conchiglie fossilizzate sono disseminate su vari espositori alla rinfusa; attrezzi per la lavorazione dei campi e strumenti di vita quotidiana, come piatti bicchieri, costumi , strumenti da lavoro per calzolai, falegnami e arrotini sapientemente collocati rappresentano certamente la parte più curiosa e emozionante della Mostra; posta su un antico comò del 1700 si può ammirare un'antichissima statua in cera di Santa Filomena particolarmente venerata nel non lontano paese di Mugnano del Cardinale. È inutile comunque che ci dilunghiamo con un esoso quanto inutile elenco dato che certamente la maggior parte dei lettori ha potuto personalmente rendersi conto della mole e dell'importanza degli oggetti di cui si discute.
Quella di Gaetano Di Vito è sicuramente un'iniziativa lodevole; non lasciamo, cari Lettori, che a causa di assurde incomprensioni prenda il largo alla volta di qualche paese limitrofo. Il nostro invito è rivolto soprattutto agli amministratori affinché si impegnino in tal senso e rendano partecipe l'intera cittadinanza, informandola su cosa stia succedendo a riguardo.

V. Giangregorio
dddd
Per visitare la galleria fotografica del museo clicca qui...
 

Copyright © giancoweb2000-2001 Internet site Italia™, tutti i diritti riservati. Invia liberamente i tuoi commenti o suggerimenti riguardanti il sito via e-mail.  Se hai problemi nell'utilizzo del sito, consulta le pagine di aiuto, o invia una e-mail al webmaster.
|Si consiglia la consultazione con Explorer 4 o super., Netscape 4.03 o super.| 
Ultimo aggiornamento 19/06/2001  Risoluzione consigliata:800x600 o sup.