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La Vernaccia


Vernaccia, per l'ardore tuo santo
io vo' dal cuore sciogliere un canto,
che sia come l'oro brunito e scintillante,
dolce come l'amore.............
.( Montanaru )


Il vino vernaccia D.O.C. appartiene alla categoria dei vini ad alta gradazione alcolica naturale (15-18°) ed è classificato secco per via dei modesti residui di zuccheri. I caratteri organolettici sono frutto sia dell'origine dell'uva, sia del tipo di elaborazione del vino, sia dell'annata. Il colore varia dal paglierino, tende al giallo oro, o ambra a seconda dell'invecchiamento: il prodotto più apprezzato dagli intenditori è quello meno carico di colore che ha subito la maturazione sotto "flor". L'aroma della Vernaccia è un insieme di profumi di viola, di rosa, di mandorlo e di pesco in fiore, fusi in un'armonia di soavità e di grazia. Il gusto ricorda la marasca e la fragola, con sfumature amarognole. Carezzevole e tiepido come un velluto: una peculiarità che denotano solo certe Vernacce "Su Murruai", è una particolare sensazione gusto-olfattiva, leggermente omarrata, prerogativa solo di certe annate e di particolari produzioni. Del vitigno Vernaccia è da ritenersi originato da seme germinato sul posto, da cui il nome Vernaccia, dal latino vernaculus cioè del posto. La zona di coltivazione comprende i comuni di Zeddiani, Siamaggiore, Baratili S.Pietro, Nurachi, Riola Sardo, Oristano, Cabras, Simaxis, Solarussa, Ollastra Simaxis, Tramatza, Milis, S.Vero Milis e Narbolia. In passato "il Bennaxi" costituiva la zona di maggior coltivazione della Vernaccia, cosa che oggi costituisce una rarità, e che avviene nel "gregori", cosa che ha notevolmente influito sulla modificazione delle caratteristiche del prodotto. Alcuni studiosi ( Putzolu, Cettolini, Mameli, Vodret e altri ) hanno sostenuto che la Vernaccia di qualità superiore è quella del Bennaxi di Solarussa. E questo anche per la particolare tecnica di coltivazione adottata dal viticultore che influisce sulla composizione dei mosti, con aumento della dotazione di acidi organici e di zuccheri, da cui deriva una maggiore finezza e sorbevolezza del vino. La vendemmia avviene verso la fine di settembre e comprende le seguenti operazioni: la Pigiatura, fatta coi piedi da un esperto ( cazzigadori) dell'uva contenuta in un sacco di lino riposto in una vasca di trachite ( laccu); Sgrondatura del mosto, per via della pressione esercitata dal cazzigadori che danza ritmicamente sul sacco, nella vasca sottostante ( sguttorgiu); Trasferimentodel mosto, riposto in botti di castagno, con carro a buoi, nella cantina, dove subisce la fermentazione in botti solforate con dischetto di zolfo (su lucchettu). La cantina in cui la Vernaccia fermenta è un locale con muri in mattoni crudi, tetto in canne e tegole sarde, pavimento in terra. Il primo travaso viene fatto nella primavera successiva, ed il secondo di norma nel mese di luglio. L'invecchiamento, in botti di castagno, porta ad un arricchimento in alcool della Vernaccia, per via dei fenomeni di evaporazione dell'acqua attraverso i pori del legno. La Vernaccia, per gli innegabili pregi qualitativi, è il vino che, tra la produzione enologica sarda, vanta le maggiori credenziali commerciali all'estero.



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