ASSOCIAZIONE PRO LOCO TOCENO

 

LA VALLE VIGEZZO

 

Nelle Alpi Lepontine Occidentali l'altipiano della Valle Vigezzo è posto, con riferimento al meridiano di Monte Mario, fra il 3^51' e il 4^7' di longitudine Ovest e fra il 46^7' e il 46^9'45'' di latitudine settentrionale.  I confini geografici sono il ponte sul Melezzo a Masera e il confine con la Svizzera al valico internazionale di Ponte Ribellasca.

Tutt'oggi sconusciuta è l'origine del termine "Vigezzo", molte sono le ipotesi nessuna delle quali presenta sufficienti caratteri di certezza per escludere le altre. La maggior parte degli studiosi concorda sulla derivazione dalla lingua etrusca, il vocabolo "Uezzo" indicherebbe un luogo paludoso, a conferma che in tempi remotissimi la Valle fosse un bacino acquifero, prosciugatosi per opera della natura e dell'uomo. Altri, tuttavia, trovano nell'etimologia la chiave di lettura del termine , esso, infatti, starebbe per "Vigett" (=vecchietto), altri ancora pongono l'accento sulla posizione geografica della Valle, esposta a Nord (Video-glacis). I latinisti, infine, sostengono che la zona fosse il centro, secondo per importanza alla sola Domodossola, di un insediamento degli Osci,  primi abitatori della regione (Vig-oescum= vico degli Osci).

Corridoio naturale che collega l'Ossola con il Ticino, la Valle Vigezzo è una "tavolozza" di colori: le tonalità intense dei folti boschi, quelle più morbide dei pascoli sfumano in alto nelle policromie addolcite delle pareti rocciose, segnate qua e la da qualche cascata. Una caratteristica senza dubbio originale è data dai due torrenti che solcano la Valle, curiosamente chiamati con lo stesso nome -Melezzo- pur scendendo agli opposti displuvi.

L'altitudine non eccessiva e la dolcezza del paesaggio rendono particolarmente piacevole il soggiorno in questi luoghi. La dotazione turistico-ricettiva, insieme alle attrezzature per lo sport e il tempo libero, soddisfano pienamente le esigenze di una vacanza di media montagna.

La facilità delle comunicazioni ha certamente favorito i vigezzini, la cui storia è caratterizzata da un'emigrazione industriosa, con notevoli benefici di ritorno: abitazioni signorili ed un'eccezionale ricchezza artistica. Pittori, inventori ed emigranti, i vigezzini si sono affermati nelle atri e nelle professioni più disparate: medici, generali, ecclesiastici, diplomatici, banchieri, letterati e commercianti, anche se il mestiere più diffuso rimase quello dello spazzacamino. Un popolo di emigranti, sin dai tempi più lontani, sebbene l'emigrazione non sia stato un elemento specifico solo di questa Valle, bensì un fenomeno sociale vero e proprio connaturato alla regioni alpine e alla loro geografia difficile (una sorta di valvola di sfogo a risposta degli eventi naturali di degrado e di dissesto demografico che ciclicamente colpivano queste terre).

E' proprio grazie alla loro indole di emigranti che i vigezzini manifestano una calda ospitalità, come solo chi ha nel sangue la grande solitudine atavica e l'innata solidarietà della montagna sa avere. Qualunque sia il motivo di una visita, la Valle dei Pittori saprà mostrare al meglio le sue mille risorse.

 

 

 

 

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