REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO e SPORT SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE
Modalità di presentazione delle istanze e di svolgimento delle azioni cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo
AVVISO PUBBLICO Q.C.S. OBIETTIVO 1 2000/2006
Programma Operativo Regione Sardegna
Decisione Commissione n.° C(2000) n.°2359 dell’8 agosto 2000 pubblicata sul Supplemento straordinario n. 2 al B.U.R.A.S. n° 4 del 30 gennaio 2001.
1. PREMESSA
Il presente avviso fa riferimento: · al regolamento (C.E.) n.1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali sui fondi strutturali; · al regolamento (C.E.) n.1784/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo Sociale Europeo; · al POR Sardegna 2000-2006 approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C(2000) 2359 dell’8 agosto 2000; · Complemento di Programmazione del POR Sardegna 2000-2006 adottato dalla Giunta Regionale con delibera n.10/32 del 22.3 2001.
Con il presente avviso si forniscono i criteri generali per la realizzazione, la presentazione, la selezione e l’attuazione dei progetti relativi alla Misura 3.6 - Prevenzione della dispersione scolastica e formativa.
Costituisce parte integrante del presente avviso l’allegato fac-simile di formulario. Tutti i suddetti documenti sono disponibili sul sito web www.regione.sardegna.it.
2. OBIETTIVI DELLA MISURA 3.6
3. SOGGETTI PROPONENTI
I progetti devono essere presentati congiuntamente, attraverso la costituzione di una associazione temporanea di scopo, da almeno tre dei seguenti soggetti:
Nell’associazione dovrà essere sempre presente un Comune e/o una Comunità Montana ed una Scuola, uno dei quali deve necessariamente essere individuato quale Ente capofila.
Tali soggetti dovranno indicare, altresì, i ruoli, le competenze e la suddivisione finanziaria dei singoli aderenti, nell’ambito della realizzazione del progetto presentato, come indicato nel fac-simile di formulario allegato.
Si precisa che gli effetti dell’Associazione decadono in caso di mancata approvazione del progetto e definitivamente alla conclusione dell’attività se approvata dall’Ente finanziatore.
4. CONTENUTI DEI PROGETTI
I progetti relativi alla prevenzione della dispersione scolastica devono contenere:
Nell’analisi del fenomeno si dovrà tenere conto degli studi condotti dagli Osservatori Provinciali della Dispersione Scolastica.
5. ARTICOLAZIONE PROGETTUALE
I PROGETTI SULLA DISPERSIONE, DEVONO ESSERE REDATTI SULLA BASE DEGLI ALLEGATI ACCLUSI AL PRESENTE BANDO.
Ogni iniziativa deve prevedere il gruppo di progetto: la sua composizione, i compiti e le funzioni dei diversi componenti, interni ed esterni alla scuola, con particolare riferimento alle funzioni di coordinamento e all’identificazione delle diverse responsabilità.
Per ogni progetto dovranno essere individuati:
Per quanto riguarda l’eventuale coinvolgimento di esperti è necessario che esso avvenga sulla base di criteri di qualità e di trasparenza, definiti nell’ambito del Gruppo di progetto. In ogni caso tale individuazione dovrà esser supportata dall’acquisizione di curricula che dimostrino l’adeguatezza delle competenze in rapporto agli obiettivi formativi.
In ogni progetto dovranno essere inoltre specificate:
Il progetto dovrà definire anche il piano finanziario previsionale che dovrà indicare:
6. RISORSE FINANZIARIE E COSTI DEI PROGETTI
La dotazione finanziaria per l’attuazione della misura 3.6 per il biennio 2000/2001 ammonta a lire 10.728.000.000 pari a 5.510.000 €. I progetti saranno finanziati con una quota comunitaria, a carico dei Fondi Strutturali Europei (50%), una quota nazionale (35%) e una quota regionale (15%). La somma sarà ripartita tra le Provincie secondo le percentuali indicate nell’art. 3 della L.R. 1° giugno 1993, n° 25 (39,2% per Cagliari, 25,5% per Sassari, 24,6% per Nuoro, 10,7% per Oristano).
I contributi saranno concessi in misura non superiore al 90% dei costi ammissibili attraverso i fondi POR Sardegna, mentre la spesa del 10% graverà sul bilancio degli Enti beneficiari.
Il costo massimo per progetto è di lire 400.000.000, pari ad € 206.582,75,.per una massa critica di popolazione residente che va dai 25.000 ai 15.000 abitanti per l’attuazione delle seguenti azioni:
Possono essere presentati anche progetti per singola azione ed in tal caso l’importo non può superare i 100.000.000 di lire, equivalenti a € 51.645,68.
Per una popolazione che va dai 14.000 ai 10.000 abitanti l’importo per progetto non può superare il tetto massimo di lire 300.000.000, equivalenti a € 154.937,06, mentre l’importo massimo previsto per ogni singola azione è di lire 80.000.000, pari ad € 41.316,55.
Per una popolazione ricompresa tra i 9.000 e 3.000 abitanti il contributo massimo previsto è di lire 200.000.000, equivalenti a € 103.291,37 e quello per ogni singola azione è di lire 60.000.000, pari ad € 30.987,41.
Oltre a tali importi può essere prevista una spesa aggiuntiva di lire 25.000 ora/allievo per attività più strettamente formative (moduli di specializzazione per insegnanti ed operatori sociali sulle tecniche del bilancio delle competenze, recupero scolastico e apprendimento individualizzato; corsi di formazione per lo sviluppo di figure professionali nell’ambito degli operatori della prevenzione, azioni di informazione e formazione per genitori sul disagio giovanile ).
Non sono ammessi progetti presentati da soggetti ricadenti in un’area territoriale inferiore ai 3.000 abitanti.
La ripartizione del costo complessivo del singolo intervento dovrà avvenire per macrovoci ed entro i seguenti limiti: · spese per insegnanti: massimo 40%; · spese allievi: massimo 20%; · spese di funzionamento e gestione: massimo 30%; · spese di organizzazione e altro: massimo 30%.
Le spese considerate ammissibili per le diverse tipologie di azioni sono quelle previste dalla normativa nazionale e regionale di riferimento e dal regolamento (CE) n. 1685/2000 della Commissione del 28/07/2000 (GUCE 29/07/2000).
7. LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
I progetti, corredati da bollo, devono essere presentati sulla base del fac-simile di formulario allegato al bando, riprodotto in ogni sua parte e convalidato dalla firma in calce dei rappresentanti legali dei soggetti interessati.
I progetti dovranno essere presentati all’Amministrazione Provinciale competente per territorio in triplice copia, di cui una in originale (in bollo) e su supporto informatico, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o con consegna a mano, entro il sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione sul B.U.R.A.S. della Delibera di approvazione del presente bando. Il termine decorre computando la data di pubblicazione.
Ai fini della presentazione nei termini sopra specificati, l’Amministrazione ricevente non risponderà di eventuali ritardi o disguidi dovuti al servizio postale.
Non saranno prese in considerazione le istanze pervenute oltre i termini stabiliti.
Nella lettera di trasmissione e sulla busta occorrerà apporre la seguente dicitura: "Provincia di _____________________________________________________________ POR 2000/2006 – Progetti relativi alla misura 3.6: Prevenzione della dispersione scolastica e formativa."
Le Provincie assumeranno le funzioni di coordinamento dei progetti presentati nell’ambito del territorio provinciale, anche con riferimento alle iniziative dalle stesse già avviate in base alla L.R. 24 dicembre 1998, n° 37, art. 23. Ai fini della valutazione dei progetti presentati e con riferimento alle esigenze di coordinamento le Provincie provvederanno alla costituzione di una apposita Commissione, composta da non più di 5 componenti, di cui almeno uno appartenente all’Amministrazione Regionale. Per le spese di coordinamento alle Provincie è riconosciuto un importo pari al 2,5% dell’importo assegnato a ciascuna di esse o del programma elaborato. Nel caso in cui in qualche Provincia l’importo dei programmi formulati dovesse essere inferiore, per carenza di progetti validi rispetto alla quota spettante, l’importo residuo sarà ripartito tra le Provincie nelle stesse misure percentuali di cui alla L.R. 1° giugno 1993, n° 25, a condizione dell’esistenza di progetti ritenuti validi.
8. CONDIZIONI PER L’AMMISSIBILITA’ DEI PROGETTI
Costituiscono condizioni per l’ammissibilità dei progetti a finanziamento:
9. PROCEDURE DI SELEZIONE E VALUTAZIONE
Le Provincie accertano l’ammissibilità dei soggetti proponenti e dei progetti presentati sulla base delle condizioni e dei requisiti richiesti nel presente bando.
La valutazione di merito dei progetti ammissibili è effettuata da apposite commissioni costituite dalle Provincie.
Il punteggio massimo complessivo assegnabile sulla base dei criteri sottoelencati è di 100 punti:
Le Commissioni di cui all’art 7 valuteranno i progetti presentati tenendo conto del punteggio sopra indicato sulla base di apposite griglie di valutazione fornite dall’Amministrazione Regionale.
Con riferimento al totale del valore massimo di punti 100 assegnabili per effetto dei suesposti parametri, saranno ammissibili al finanziamento e quindi inclusi in graduatoria esclusivamente le proposte che conseguano un minimo di punti 60.
10. FINANZIAMENTI
I progetti sono finanziati con una quota comunitaria, a carico dei Fondi Strutturali Europei, ed una quota nazionale e regionale. I pagamenti verranno effettuati secondo le nuove regole comunitarie, mediante anticipazioni e successive erogazioni basate su certificazione di spese effettivamente sostenute.
I soggetti finanziati devono attenersi al regolamento comunitario vigente in tema di informazione e pubblicità degli interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000 pubblicato sulla G.U.C.E.; L.130/30 del 31 maggio 2000).
I dati dei quali la Provincia e la Regione entrano in possesso a seguito del presente avviso saranno trattati nel rispetto della L. 675/96 e successive modifiche.
Come azioni di sistema collegate ai progetti, dovranno essere anche previste iniziative di monitoraggio e valutazione periodica e finale.
Nello specifico, ogni Ente beneficiario dovrà provvedere a trasmettere all’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione nei tempi e con le modalità indicati, i seguenti documenti:
Scheda di certificazione della spesa.
Si richiama l’attenzione sulla particolare importanza che assume questa certificazione nell’ambito della nuova modalità di gestione dei fondi strutturali.
I Regolamenti comunitari – Reg CE 2060/97 e 1260/99 – richiamano costantemente l’importanza dei controlli come garanzia dell’efficienza e della trasparenza sia dei contenuti che delle procedure dei progetti, dettando precise disposizioni in merito alla loro organizzazione e agli adempimenti da rispettare ad ogni livello di responsabilità, e prevedendo in particolare un sistema articolato di controlli sia interni che esterni.
Le Commissioni incaricate alla valutazione delle proposte in ordine alla loro ammissibilità o meno, procederanno a redigere apposito verbale nell’ambito del quale saranno formalizzati, con sintetiche motivazioni, i pareri favorevoli o sfavorevoli. L’elenco dei progetti ritenuti ammissibili da ciascuna Commissione verrà sottoposto all’Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, per la successiva presentazione e l’approvazione definitiva da parte della Giunta Regionale.
Il Piano approvato dalla Giunta Regionale sarà pubblicato sul B.U.R.A.S. nonché sul sito Internet della stessa Regione al seguente indirizzo: www.Regione.sardegna.it.
Nel caso di inadempienza, per responsabilità diretta, rispetto agli impegni assunti ed agli obblighi sanciti nei provvedimenti, si procederà a revoca del contributo concesso ed al recupero delle somme eventualmente già erogate, maggiorate degli interessi legali.
L’Assessorato provvederà ad emanare le determinazioni a favore dei beneficiari dopo avere ricevuto la documentazione attestante il formale impegno di spesa della quota a carico dell’Ente beneficiario.
FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MISURA 3.6
AZIONI DI SISTEMA
SCHEDA A: INDIVIDUAZIONE DEL CONTESTO DELL’AZIONE A.1. Descrizione dell’azione ----- ------ A.2. Definizione del fabbisogno
A.2.2. Composizione socio-economica delle famiglie. Livello di reddito %, basso, medio, alto; Tipologie occupazionali % del caso famiglia: Lavoratori autonomi Lavoratori dipendenti Disoccupati Personale in CIG o in mobilità Dirigenti Liberi professionisti Altro Tipologie occupazionali delle madri Casalinghe
Lavoratori autonomi Lavoratori dipendenti Disoccupati Personale in CIG o in mobilità Dirigenti Liberi professionisti Altro
A.2.3 Tempi di percorrenza per il raggiungimento della sede scolastica meno di 10 Km. da 11 a 30 Km. da 31 a 50 Km. oltre
A.2.4. Organizzazione del tempo scolastico numero di scuole a tempo pieno e/o prolungato numero di scuole con attività extra-scolastiche numero di scuole con doppi turni.
A.2.5. Organizzazione scolastica
B. Dati qualitativi
(Descrizione sommaria ) A.2.7. Progetti a favore del recupero della dispersione scolastica
A.2.8 Integrazioni del sistema scolastico con agenti del territorio
A.3. Descrizione degli enti/scuole coinvolte nel progetto
A.3.1. EELL
A.3.2. Scuole
A.3.3. Organizzazioni sociali/enti non profit
A.3.4. Enti di formazione
SCHEDA B: ANALISI DI DETTAGLIO DEL PROGETTO
B.1 Gli obiettivi dell’azione
B.2. Le fasi dell’azione
B.2.1. Fase di programmazione Attività e ruoli svolti dai Soggetti proponenti
B.2.2. Fase di realizzazione
B.2.3. Fase di controllo
B.3. Sistema organizzativo prescelto
B.4. Risorse umane
Allegare curricula e Compilare la tabella di sintesi che segue
* Costi a giornata e ad ora a seconda dei profili
B.5. Impatti previsti:
B.6. Elementi di ripetibilità del progetto B.6.1. Cronogramma per la progettazione
Allegare un PERT , come evidenziate le date di inizio e fine del progetto ed eventuali tolleranze.di variazioni e slittamenti.
B.6.2. Descrizione degli elementi di standardizzabilità delle azioni previste B.6.3. Previsione di costi per l’andamento a regime.
SCHEDA C: PREVENTIVO FINANZIARIO (le percentuali di impegno vanno attribuite sulla base del Regolamento FSE )
C.1. Costi di progettazione C.1.1. Attività di progettazione in senso stretto C.1.2. Attività di pubblicazione C.2. Costi di organizzazione C.2.1. Personale didattico-formativo
C.2.2. Personale amministrativo
C.2.3. Affitto locali C.2.4. Affitto attrezzature C.2.5. Costi generali (telefono/gas) C.2.6. Materiale didattico/informatico C.3. Costi missioni/trasferte C.4. Costi assicurazione ed indennità allievi *Massimali FSE per personale didattico formativo
AZIONI FORMATIVE* Il formulario va compilato sia nel caso di presentazione di azioni formative a se stanti sia nel caso di un progetto integrato
SCHEDA A: INDIVIDUAZIONE DEL CONTESTO DELL’AZIONE Utilizzare la scheda A predisposta per le azioni di sistema
SCHEDA B: B.1. Gli obiettivi dell’azione esplicitare gli obiettivi classificati per
B.1.1. Descrizione dei destinatari (numero e sesso, tipologia) B1.2Esplicitare i contenuti per moduli didattici/aree tematiche B.2. Struttura didattico-metodologica
materiali didattici Esplicitare la sequenza dei moduli , la suddivisione in UU.DD, i tempi, metodi e i docenti utilizzati.
B.3. Criteri di selezione degli allievi
B.4. Strumenti e procedure di selezione
Individuare i moduli critici e i sistemi di un porto didattico B.6. Metodologie e strumenti didattici Descrizione sintetica ----------- B.7. Sistema di valutazione dell’apprendimento
B.8. Personale impegnato Ruoli, funzioni, quantificazione dell' impegno. Allegare curriculum e lettere d’incarico. Tipologie di personale
B.9. Impatti previsti
SCHEDA C: PREVENTIVO FINANZIARIO
D. Altri costi
PROTOCOLLO D’INTESA Accordo organizzativo - Art. 1 - Oggetto dell’accordo I soggetti -- -- -- Tenendo conto dell’esigenza e delle criticità rilevate nel territorio di appartenenza e di incidenza, convengono sulla necessità di attivare servizi/azioni per la prevenzione della dispersione scolastica ed il recupero delle situazioni antiche. Tali situazioni si concretizzano in:
ART. 2 MODALITA’ ORGANIZZATIVA
I soggetti: - - - - si impegnano a integrare competenze e risorse per l’elaborazione e la gestione della azioni relative all’art.1. Ogni soggetto contribuirà all’elaborazione del progetto e alla sua gestione in base alle competenze in termini normativi e territoriali. Nella stesura del progetto saranno definiti i meccanismi di funzionamento del gruppo di progetto (COMITATO SCIENTIFICO E/O GRUPPO DI PILOTAGGIO) e i rappresentanti degli enti coinvolti.
ART. 3 IL GRUPPO DI PROGETTO DI PILOTAGGIO I soggetti: - - - - individuano per la composizione del Gruppo i seguenti esperti e/o rappresentanti: - - - - I designati sono tenuti a rappresentare gli Enti in ogni fase di controllo e monitoraggio dell’iniziativa.
ART. 4 FORMA GIURIDICA PRESCELTA I soggetti per la gestione del progetto denominato"…….."si costituiscono in ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO, finalizzata unicamente alla presentazione dell’istruttoria di finanziamento e della gestione del progetto finanziato. Gli effetti dell’Associazione decadono in caso di mancata approvazione del progetto e definitivamente alla conclusione dell’attività se approvata dall’Ente Finanziatore. Per la gestione del progetto l’Associazione designa:
Tali funzioni verranno svolte da figure designate in modo equo dagli Enti, al loro interno.
FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Misura 3.1. SCHEDA A: Individuazione del contesto dell’azione A.1. DESCRIZIONE DELL’AZIONE Evidenziare i principali contenuti e sinteticamente la relazione tra le vari fasi e/o le loro interpretazione. A.2. DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO A.2.1. Descrizione dell’attuale rete dei centri per l’impiego
SCHEDA B ANALISI DI DETTAGLIO DEL PROGETTO B.1. Obiettivi dell’azione
B.2. Descrizione delle fasi operative dell’azione B.2.1. Disegno progettuale complessivo B.2.2. Analisi delle singole fasi operative Compilare nel dettaglio la scheda che segue:
B.3. Cronogramma sintetico dell’intervento
B.4.1. Breve descrizione B.4.2. Compilazione scheda che segue
B.5 Risorse umane impegnate: tipologia ruoli giornate di impegno Allegare curricula
Descrizione dei flussi organizzativi e della composizione dei gruppi di lavoro e di coordinamento
B.7.Impatti risultati previsti
B.8. Sistema di controllo dell’azione
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