I Riassunti

Capitolo Ottavo
Il culto del Sacro Demone



"Posami sui ruderi di Kun Lun, la capitale terrestre del Sovrano del Cielo, e compi un sacrificio di sangue così, penetrando il cielo, la chiave raggiungerà la virtù divina e condurrà tutti i creati al Santuario, come è stato scritto dai cinque Demoni Sovrani dai Tre Occhi."

In possesso dell'incensiere decorato con il simbolo dei tre occhi, il trio composto da Yakumo, Pai e Jake McDonald, non riesce ad interpretarne l'iscrizione per compiere il rito che dovrebbe condurli al luogo d'origine dei Triclopi.
Mentre cerca assieme a Pai informazioni sul Santuario dei Triclopi, Yakumo le spiega che se l'Agenzia degli Incantesimi ritiene il suo principale obiettivo impedire la risurrezione di Gui Yang Wang, il suo proposito è solo quello che lei recuperi la memoria, come le aveva detto a Tokio.
I due non hanno fortuna nella loro ricerce, nè ne ha maggiore McDonald che riesce solo a scoprire il nome dell'unico etnologo specializzatosi sulla tribù dei Triclopi, Harime Fujii, il padre di Yakumo, che il ragazzo sa essere morto ormai da tempo.
Alla sera il trio si avvede che alcuni individui vestiti come monaci stanno cercando di introdursi nella stanza ove si trovano. Sfuggiti all'agguato tesogli e consci che i loro misteriosi avversari sono comunque umani, i tre riescono a catturare il loro capo.
Poichè non riescono ad ottenere alcuna risposta dall'uomo sulle intenzioni dei monaci, Pai propone a Yakumo e McDonald di lasciarsi catturare per scoprire la natura dei loro nemici. Lo stratagemma non è necessario perchè i tre scoprono di essere circondati.
Imprigionati in una segreta custodita da un potente incantesimo, all'interno di un monastero, i tre ascoltano una conversazione tra l'uomo da loro catturato, Naparba, ed il sostituto capo bonzo Ramuba.
Naparba prega Ramuba di non essere precipitoso nei confronti dei prigionieri, chiedendogli di appurare se essi vogliano veramente impadronirsi del potere segreto dei triclopi. Ramuba non ascolta ragioni e li getta in pasto alle Larve Mangiamostri Shi Yao Chong, nonostante Pai cerchi di spiegare che ella possiede già i poteri dei triclopi.
Nella lotta contro le Larve, Pai perde gli Artigli di Shiva, ciò consente al Terzo Occhio di manifestarsi. La Triclope chiama in suo aiuto Fei E e comincia una sistematica demolizione del monastero.
Nel trambusto compare il Capo Bonzo che ordina alla Triclope di smettere di portare distruzione, ricordandole che la sua stirpe è invece portatrice di vita eterna, come lei ha dimenticato a causa del rombo che ha sulla fronte.
A questo punto la coscienza di Pai chiede alla Triclope di fermarsi per ascoltare quanto il Capo Bonzo conosce, ma il Terzo Occhio si rifiuta di darle ascolto.
Pai allora chiede a Yakumo di intervenire turbando la mente della Triclope, in modo che la sua coscienza torni a guidare il loro corpo.
Il ragazzo riesce a raggiungere la Triclope ed a baciarle le labbra. Qesto consente a Pai di fermare Fei E, che ormai la riconosce come sua padrona.
Nel frattempo Ramuba si è allontanato dal luogo della battaglia. Nel monastero è giunto anche Zhou Gui, a cui Ramuba aveva obbedito sequestrando il trio. Ramuba è certo che il Capo Bonzo scoprirà le sue responsabilità ed egli non potrà più comandare il monastero come avrebbe voluto.
Zhou Gui tenta di convincerlo ad assassinare il Capo Bonzo e, non riuscendovi, gli lancia contro un potente e misterioso incantesimo.
Fermata la furia distruttrice della Triclope, Pai ascolta il racconto del Capo Bonzo. Il rombo sulla sua fronte è lasciato da un antico incantesimo malvagio, Chuan Ling Ling o il Rombo che Scava nello Spirito. Esso può essere sciolto solo da chi venga a conoscere una parola chiave, liberando così la memoria di cui ne è stato colpito.
Yakumo vorrebbe avere informazioni anche a riguardo del luogo ove sorgeva Kun Lun, ma il Capo Bonzo spiega che il suo credo non gli consente di rivelare nulla a riguardo dei Triclopi.
In quel momento sopraggiunge Ramuba che si avvicina al Capo Bonzo e lo pugnala a tradimento. Anche sulla sua fronte è impresso un marchio romboidale. Pai solleva gli Artigli di Shiva per fermarlo, ma in quel momento il corpo di Ramuba si disgrega in pezzi.
Il Capo Bonzo spiega che l'incantesimo non è stato eseguito correttamente e che questo ha causato la morte del monaco. Consegna a Pai una chiave e le mostra una mappa tatuata sulla sua schiena, pregando Naparba di accompagnarvi Pai. Nel luogo indicato, spiega, ella potrà trovare le risposte che cerca.
In quel momanto compare Zhou Gui che riesce a neutralizzare temporaneamente i poteri di Pai con una pergamena. Nel frattempo Lang Bao Bao si lancia su Yakumo e gli strappa un braccio, trascinando via con sè il Capo Bonzo.
Naparba spiega che comunque è impossibile accedere al luogo indicato dalla mappa senza la chiave che Pai possiede e che comunque Zhou Gui non può conoscere tutto l'itinerario per raggiungerlo, la cui parte finale è incisa sulla stessa chiave.
Yakumo, Pai e McDonald si apprestano quindi seguire Naparba, che conosce la prima parte della strada e ad affrontare le orde di Zhou Gui.
Yakumo chiede a Pai di restare al monastero, ma Pai gli replica che essa non ha timore di Zhou Gui e chiede a Yakumo di spiegargli che cosa gli appaia tanto pericoloso.
Yakumo le spiega di essere stato salvato dalla morte dalla Triclope, a seguito di un incidente, ma che all'epoca non possedeva poteri per affrontare orde di creature delle tenebre.
Yakumo continua spiegando che per questo, nonostante amasse teneramente Pai, non ha potuto proteggerla.
Nonostante quattro lunghi anni di addestramento in arti marziali e magiche, egli non è certo che sarebbe in grado di proteggere la Triclope dal loro vero avversario, colui che Yakumo ritiene abbia lanciato il Chuan Ling Ling, il Wu del Demone Sovrano, Benares.
Le mostra un'immagine magica dell'essere. Benares si appella a tutte le creture delle tenebre perchè Pai sia catturata viva.
Pai tuttavia non si rassegna a lasciare Yakumo: dichiara che non ha nulla da temere se Benares ha dato ordine di non ucciderla e che spesso ad una donna piace essere protetta dall'uomo che ama.

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