Galleria Artanda
di
Carmelina Barbato
ACQUI TERME,
VIA ALLA BOLLENTE 11
TEL. 0144/325479
CELL.380/2922098
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"Come
in uno specchio frammenti di ricordi" |
dal 22 ottobre al 5 novembre
2006
ORARI
MOSTRA:
tutti i
giorni (escluso il lunedì)
dalle
16.30 alle 19.30
Inaugurazione
domenica 22 ottobre alle ore 16.30
ad Acqui Terme
(Al) in Via alla Bollente 11
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ORGANIZZAZIONE ED ALLESTIMENTO
C a r m
e l i n a B a r b a t o
I N
COLLABORAZIONE CON
S i l v
a n a P a p a - D i r e t t o r e a r t i s t i c o
" O n
t h e r o a d A r t G a l l e r y "
- G a l
l a r a t e ( V A )
www.ontheroadart.it
ART
DESIGNER
A n t o
n e l l a B . C a l d i n i
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Rita Bertrecchi
Nasce a
Varese e nel 1967 le sue prime esposizioni a Varese.
Esordisce nel 1969 con una mostra personale nel Palazzo Comunale a
Buguggiate, Varese.
Nel 1966 frequenta un corso di Arti applicate ed è allieva del
Proff.Uberto Vedani.
Segue lezioni di moda alla Marangoni a Milano.Il suo naturale talento
per il colore ed il disegno la portano a collaborare dal 1967 al 1978
con alcune case di moda come figurinista, variantista e disegnatrice per
tessuti.
Rita Bertrecchi fa parte del Circolo degli Artisti di Varese dal 1997.
Ha al suo attivo 39 mostre personali. Oltre 90 sono le sue
partecipazioni ad esposizioni e manifestazioni nazionali e
internazionali: Milano, Roma, Trento, Varese, Firenze, Torino, Palermo,
New York, Londra, Monaco, Cannes, Lisbona, Lugano, Morcote (Svizzera)
ecc.
Premiata più volte, nel 1976 le viene conferito il Premio Marc'Aurelio
per la pittura a Roma e il Trofeo "Venti Artisti segnalati per l'anno
1977" a Milano; nel 1988 la medaglia d'oro per meriti artistici "Regione
Emila Romagna" a Bologna.
Abbracciato il figurativo quale ricerca iniziale, l'artista dipinge
forme naturalistiche dense di suggestioni tonali quali foglie di
magnolie e pannocchie, melagrane e girasoli, cespugli e roveti, inseriti
nell tema paesaggistico talvolta risolto da una linea d'orizzonte o da
un lontano steccato, indicativo di un simbolismo dell'uomo che torna
imperante nell'ambito naturalistico, interiorizzandolo.
Le opere di questo periodo figurativo vengono esposte nel 1975 alla
Galleria "La Bilancia" di Varese.
Approfondendo
lo studio del disegno con la tecnica della china al tratto, nel 1976
presenta, sempre alla Galleria "La Bilancia", una serie di disegni che
raggiungono, per finezza di segno, la grafica di un'incisione con il
vantaggio dell'opera originale unica.
Durante i suoi continui soggiorni a Roma, l'artista si interessa della
Via Appia Antica, testimonianza umana continuamente significante di
storia e di arte; prepara 25 disegni a china sulla "regina viarium" che
nel 1978 presenta alla Galleria "Lombardia Arte" a Milano.
In una lettera indirizzata all'artista, Biagio Pantaleo scrive: "Ho
sempre apprezzato la sua arte grafica.Le due opere riportate in
catalogo: una mi sembra di sfuggente stile sironiano e di marcato
ricordo di "composizioni" etrusche tanto care alla lontana "Lidia" (A.M.)
come simboli di culti propri e ai Luceres, L'altra, fortemente
emozionale, sembra avvolta da sinibbio mentre in realtà evidenzia una
visione metafisicheggiante ancestrale e lirica di misteriosofia
orientale anche se si tratta della disastrata Appia Antica articolata
tra ruderi e "calcinacci".Il tutto avvolto in un velario di nitido
candore, graficamente e finemente disegnato alla Durer, rispecchia la
sua sensibilità artistica e la sua finezza d'animo...".
Nel 1989, nell'affrescato Oratorio Visconteo di San Venanzio risalente
al XIV secolo ad Albizzate, Varese, presenta una serie di olii e disegni
a tecnica mista su carta dove i vari elementi assurgono al personale e
più profondo mondo interiore, tra l'astrazione mentale ed il reale
concreto.Nello stesso anno è presente a New York all'11° Edizione
Artexpo Jacob K. Javits Convention Center e a Londra all' "International
Meeting of Art and Culture '89".
Gli inizi degli anni '90 la vedono sperimentare tecniche miste e
polimateriche dove è evidente la costante ricerca.La Bertrecchi ritrova
i suoi modelli naturali nel riquadro della miniatura Medievale, negli
antichi incunaboli, negli affreschi prerinascimentali.I richiami sono
forti e misteriosi: antiche lettere iniziali istoriate, pagine miniate,
note e scritti musicali.
Nel 1997 nella mostra personale alla Galleria "A&A" a Palazzo Rossi di
Luino, presenta la monografia "L'Alchimia della pittura" a cura di
Fabrizia Buzio Negri.
Importante è l'amicizia con il gallerista svizzero Paolo Poma che nel
2002 prepara una prestigiosa mostra antologica "Omaggio a Rita
Bertrecchi" alla Galleria "Poma" di Morcote.
Nel 2003 l'artista presenta a Villa Pomini di Castellanza la mostra
antologica "Accumuli e Dispersioni" curata da Fabrizia Buzio Negri.
Nel gennaio del 2004 è presente con una installazione nei chiostri della
Fondazione Umanitaria (Mi) per la IX manifestazione avente come tema "Il
Fuoco".
Rita Bertecchi vive e lavora a Gallarate (Va), abitazione e studio in
Via San Rocco 35/E (tel. 0331/780996).
Documentazione presso: Kunsthistorisches in Florenz (Archivio per l'Arte
Italiana del Novecento), Firenze.
Giorgio Colombo
Sommesse,
ma intense al tempo stesso, vibrazioni dell'anima, estranea al
contingente e sublimata nelle angosce da dolci emozioni, che si liberano
della terrestrità per lontananze di pace e d'oblio. Anelito profondo a
cimentarsi in una gara col tempo e collo spazio per assaporare la
voluttà di una continua riscoperta di " interminati spazi… e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete…". Smarrirsi nelle voci misteriose di un
richiamo, quasi ossessivo, ad indiarsi in un'età senza dimensione, che
l'inconscio reclama come la sua vera identità e la sua più genuina
collocazione. Ascoltare ( ed ascoltarsi ) tra mille ed una suggestioni
di madre natura, che c vuole bimbi che corrono incontro all'infinito,
sempre colla voglia di vivere ( e, divenuti poeti dell'universo, di
raccontare ) un'eterna fiaba di bellezza e d'amore, di speranza e di
annullamento dei "perché" della vita nel cuore, senza affanni e fretta,
del cosmo. Sono questi alcuni degli elementi di rilievo della sostanza
esistenziale del pittore, fanciullo rapito nell'estasi della verginale
armonia e verità delle cose e del canto, sovrumano e sublime, di ciò che
gli sta intorno. È come se una dolce brezza accarezzi il suo spirito e
gli faccia intravedere nuovi orizzonti da sempre amati e sognati; è come
se una deliziosa fata abbia schiarito e illeggiadrito le fugaci e
menzognere apparenze dell'esistenza per inebriarlo del profumo di
un'indicibile e stupenda storia d'amore, a contatto colla più autentica
realtà e proprietà dell' "essere uomo"; ma, soprattutto, Colombo è
delicato poeta che esprime, con toni lievi e spesso immateriali, il
desiderio, che si agita dentro il suo animo, di perdersi in un sogno che
non finirà mai. Pittura che sa di fresco e che sembra partecipe della
purezza di un altro mondo e di esseri sublimi, dove ci si raccoglie in
se stessi per ricordare, anche per dimenticare, e poi ancora ricordare,
sulle ali di una stupefatta canzone di gioia di vivere e d'amare che non
ti lascerà mai. Tutto con grazia, con misura, con compostezza di accenti
interiori e di resa espressiva, che rimangono le costanti di un percorso
spirituale che si fa arte delle "piccole cose", che non crescono e non
invecchiano mai. Proprio come bimbi che sorridono al sole sfolgorante
dei loro sogni e delle loro attese.
Prof. Giorgio Rota
Fabrizio Galli
Nasce a Torino nel 1950. Fin da
bambino, frequenta lo studio di restauro dello zio Ugo Franzi e
accostandosi alla produzione di grandi artisti mondiali, apprende le
tecniche pittoriche.
Trasferitosi nel 1966 a Gallarate (Va), esordisce nel mondo artistico
nel 1972 partecipando ad una rassegna alla quale sono altresì presenti
Baj e Cassani. Nel 1976 realizza la sua prima mostra personale.
Un periodo di pausa e quindi, nel 1995, con Bruno Freddi (regista
teatrale, pittore, scultore), pubblica l'opera “Chandela” (Salea Arti
Grafiche, 1995, pp. 65, 6 tavole a colori), racconto commentato da
acqueforti colorate.
Nel 1996, la mostra con Bruno Freddi, in Svizzera, dopo di che
l'attività di Galli si fa più intensa con mostre personali a Gallarate,
Erba (Co), Como, Busto Arsizio (Va), Cassano Magnago (Va), Torino San
Bernardino (Svizzera) e con manifestazioni internazionali a Milano,
Varese, Bolzano, Trento e Londra.
E' stato presente nel 2003 al MiArt a Milano, alla Sconfinart a Trento,
alle collettive: “10” alla Galleria Sassetti e “Caro Giorgio” alla
Galleria “Spazio 12” di Milano.
Nel 2004 ha partecipato al MiArt di Milano con “Stanza 312 - promemoria
per Pierre”, a luglio è presente a Genova al “Riparte” e a Milano con
“Rosso allegria: 12 artisti, 24 opere, un rossetto” per la Rimmel.
In agosto partecipa alla Biennale di Londra con “Mail Art allo specchio”
e, a ottobre, a Vercelli nella mostra “Caotica” a cura di Ruggero Maggi
e a Milano alla galleria Postart con la mostra “Pensiero in movimento”.
Nel gennaio 2005 partecipa al progetto “Doppio Singolo” come una partita
di ping-pong con la Milan Art Center a cura di Ruggero Maggi all'interno
della rassegna “Bologna Fash Art Show” e a novembre invitato a
Gaziosmanpasa - Ankara alla I Biennale Internazionale d'Arte di (Grameen)
Microcredito Turchia dal tema “Fighting Poverty in the World”. Inoltre
espone a Vercelli all'Auditorium Santa Chiara in “Caotica” a cura di
Ruggero Maggi.
Personali a Milano alla Galleria Postart nell'ambito della mostra
“Pensiero in movimento” e a Gallarate al Cafè Margarita con “I miei
piccoli blues”.
Tra le collettive del 2005 sono da
ricordare: Venezia, Padiglione Italia nella chiesetta di San Gallo
(Campo San Gallo), “Esserci” iniziativa del comitato MoCeri & MoCisarai
(9 giugno-9 luglio) curata da Philippe Daverio; con la stessa mostra
espone a Potenza.
Al Museo Bodini di Gemonio (Va) la mostra “Per Floriano Bodini” a cura
di F.B.Negri e a Besnate (Va), collettiva con l'Associazione Artistica
Alfa 3A.
A Gallarate, “Colore e natura per due eventi” collettiva Associazione
Artistica Alfa 3A al Cafè Margarita e all'Università del Melo Cavallasca
(Como), collettiva pittori e scultori a Villa Imbonati Oggiona S.
Stefano (Va), “Comunicazione” progetto artistico della Associazione
Artistica Alfa 3A
Arsago Seprio (Va), “Rassegna biennale artisti varesini”
Varese, Castello di Masnago, collettiva “Notte al Castello tra Arte e
Musica” a cura di F.B.Negri
è attualmente presidente dell'Associazione Artistica “Alfa 3 A”, è socio
e consigliere del “Circolo Artisti di Varese” ed è stato chiamato a far
parte della Commissione della Civica Galleria d'Arte Moderna di
Gallarate.
L'atelier di Fabrizio Galli è a Gallarate (Va) in via Federico
Confalonieri 35.
E-mail: ontheroad.it@inwind.it.
SENBAU (Carlo Senesi - Giacomo
Bauccio)
Giacomo Bauccio è nato a Caltagirone (Ct) il 12/6/59.
Ha frequentato l'Istituto Professionale di Grafica Pubblicitaria a
Varese. Attualmente vive e lavora a Albizzate (Va)
Nell'opera di Bauccio è presente un sottile quanto pungente, ironico e
sarcastico commento sulla incomunicabilità, sulla impossibilità di
vedere al di là dell'apparenza, sull'ambiguità del comportamento umano,
sulla volontà di non lasciarsi capire totalmente, ma solo intuire, sulla
difficoltà di essere totalmente veri. In Bauccio si intuisce un forte
narcisismo, il desiderio dell'esibizione, evidenziata dalla presenza di
sguardi intensi e diretti al limite della provocazione, che si ferma
davanti ad uno schermo che cela il vero essere dell'anima sua. Bauccio
gioca a provocarci e la presenza assenza di elementi scoperti ma di cui
ignoriamo il significato ci disorienta. Davanti a noi l'artista si svela
completamente eppure siamo noi a non capire pur avendo la verità sotto
gli occhi e allora rimane solo l'eterno mistero.
e-mail: gia.b@katamail.com
Carlo Senesi è nato a Savigliano (Cn) il 23/8/43.
Ha frequentato il Liceo Artistico e la Facoltà di Architettura a Torino.
Attualmente vive e lavora a Imperia.
Nell'opera di Senesi è presente sempre la stessa idea: la natura
profonda dell'essere umano e il soggetto è sempre quello: l'uomo. Le sue
figure umane sono inquietanti, attraversate da contrasti, vittime e
preda di istinti che si esprimono attraverso una linea nervosa e
superfici elaborate al limite della distruzione. Sono immagini che
sembrano voler mettere a nudo una natura umana impastata di egoismo,
ipocrisia, cinismo, indifferenza. . Senesi pone sempre tra l'immagine e
il fruitore un diaframma che blocca il completo svelarsi della sua
indagine, lasciando aperta ogni interpretazione. Ironia, angoscia, vita,
morte in un grande gioco spinto al di là ogni limite, alla costante
ricerca di un irraggiungibile perché, tutto teso a rubare l'anima.
e-mail: car.nesi@tele2.it
SENBAU
(risultato dell'unione artistica tra Carlo Senesi e Giacomo Bauccio):
Il sodalizio SENBAU è nato dall'incontro tra due artisti che da tempo si
dedicano alla ricerca di nuove strade da percorrere puntando sulla
complessità dell'anima, accomunati dallo stesso interesse per l'essenza
vitale della "persona". È nato quindi SENBAU come comunione di
interessi, come unione di talento, esperienza, interesse e sintonia.
La ricerca via via si è affinata e, dalla iniziale espressione di una
pura e semplice comunanza di idee, è passata alla realizzazione di vere
e proprie "performances" artistiche, ricerche a tema, sempre mirate
all'indagine e alla esplorazione, al viaggio nei sentieri dell'anima.
SENBAU
-
è ricerca sulle profondità dell'essere
umano.
-
è incontro.
-
è capacità di penetrare nell'anima e
scoprirne le profondità nascoste.
-
è rivelazione di ciò che si cela
dentro di noi.
-
è l'unione di due identità, del "due
in uno", delle diversità nell'uguaglianza.
-
è sentire all'unisono le stesse
sensazioni.
-
è creazione e scoperta, rivelazione e
manifestazione.
SENBAU è mistero!
Mostre recenti:
Imperia :(S. Lorenzo al mare) "Sala Beckett"
Imperia: "Maro Castello"
Nizza (Vence): "Galerie A1"
Milano: "A cielo aperto" Naviglio Grande
Albizzate (Va): Sala Polivalente
Diano Marina (Im) Palazzo del Parco
Opere in permanenza
Galleria "Senesiarte" Savigliano (Cn),
Galleria "Battifoglio" Imperia
e presso altre gallerie e collezioni private
Siamo presenti su:
www.senesiarte.com
www.worldwideartistsgallery.com
www.artisticoland.it
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