restauro di Cornici Dorate |
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L'intervento di restauro è stato eseguito dagli alunni del 3° anno del Centro di Formazione Professionale di Firenze in Via dei Tessitori, sotto la direzione degli insegnanti Beneforti, Puccini e Poli
Approfondimenti: Sommario della Sezione: |
arredo di Villa la Petraia in Firenze
Data: 10 marzo 2001 - Località: Villa la Petraia, Proprietà: Soprintendenza dei beni Ambientali ed Architettonici di Firenze Materia: Legno: tiglio, intagliato e dorato a guazzo. Autore: Sconosciuto Descrizione dell'opera: Cornice 1 Cornice intagliata e dorata, decorata con
motivi floreali e vegetali, racemi e putti risalente alla prima metà
del diciannovesimo secolo, tipico esempio dello stile neo barocco, gusto
che si identifica con la consueta tendenza ottocentesca al "revival
" cioè all' utilizzo delle antiche istanze formali rivisitate e
reinterpretate. |
Preziosità dell' intaglio, finezza decorativa,
complessità formale fanno di questa cornice esempio mirabile di abilità
artistica ed estrema padronanza del mestiere dell' intaglio essendo la
decorazione esterna costituita da un unico pezzo di essenza di tiglio lavorato
secondo le difficoltà del progetto iniziale (realizzazione dei sottosquadra,
complessa esecuzione delle foglie che si accavallano), che però riesce a
conferire al ritmo del decoro quella fluida armonia che elementi singoli
riportati non avrebbero saputo realizzare (vedi foto 2).
La simmetria delle forme è solo apparente, in realtà ogni foglia, ogni fiore,
ogni singolo elemento è diverso dagli altri nel continuo tentativo dello
spirito barocco di sacrificare il certo, lo scontato, il geometrico allo
stupore, alla fantasia, allo sbalorditivo.
E infatti il perimetro strutturale così caro al classicismo in quest'
opera scompare avvolto nel turbinio insistente della decorazione.
Descrizione dell'opera: Cornice 2
Cornice intagliata e dorata con mascheroni e
volute elementi tipici del repertorio decorativo fiorentino (vedi foto 3).
L' epoca di esecuzione è ascrivibile intorno alla prima metà del
diciannovesimo secolo nell' ottica di quella tendenza al "revival" di
cui riferivamo per la cornice precedente.
A differenza della prima opera, entrambe sono conservate all' interno della
collezione del museo di villa La Petraia, questa tenta di riprodurre fedelmente
i canoni decorativi dello stile barocco e in effetti risultano subito chiare le
differenze stilistiche che intercorrono tra una cornice e l' altra.
La decorazione è ricca, energica, essenziale ma non leziosa, la voluta è
libera da schemi geometrici
classici ma non si è ancora evoluta in una foglia
d' acanto che riproduce fedelmente la natura (vedi foto 4); inoltre il barocco e
quindi il neo barocco pur elevando a protagonista dell' opera la decorazione non
rinuncia mai a mantenere un rapporto equilibrato fra forma e motivo ornamentale.
Molto interessante è l' impiego delle tecniche per la lucidatura della
doratura; qui infatti l'artista ha sfruttato a pieno la resa data
dall'accostamento tra brunitura (lucidatura con pietra d' agata) e velatura.
Il risultato è un assemblaggio di sfumature e di riflessi che conferiscono ai
volumi una suggestione straordinaria.
Stato di conservazione dell'opera
Le due cornici mostravano, al momento della presa
in visione, un analogo stato di conservazione e ciò ci ha permesso di procedere
in parallelo durante le varie fasi del lavoro di restauro.
Entrambe infatti presentavano rotture multiple, più serie quelle della cornice
"con puttino" perché coinvolgevano anche la
struttura e i punti di
giunzione tra questa e l'ensemble decorativo.
Analizzando i vari elementi della decorazione ci si è resi conto immediatamente
che molti di questi erano completamente staccati (vedi foto 5 e 6), altri in
equilibrio precario, altri seppur ancora integrati risultavano fessurati alla
base e quindi soggetti a possibili rotture future.
In alcuni punti poi porzioni sono andate completamente perdute (vedi foto 8)
(parti di alcune foglie, visino del putto).
La cornice "a mascheroni" invece manifestava rotture solo nelle parti
aggettanti (vedi foto 7) ma purtroppo, molte di queste lacune erano andate, a
loro volta, perdute costringendoci in questi casi, all'inevitabile scelta di
procedere alla ricostruzione e reintegrazione.
Fortunatamente la doratura si è conservata in ottime condizioni in entrambe le
opere tanto da richiedere una pulitura leggera; ovviamente si è comunque dovuto
procedere all'applicazione della foglia d'oro in quei punti, non originali,
reintegrati da noi.
Procedimenti tecnici e fasi di restauro
Gli interventi sono stati sostanzialmente di consolidamento,
reincollaggio e reintegrazione.
Il consolidamento della struttura della cornice "con puttino" ci ha
imposto l'applicazione di una sverza in legno tenero che ricongiungesse
l'intelaiatura alla parte decorata che, nella porzione sottostante (quella del
puttino), era completamente distaccata e oscillava vistosamente (vedi foto 9).
Abbiamo poi proceduto a un paziente consolidamento delle parti fessurate tramite
iniezioni di colla a caldo (vedi foto 10).
I reincollaggi sono stati il lavoro che ha richiesto più tempo perché, durante
la lavorazione, sono incorse numerose difficoltà a causa delle superfici di
rottura che risultavano o molto sconnesse per mancanza di materia o sporche di
colla reticolata (in questa fase ci siamo accorte che restauri precedenti erano
stati eseguiti ricongiungendo le parti con colla termoindurente che abbiamo
rimosso dove possibile).
Successivamente sono stati reintegrati, in essenza di tiglio, i decori andati
perduti (vedi foto 13,14).
Infine abbiamo eseguito la reintegrazione della doratura sia nelle parti
reintegrate che in quelle la cui integrità risultava compromessa (vedi foto 18 e 20).
Applicazione: a pennello ed iniezione
Materiale usato: permetrina in essenza di petrolio.
Materiali Usati
- Colla a caldo animale - Alcool 99° ( per pulire la doratura da eventuali colate di colla)
- Permetrina in essenza di petrolio
- Araldite SV427
- Gesso Bologna
- Bolo rosso
- Colla di coniglio
- Alcool 99°
- Colla di pesce - Acqua
- Foglie di oro zecchino
Approfondimenti: La Doratura , La Cornice
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Ultimo Aggiornamento: 17/11/05.