Lasciamo
Lucca al mattino presto in direzione di Altopascio dove contiamo di
arrivare per la Messa delle 10,30. Di buon passo attraversiamo Capannori
e, dopo una breve sosta a Porcari dove ci offrono ristoro con dei fichi
freschi, arriviamo in tempo ad Altopascio.
Partecipiamo
alla Messa dellAssunta stando in fondo alla chiesa per non intralciare
coi nostri zaini.
Alluscita
della chiesa, diverse persone vengono a salutarci e a parlare con noi:
vogliono sapere da dove arriviamo, del nostro cammino e, alla fine,
una famiglia ci invita a pranzo, al pic-nic di ferragosto in campagna.
Accettiamo
volentieri e in breve tempo ci ritroviamo in un casale di campagna dove,
allombra di canne di bambù e insieme a un bel numero di
persone, compreso i 3 sacerdoti della parrocchia, ci sediamo ad una
tavolata imbandita con ogni ben di Dio. Passiamo una bellissima giornata
con loro e, ringraziandoli dellospitalità, ci congediamo
verso le 4 del pomeriggio.
Mancano
ancora una dozzina di chilometri, ma ormai il sole non è più
così rovente. Attraversiamo cascine con un numero indefinito
di cani che ci abbaiano in continuazione. Nelle vicinanze di Galleno
percorriamo con una certa emozione un tratto della Via Francigena con
ancora il selciato medioevale.
Verso le
7 di sera giungiamo così a Ponte a Cappiano. Lostello che
ci ospita è molto suggestivo, è ricavato nei locali di
un ponte fortificato. Troviamo ospite dellostello un altro pellegrino:
è Giuseppe. Arriva da Rossino un paese vicino a Lecco, anche
lui a piedi e pure lui con i piedi rovinati dalle vesciche. A proposito
mentre Toni è in via di guarigione anche Robe e Sam cominciano
ad avere qualche piccola vescichetta, e Marisa contende a Toni il titolo
di "vescicaro gavinate".
Passiamo
la serata a scambiarci esperienze, impressioni e commenti con Giuseppe
e alla fine il sonno ci chiama. Oggi siamo al giro di boa: abbiamo percorso
10 tappe e ne mancano altrettante. Buona notte!
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