Tappa n. 15 domenica 20 agosto 2000
S. QUIRICO D’ORCIA - PONTE DEL RIGO
 

Lunghezza: 38 km (50.151 passi) - Tempo: 7 ore 45 minuti
Strada statale Cassia, sentieri e sterrati; sereno.

 

  La Via
Francigena

Anche oggi sveglia all’alba. Dobbiamo arrivare a Gallina entro le 10 per la Messa. Lasciamo S. Quirico uscendo dalla città da Porta Romana. Purtroppo passiamo vicino a Bagno Vignoni, che nel Medioevo fu una importante stazione termale, ma non abbiamo tempo per una visita.

Durante il cammino Robe riceve un messaggio dai suoi amici a Roma, sono entusiasti della veglia, erano più di 2 milioni. Viene spontaneo pensare anche ai gruppi che abbiamo conosciuto per la strada che anche loro andavano a Roma per questi appuntamenti.

Nel frattempo arriviamo a Gallina. Si tratta di un paese per modo di dire: poche case, una chiesetta, un bar. Partecipiamo alla Messa e don Claudio parla di noi nell’omelia, alla fine ci dà una benedizione particolare. Al termine della Messa ci attardiamo davanti alla chiesa con le persone che hanno partecipato alla funzione e ci danno notizie poco incoraggianti sulla strada che dobbiamo percorre. Non troveremo più nessun paese o bar sulla strada fino a Ponte del Rigo. Ma mancano ancora più di 25 km! Decidiamo di fare scorta presso questo bar. Intanto vediamo arrivare la famiglia ciclista che abbiamo conosciuto due giorni fa a Monteriggioni. Ormai sono le11,30 non ci resta altro che partire.

Mezzogiorno! Ma di fuoco! Non c’è un albero, è tutto arido! Ma che zona è mai questa? L’unica ombra che troviamo è quella dei cartelli stradali. E non è ancora finita: a un certo punto la strada diventa un rettilineo lungo più di 4 km. La cosa più brutta che ci poteva capitare: un rettilineo, il sole a picco, niente ombra e niente acqua fresca. Mancano solo gli avvoltoi che svolazzano sopra le nostre teste pronti a buttarsi sul cadavere del primo pellegrino che schiatta. Si ferma per salutarci un cicloturista che sta andando a Roma. Quando riparte c’è una leggera invidia per la bicicletta.

Decidiamo di fermarci, per una sosta, al termine del rettilineo sul greto di un torrente pieno di mucillagine, all’ombra di un ponte. Più avanti la Cassia entra in galleria. Per evitarla dobbiamo salire verso Radicofani, deviare verso Le Chiavi, oltrepassare il crinale e scendere attraverso i campi sulla sottostante statale Cassia.

Sempre sotto il sole cocente, affrontiamo la salita confortati dalla ormai mitica "mora del pellegrino". In cima al crinale c’è un casale. Sembra un miraggio. Ci saranno almeno 8 cani che abbaiano come forsennati. Sam ha una paura terribile, ma deve scegliere: affrontare i cani o patire la sete. Sudando, non solo per il caldo, decide di affrontare i cani che alla fine si rivelano innocui. Gentilmente i proprietari ci offrono dell’acqua per rinfrescarci e ci indicano la strada per ridiscendere sulla statale. Nelle vicinanze di Ponte del Rigo troviamo, in prossimità di alcuni capannoni industriali, una "gomma" . C’è acqua! Finalmente ci rinfreschiamo da capo a piedi.

Siamo ormai arrivati. Incrociamo un altro pellegrino che arriva da Montecarlo, aveva fatto la variante che passa da Abbadia S. Salvatore e prosegue per Acquapendente.

Pernottiamo in due container attrezzati per ospitare i pellegrini. Ormai è buio, siamo stanchi ma ci attardiamo fuori dai container a guardare il cielo, pieno di stelle come non mai. Ed ecco una scia luminosa attraversare la volta celeste: le stelle cadenti! E adesso chi va a dormire con uno spettacolo così?


 

La preghiera
del pellegrino


 

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All’ombra di... un cartello stradale
La discesa verso la Cassia