Anche
oggi sveglia allalba. Dobbiamo arrivare a Gallina entro le 10
per la Messa. Lasciamo S. Quirico uscendo dalla città da Porta
Romana. Purtroppo passiamo vicino a Bagno Vignoni, che nel Medioevo
fu una importante stazione termale, ma non abbiamo tempo per una visita.
Durante
il cammino Robe riceve un messaggio dai suoi amici a Roma, sono entusiasti
della veglia, erano più di 2 milioni. Viene spontaneo pensare
anche ai gruppi che abbiamo conosciuto per la strada che anche loro
andavano a Roma per questi appuntamenti.
Nel frattempo
arriviamo a Gallina. Si tratta di un paese per modo di dire: poche case,
una chiesetta, un bar. Partecipiamo alla Messa e don Claudio parla di
noi nellomelia, alla fine ci dà una benedizione particolare.
Al termine della Messa ci attardiamo davanti alla chiesa con le persone
che hanno partecipato alla funzione e ci danno notizie poco incoraggianti
sulla strada che dobbiamo percorre. Non troveremo più nessun
paese o bar sulla strada fino a Ponte del Rigo. Ma mancano ancora più
di 25 km! Decidiamo di
fare scorta presso questo bar. Intanto vediamo arrivare la famiglia
ciclista che abbiamo conosciuto due giorni fa a Monteriggioni. Ormai
sono le11,30 non ci resta altro che partire.
Mezzogiorno!
Ma di fuoco! Non cè un albero, è tutto arido! Ma
che zona è mai questa? Lunica ombra che troviamo è
quella dei cartelli stradali. E non è ancora finita: a un certo
punto la strada diventa un rettilineo lungo più di 4 km. La cosa
più brutta che ci poteva capitare: un rettilineo, il sole a picco,
niente ombra e niente acqua fresca. Mancano solo gli avvoltoi che svolazzano
sopra le nostre teste pronti a buttarsi sul cadavere del primo pellegrino
che schiatta. Si ferma per salutarci un cicloturista che sta andando
a Roma. Quando riparte cè una leggera invidia per la bicicletta.
Decidiamo
di fermarci, per una sosta, al termine del rettilineo sul greto di un
torrente pieno di mucillagine, allombra di un ponte. Più
avanti la Cassia entra in galleria. Per evitarla dobbiamo salire verso
Radicofani, deviare verso Le Chiavi, oltrepassare il crinale e scendere
attraverso i campi sulla sottostante statale Cassia.
Sempre
sotto il sole cocente, affrontiamo la salita confortati dalla ormai
mitica "mora del pellegrino". In cima al crinale cè
un casale. Sembra un miraggio. Ci saranno almeno 8 cani che abbaiano
come forsennati. Sam ha una paura terribile, ma deve scegliere: affrontare
i cani o patire la sete. Sudando, non solo per il caldo, decide di affrontare
i cani che alla fine si rivelano innocui. Gentilmente i proprietari
ci offrono dellacqua per rinfrescarci e ci indicano la strada
per ridiscendere sulla statale. Nelle vicinanze di Ponte del Rigo troviamo,
in prossimità di alcuni capannoni industriali, una "gomma"
. Cè acqua! Finalmente ci rinfreschiamo da capo a piedi.
Siamo ormai
arrivati. Incrociamo un altro pellegrino che arriva da Montecarlo, aveva
fatto la variante che passa da Abbadia S. Salvatore e prosegue per Acquapendente.
Pernottiamo
in due container attrezzati per ospitare i pellegrini. Ormai è
buio, siamo stanchi ma ci attardiamo fuori dai container a guardare
il cielo, pieno di stelle come non mai. Ed ecco una scia luminosa attraversare
la volta celeste: le stelle cadenti! E adesso chi va a dormire con uno
spettacolo così?
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