Mary
Gauthier il botto l'ha fatto lo scorso anno con Drag Queens
In Limousines, ed ora ci riprova. Sotto la produzione attenta
del meticoloso chitarrista Gurf Morlix (ci siamo occupati di lui
su Rootshighway con Fishin'
In The Muddy, sua ultima fatica), la cantautrice americana,
con l'aiuto dello stesso produttore, impegnato praticamente ad ogni strumento,
di Ian McLagan (ex Small Faces ed ora nei Blokes di Billy Bragg)
e la presenza costante della prolifica e qualitativamente impeccabile
Munich Records, da vita ad un nuovo album: Filth & Fire,
questo il titolo, fa registrare un leggero cambiamento di rotta. Completamente
inciso agli Rootball Studios di Austin, l'album ha un sound più corposo
e vede una Mary Gauthier particolarmente ispirata nelle liriche e nella
narrazione (che discosta leggermente dai canoni alt-country per altruismo
e bontà d'animo), che non mette catene al songwriting e lascia tutta la
programmazione musicale a Morlix. Il risultato è di notevole spessore:
ballate ad ampio respiro, come Sugar Cane (che vede la presenza
di armonica e fiddle) e Merry Go Round, brani che guidano in direzione
Steve Earle (Good-bye e Christmas In Paradise), l'immancabile
country (per After You're Gone) e parentesi aggressive (l'hammond
rende l'aria pesante in Walk Through The Fire e The Ledge).
E' così che Mary ha replicato al successo di Drag Queens. La conferma
che ci aspettavamo da una nuova grande autrice
(Carlo Lancini)
>>Speciale
Mary Gauthier
www.marygauthier.com
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