Mary
Gauthier è arrivata in Italia un po' in sordina, per un breve
e solitario tour acustico, che speriamo si riveli solo un assaggio
di un imminente ritorno al seguito dell'intera band:- "La prima
volta che sono venuta in Europa a suonare, in Olanda e Germania,
per me è stato un grande regalo: finalmente potevo incontrare
gente che veniva per sentire me, non come negli shows che tenevo
a Boston, a microfono aperto, dove ti esibisci di fronte ad un
pubblico che passa di li per caso"-. Per quello che si è potuto
sentire in queste tappe italiane Mary è un'artista vera, un talento
naturale della scena Americana, oltre ad essere una persona affabile
ed innamorata della vita, anche dei suoi aspetti più duri e controversi.
Lo si intuisce seguendo la sua biografia sconclusionata ed il
suo stesso songwriting, popolato da personaggi ai margini della
società:- "Ora mi considero principalmente una scrittrice,
e solo in un secondo momento una cantante. Mi sento una songwriter,
ogni momento penso alle canzoni, prendo spunto da ogni cosa o
persona che mi circonda. Prendo appunti, sfoglio giornali, sono
veramente ossessionata da questo fatto". "C'è una
grandissima soddisfazione quando finisci una canzone, spesso la
vera difficoltà è riscrivere la canzone, correggerla. È un lavoro
difficile, ma a volte capita che le parole fluiscano da sole,
allora è magia"-.
Ha saputo dispensare autentiche emozioni, nonostante la veste
spartana le impedisse di dare sfogo a tutte le sfumature presenti
nel suo ultimo, splendido Filth
& Fire:- "Ci è voluto un mese ad incidere il
disco con una grossa concentrazione, a volte per intere giornate.
L'album è stato inciso con nomi rilevanti della scena di Austin,
tra cui il più importante è Gurf Morlix, produttore e chitarrista
nel disco, uno con una grossa esperienza. È un musicista straordinario
ed il suo apporto nel disco è fondamentale, suona un sacco di
strumenti oltre alla chitarra"-.
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È
bastata quella voce tonante e allo stesso tempo segnata dagli
scherzi della vita per colpire nel segno, una voce che rispecchia
una perfetta donna del Sud e che riflette quei luoghi, quelle
cittadine di provincia e la loro desolazione, episodi che l'hanno
segnata profondamente. La sua musica è lo specchio di un
animo irrequieto, cresciuto nella Louisiana ed intriso di tutti
gli umori e della letteratura di una terra difficile e ricca di
contraddizioni:- "Sentirsi gay a dodici anni in una famiglia
fortemente conservatrice della Louisiana è stata certamente una
molla importante che mi ha spinta a fuggire di casa, dovevo per
forza uscire da questa situazione"-. Giovane ribelle, scappata
di casa a soli quindici anni, ha conosciuto persino il carcere
e si è data ad un'esistenza fatta di mille peregrinazioni. Stabilitasi
definitivamente a Boston, ha aperto un ristorante e finalmente
si è decisa a dare un po' di spazio alle sue canzoni:- "Ho
cominciato a scrivere canzoni molto tardi, dopo i trent'anni.
Prima facevo la ristoratrice, l'ho fatto per più di dieci anni,
ma mi sono accorta che non era quello che avrei fatto per tutta
la vita, non mi appagava. Ho sempre suonato la chitarra, ma il
passaggio a cantautrice è stato del tutto casuale, una scelta
che a volte anch'io faccio fatica a capire"-.
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Ha
impresso la svolta professionale alla sua carriera di musicista
solamente nel '97, e grazie al suo secondo lavoro (Drag Queens
In Limousine, un titolo che la dice lunga sulle storie che
popolano la sua musica), Mary Gauthier è divenuta un piccolo culto
nel circuito degli appassionati della musica d'autore americana:-
"Ho iniziato a suonare dal vivo agli inizi degli anni '90 nei
club della East coast, esibizioni estemporanee, a microfono aperto,
dalle parti di Boston. Poi ho studiato scrittura, mi sono raffrontata
con dei veri autori che mi hanno insegnato molte cose preziose
sullo scrivere una canzone". "Le liriche sono per me la
cosa più importante: se il pubblico non capisce quello che stai
dicendo, allora non hai proprio comunicato nulla"-. Ballate
indolenti bagnate nelle acque torbide del Mississippi, radici
country e blues interpretate con un trasporto che viene dal profondo
dell'anima:- "Hank Williams è stato fondamentale per
la mia formazione artistica, scriveva canzoni magnifiche, in cui
parlava della propria vita e dei propri dolori, sempre con uno
sfondo sociale". "Sono d'accordo con Johnny Cash
quando dice che bisogna scrivere con semplicità, ma essere semplici
non è affatto facile. Io cerco di catturare le piccole emozioni
e situazioni della vita"-.
Quel suo carattere da "cattiva ragazza" ha portato molti critici
a lanciarsi in paragoni importanti con uno dei talenti migliori
(forse la migliore) dell'ultima generazione di songwriters femminili,
Lucinda Williams: è un raffronto pesante, ma Mary possiede abbastanza
coraggio per superarlo ed imporsi per meriti del tutto personali.
(Fabio Cerbone)
Mary Gauthier Discography:
1998
Dixie Kitchen (R.G. Music)
1999 Drag Queens in Limousine
(ristampato Munich 2001) 1/2
2002 Filth & Fire
(Munich)
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