La Campana del Club

Introduzione al Rotary

SCOPO DEL ROTARY

IL ROTARY

COME È ORGANIZZATO IL ROTARY

DOVERI DEI ROTARIANI

VITA DI CLUB

LA ROTARY FOUNDATION

ATTIVITÀ ROTARIANE

 

SCOPO DEL ROTARY

Scopo del Rotary è l’incoraggiare e sviluppare l’ideale del "servire" inteso come motore e propulsore di ogni attività.

In particolare esso si propone di:

1. promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri soci, per renderli meglio atti a "servire" l’interesse generale;

2. informare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli affari e delle professioni, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile a far sì che essa venga esercitata nella maniera più degna quale mezzo per "servire" la società;

3. orientare l’attività privata, professionale e pubblica dei singoli al concetto del "servizio";

4. propagare la comprensione, la buona volontà e la pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali, uniti nel comune proposito e nella volontà di "servire".

 

Il Rotary

Il Rotary è nato a Chicago, nell’Illinois, il 23 febbraio 1905. Quel giorno, il suo fondatore, l’avvocato Paul Harris, s’incontrò per la prima volta con tre amici: Silvester Schiele, commerciante in carbone, Gustave Loehr, ingegnere minerario e Hiram Shorey, sarto.

Inizialmente, l’idea di Paul Harris era di promuovere la solidarietà fra uomini d’affari, ma ben presto si fece strada il concetto di servire il prossimo. Le riunioni erano tenute a turno negli uffici di ciascun socio, da cui il nome Rotary (rotazione). Solo un rappresentante per ogni professione od attività industriale o commerciale era ammesso. Così furono gettate le prime basi del sistema classifiche, fondamentale ancor oggi. Dalla sua fondazione, il Rotary s’è esteso in più di 150 paesi e conta attualmente oltre 1.000.000 di soci.

COME È ORGANIZZATO IL ROTARY

Un Rotary Club è formato da un gruppo di rappresentanti di tutte le professioni ed attività industriali e commerciali di una collettività ben determinata (città, comune), i cui scopi sono l’amicizia ed il servizio verso il prossimo. Esso è amministrato da un presidente e da un consiglio direttivo.

Ogni socio deve essere dotato di una onorabilità indiscutibile, titolare, associato, amministratore delegato, direttore, occupante una posizione chiave in seno ad un’azienda. Egli deve avere la sede di lavoro o di residenza nel territorio del club di cui è socio.

Un distretto rotariano è un territorio geografico ben determinato, in seno al quale i Rotary Clubs sono riuniti per fini amministrativi. Essi hanno alla loro testa un Governatore, dirigente del Rotary International (R.I.) che ha lo scopo di assisterli ed aiutarli. Il Governatore è designato dal suo distretto ed eletto per un anno al congresso del R.I.

Il R.I. è l’associazione mondiale dei Rotary Clubs. È amministrato da un Consiglio Centrale composto dal presidente eletto del R.I. e dai 15 membri provenienti dal mondo intero. La segreteria del R.I. ha sede ad Evaston, Illinois. L’ufficio europeo di detta segreteria si trova a Zurigo e serve i clubs d’Europa, dell’Africa del Nord e del Mediterraneo Orientale.

DOVERI DEI ROTARIANI

- Stabilire rapporti d’amicizia con uomini che condividano lo stesso ideale.

- Mettersi al servizio della comunità, migliorare l’etica professionale e promuovere uno spirito di solidarietà internazionale.

- Intensificare i contatti con uomini che esercitano altre attività.

- Partecipare ai programmi che si svolgono nelle riunioni settimanali.

- Allargare la cerchia rotariana, assistendo a riunioni di altri Rotary Clubs.

- Proporre nuovi soci: ogni rotariano può presentare dei nuovi soci: è al tempo un diritto ed un dovere.

- Impegnarsi nelle attività in seno alle commissioni al fine di meglio sviluppare l’ideale del servizio.

- Partecipare alla conferenza annuale del distretto. La riunione è destinata a stringere i legami d’amicizia, discutere gli affari dei clubs e quelli del R.I. in generale.

- Partecipare al Congresso Internazionale che ha luogo nel mese di maggio o giugno di ogni anno, in città importanti come Tokyo, Sydney, Chicago, Los Angeles, Messico, Roma.

In questa occasione, si ritrovano i rotariani del mondo intero per trattare gli affari dell’associazione in un’atmosfera di franca amicizia. Di qui scaturisce una migliore comprensione del Rotary e l’importanza del servire rotariano.

VITA DI CLUB

Nulla è lasciato al caso o all’improvvisazione nella grande famiglia rotariana. La vita di un club è disciplinata da un regolamento che ne presiede ogni fase: dalla nascita alla perimetrazione geografica, dalla cadenza delle riunioni al bollettino interno, dai comportamenti dovuti alle varie categorie di soci (socio attivo, socio senior attivo, socio anziano e socio onorario), oltre che alla previsione degli organi, della loro composizione e delle relative attribuzioni.

LA ROTARY FOUNDATION

Prevista dallo statuto e dal regolamento, la Fondazione ha come obiettivo il raggiungimento della comprensione mondiale e della pace attraverso programmi internazionali in campo assistenziale ed educativo. Più specificatamente, i fondi della Fondazione vengono destinati a scopi benefici, comprendendo in essi quelli scientifici, letterari, educativi e sociali. Rientrano fra le attività valide a raggiungere detti obiettivi le borse di studio, lo scambio di gruppi di studio, le sovvenzioni speciali ed il programma 3H (salute, fame e umanità). Tutte le assegnazioni della Rotary Foundation devono essere destinate ad estranei al Rotary, essendo espressamente vietata qualsiasi assegnazione o donazione a beneficio di parenti o affini dei "rotariani", così come è vietato qualsiasi conferimento a dipendenti, e/o loro parenti e affini, dei Rotary.

ATTIVITÀ ROTARIANE

Le attività del Club vengono compiute dal singolo socio che realizza gli scopi del Rotary mediante la propria attività individuale.

A tal fine sono stati previsti 5 tipi di azioni:

1) interna, che riguarda l’assolvimento puntuale degli obblighi finanziari (quote sociali, ecc.) e la costante partecipazione alla vita del Club;

2) professionale, che investe il lato professionale di ogni rotariano, individuando in ogni attività umana, quella vocazione ad agire in favore di coloro con i quali, o per i quali si opera;

3) di pubblico interesse, finalizzata al dovere di servire gli altri sulla scorta del principio di rendersi sempre e comunque utile alla propria comunità;

4) internazionale, che risponde ad interessi internazionali in favore dello sviluppo pacifico e della giustizia nel consorzio dell’umanità.

5)a favore della gioventù, che promuove programmi a favore dei giovani.

Particolare rilievo assumono, tra le attività rotariane, quelle promosse in favore della gioventù, che costituiscono in realtà il campo più vasto degli interventi del Club. Esse si concentrano soprattutto nello scambio di giovani e nei cosiddetti RYLA (incontri di studio).

L’obiettivo della preparazione giovanile è pienamente giustificato. Infatti, per quanto sentita ed appassionata possa essere l’opera dei rotariani a favore degli interessi mondiali e locali, ogni loro sforzo rimarrà un evento episodico, quantunque nobile, se i giovani non saranno pronti ad assumere l’impegno e a rinnovarne la realizzazione non appena verrà il loro turno.

Per questa ragione i membri del club dovranno valorizzare il talento e l’entusiasmo dei giovani, ispirandoli al senso della loro responsabilità civica e personale.

Due parole, infine, sulle attività esterne, anch’esse utili alla crescita e alle finalità dei Rotary Club: la partecipazione a riunioni distrettuali e la presenza nella fase organizzativa di un nuovo Club, sono prove inconfutabili dell’attaccamento di un rotariano al proprio Club.

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