CHIESA DEI SS. SILVESTRO PAPA E DOROTEA VERGINE E MARTIRE a Porta Settimiana
FRATI MINORI CONVENTUALI
Architetto Giovanni Battista Nolli (1701 -Roma -1756)

Un'antica memoria richiama, qui, una cappella costruita con elemosine di papa Silvestro (314-335), conosciuta, nel secolo VIII, con dedica al SS. Salvatore. Una chiesa, denominata di S. Silvestro a Porta Settimiana, viene ricordata in una bolla del 1123 di Callisto II (1119-24) e nel Liber Censuum del 1192. Il nome deriva dalla vicina Porta Settimiana, un semplice arco delle Terme di Settimio Severo (146-211), inglobata, nel 271, nelle mura aureliane, e ristrutturata da Alessandro VI Borgia nel 1498. Resti di tali costruzioni si osservano ancora sotto il pavimento dell'abside attuale.
Sotto papa Sisto IV (1471-84) l'impianto fu ristrutturato dalle fondamenta, in preparazione all'Anno Santo del 1500, quando vi furono traslate le reliquie di Santa Dorotea, giovane martire decapitata a Cesarea di Cappadocia (Turchia), sotto la persecuzione di Diocleziano (284-305). Le reliquie della Santa sono conservate nell'urna sotto l'altare maggiore. L'attuale chiesa si deve ad una radicale ristrutturazione eseguita, tra il 1750 e il 1756, dal celebre compilatore della pianta di Roma settecentesca Giovanni Battista Nolli, che moriva proprio dopo aver ultimato questa chiesa, comunemente dedicata ai SS. Silvestro e Dorotea.

ESTERNO - FACCIATA
Via di Santa Dorotea è un antico tracciato romano: qui il prospetto concavo della chiesa permette lo spazio di una minuscola piazzetta, che valorizza la facciata settecentesca, sostenuta da quattro paraste giganti, sormontate da un piccolo attico a due finestre e timpano fortemente ribassato; sulla porta d'ingresso l'intitolazione della chiesa e, sul lato destro, la lapide che ricorda la presenza di S. Giuseppe Calasanzio. L'abside, meglio visibile da Via Garibaldi, è sormontata da un terrazzo, poggiato su grossi pilastri quadrati, e appartiene ad una fase anteriore della costruzione (sec. XV-XVII).
Secondo alcuni storici la denominazione S. Dorotea era in uso già dal 1445, ma un vero incremento cultuale si ebbe in coincidenza dell'anno santo 1500, ad opera del rettore Giuliano De Datis. Qui, nel 1513, il notaio genovese Ettore Vemazza fondò la Compagnia del Divino Amore alla quale si aggre-garono Giovanni Maria Giberti, il card. Gaspare Contarini, l'umanista Giacomo Sadoleto, S. Gaetano Thiene e Pietro Carafa (Paolo IV), con lo scopo di solidificare la Riforma Cattolica, conclusasi con il Concilio di Trento. La Compagnia fu dispersa in seguito al Sacco di Roma (1527). In questa chiesa S. Gaetano di Thiene, con Pietro Carafa, maturò la fondazione dei Teatini; e più tardi, nel 1597, San Giuseppe Calasanzio apriva la prima scuola popolare gratuita d'Europa, avviando la fondazione degli Scolopi, riconosciuta da Paolo V nel 1617.
Nel 1727 chiesa e adiacenze furono acquistate dai Frati Minori Conventuali della Provincia Romana; nel 1750, demolita la vecchia chiesa, per iniziativa di P. Giovanni Antonio Bacchi (1756) fu posta la prima pietra della nuova (1751), terminata nel 1756 dal P. Giovanni Carlo Vipera, con l'attiguo convento nel vicino Palazzo Gualtieri, acquistato nel 1734. Dopo le traversie della Repubblica Romana, chiesa e convento ritornarono ai Francescani Conventuali (1800-18); nel 1824 vi fu eretta definitivamente la parrocchia, affidata da Pio X alla Curia Generalizia e da Giovanni XXIII (1960) alla Provincia Romana.

INTERNO - LATO DESTRO
La chiesa, consacrata nel 1879, e ad una navata con sei altari laterali e un'abside profonda, con volta e lucernaio di pianta ottagonale con dipinti di Gaetano Bocchetti, terminati nel 1931, con episodi della vita di s. Dorotea, e di altri santi francescani tra i quali il B. Andrea Conti (1302) e il B. Bonaventura da Potenza (1711).
1) Apparizione di s. Gaetano a s. Giuseppe Calasanzio, olio su tela di Giovacchino Martorana (Palermo 1724-1779).
2) S. Antonio, olio su tela di Lorenzo Gramiccia (Roma 1702-1775).
3) L'Immacolata Concezione, olio su tela di Giorgio Gaspare von Prenner (Vienna 1720-1766).

INTERNO - LATO SINISTRO
1) S. Giuseppe da Copertino, olio su tela di Vincenzo Meucci (Firenze 1699-1766 c.).
2) Estasi musicali di S. Francesco, olio su tela di Liborio Mormorelli (seconda metà del secolo XVIII).
3) Crocifisso con i SS. Rosalia, Margherita da Cortona, Bonaventura e Nicola, olio su tela di Michele Meucci (2° metà secolo XVII).
Il fonte battesimale, in marmo e rame baccellato, è del secolo XVIII, mentre i confessionali in noce del secolo XIX.
Sul pavimento lo stemma francescano fu inciso nel 1879, in occasione della consacrazione della chiesa.

ALTARE MAGGIORE -ABSIDE

L'altare policromo raccoglie l'urna marmorea con i resti di S. Dorotea (urna sec. XIX), ed è adornato da candelieri di bronzo (1834), dalla croce (II metà XIX sec.); l'abside ribassata ricorda la costruzione del secolo XV-XVII.
La pala, che raffigura i SS. Silvestro e Dorotea che venerano la Vergine Maria, è di Michele Bucci (sec. XVII);
il quadretto della Madonna del Divino Amore è di ignoto romano tra fine XV inizio XVI secolo. Il medaglione funerario, a destra, fu realizzato nel secolo XVI, su commissione di Giuliano De Datis, a ricordo della traslazione dei resti della martire Dorotea. Il nuovo affresco che ripropone il martirio della giovane santa è del Maestro Gino Terreni, di Empoli.

SACRESTIA
Spazio raccolto e silenzioso, dominato dalla Visione di S. Giovanni Evangelista (II metà XVIII secolo) di ignoto pittore romano, e fasciato da stipiti di legno degli anni trenta del XX secolo; vi si conserva il cippo romano, commissionato da Giuliano De Datis, al quale si devono anche le iscrizioni commemorative della traslazione della santa, in lettere capitali sul cippo stesso. Il lavello è della seconda metà del secolo XIX.

SANTI:
Frequentarono questa chiesa i ricordati S. Gaetano da Thiene e S. Giuseppe Calasanzio, S. Maddalena Sofra Barat (1865), Santa Paola Frassinetti (1882), S. Massimiliano Kolbe (1941), la B. Giuseppina Vannini (1911), il Servo di Dio Luigi Tezza (1923) e il Servo di Dio Quirico Pignalberi (1982).

RICORRENZE LITURGICHE PARTICOLARI
* 6 gennaio: Epifania del Signore: Bambinello di Santa Dorotea
* 6 febbraio: festa di S. Dorotea, patrona dei fiorai e dei fruttivendoli.
* 13 giugno: Sant' Antonio di Padova, con processione
* 4 ottobre: S. Francesco d' Assisi
* 17 novembre: Santa Elisabetta d'Ungheria, patrona dell'OFS
* 8 dicembre: Immacolata Concezione di Maria