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IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA
Est arribada s'ora de cumintzare sa
bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas
Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut
prosperidade
Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de
s'indipendentzia
novas/attividades |
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Domo 1 |
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Documentu base de naschida de sa CASA
COMUNE |
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Le delegazioni del PSDAz,
dellUDR, del Nuovo Movimento e di Sa Mesa hanno concordato una comune proposta di
progetto politico da sottoporre ai propri organi di Partito, trovando convergenze sui
seguenti punti:
- fare riferimento nella propria
azione agli interessi esclusivi del popolo sardo, dei suoi diritti nazionali e delle sue
libertà ed opportunità individuali;
- iniziare un percorso per la
costituzione di un nuovo soggetto politico di tipo confederativo, la Casa Comune dei
Sardi, per partecipare da protagonisti nellUnione Europea, con una propria
soggettività politica;
- attivare lAssemblea
Costituente dei Sardi, da eleggere con voto proporzionale puro, per la formulazione della
nuova Carta Costituzionale sarda.
Oggetto irrinunciabile di tale nuova Carta
dovranno essere:
- soggettività politica anche
di rilevanza internazionale;
- fiscalità e zona franca
integrale, finalizzata al riequilibro delle sperequazioni territoriali;
- competenza culturale con
riferimento al recupero e tutela complessiva di ogni espressione della cultura sarda, alla
Scuola di ogni ordine e grado,alla formazione, alle risorse tradizionali ed alla potestà
sui beni culturali;
- autogoverno del territorio e
dei mari territoriali, delle risorse energetiche e naturali, dei trasporti e delle
comunicazioni.
La forma organizzativa della nuova Regione
dovrà organizzarsi attraverso:
-
esaltazione della specialità;
-
il principio di sussidiarietà e solidarietà;
- una riforma elettorale che, in
vista della volontà esplicita degli elettori consenta la realizzazione di forme di
governo stabili, nel rispetto delle articolazioni dellelettorato e del più esteso
principio di rappresentanza.
La Casa Comune dei Sardi è aperta alla
partecipazione di singoli e di movimenti, associazioni e partiti, che ne condividano i
principi ispiratori e gli obiettivi, e che non abbiano statuti incompatibili con tali
principi.
La convergenza riscontrata per il perseguimento
del progetto politico non comporta automatiche adesioni a contingenti accordi per dare un
governo alla Regione.
Cagliari, 13 luglio 1999 |
Documentu base bortadu in inglesu |
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We include the
full text of the agreement between several Sardinian political forces which represent
almost 25% of the vote in the first round of the last elections: the delegations of
PSDAz , UDR, Nuovo Movimento and Sa Mesa de sos Sardos Liberos (formed by Sardigna
Natzione, Constituente Sardista,...) have agreed a common proposal of political project to
be considered by the own parties means, and finding convergence in the following
items: to refer their own action in the exclusive Sardinian people interests, their
national rights, their freedom and their individual changes; to begin a process for the
constitution of a new political subject of confederative type, the Casa Comune dei Sardi,
to participate as a protagonist in the EU, with an own political subject; to active the
Sardinians Constitutive Assembly, to be elected with a pure proportional vote, by the
formulation of a new Sardinian Constitutional Charter. Not renounce aims of this Charte
must be: political subject with international recognition; integral zona franca
and fiscality, with the aim of territorial balance; cultural competence to recover and
maintain the nowadays Sardinian culture, at the school, formation, traditional sources and
the power of cultural goods; self-government in the territory, territorial seas, natural
and energetical resources, transport and communications. The organizative form of the new
Region will be organized through: exaltation of the speciality; subsidiarity principle and
solidarity; electoral reform which, looking to the explicit will of the voters, could
build stable governments both with respect of the voters articulation and an extensive
representation principle. Casa Comune dei Sardi is open to the movements, associations and
parties participation not in disagree with the inspiration principles and aims nor
statutes incompatibles with those principles. The convergence search for this political
project doesnt mean automatically an agreement for the government of the Region.
Casteddu/Cagliari, 13.07.1999 |
Interventu |
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CASA COMUNE DI GUERRA E NON DI PACE
Questa casa comune, per i poli italianisti è proprio
indigesta, non riescono a metabolizzarla, non lavevano messa in conto e non hanno
ancora sviluppato gli anticorpi necessari per neutralizzarla e farla rientrare nella
loro politica.
Sia la destra che la sinistra
stanno applicando le loro griglie di interpretazione tendenti a riportare la questione
allinterno di un semplice gioco al rialzo sul numero di assessorati o di
sottopoltrone da assegnare alle componenti della CASA che hanno accettato di sedersi al
tavolo delle trattative per la formazione della giunta regionale. Chi pensa di avere la
Casa dalla propria parte spende con delicatezza interessata il suo ingegno politico per
dimostrare che non si tratta di una espressione politica aliena e che i suoi legittimi
genitori sono il Forum delle Opposizioni e lopposizione al centrosinistra.
Dallaltra parte da dentro il coro del centrosinistra ci si strappa di
dosso gli aggettivi qualificativi della propria spregevole politica e si cerca
frettolosamente di nascondere con essi i caratteri della politica altra,
aliena rispetto alla loro.
Cambia il metodo ma
lobiettivo è lo stesso, bisogna riportare il figlio prodigo in una o
nellaltra cappella, non importa in quale limportante è dimostrare che non
cè una politica che abbia una genesi diversa da quella italianista o non
riconducibile ad un sardismo di supporto verso il quale si possiedono efficaci e
collaudati anticorpi.
Destra, centro e sinistra
italianiste, non possono permettere che la CASA COMUNE DEI SARDI contrapponga ad essi una
destra, un centro ed una sinistra sardiste, in tempi non molto lunghi potrebbe diventare,
per loro, molto pericoloso in quanto potrebbe far capire ai sardi che si può essere di
destra, di centro o di sinistra anche da sardi, come da francesi, da inglesi o da
italiani.
La casa comune è dunque, per i
sardi, la demolizione di una griglia di interpretazione politica
imposta e di sudditanza e la costruzione di unaltra più libera e compatibile con la
tutela dei propri diritti e della soggettività della nazione sarda. Altro che canile di
Berlusconi nella Casa Comune si allevano volpi che faranno incursioni nei pollai
italianisti, scompagineranno le loro strutture e creeranno le condizioni per rafforzare la
casa comune e strappare la Sardegna dalle mani degli alternos di Arcore e di Roma. La Casa
Comune non ha neanche morali politiche italianiste da rispettare; le eventuali
contrattazioni con il centrodestra o con il centrosinistra non devono rispettare ne il
manuale Cencelli ne quello di Craxi-Ghino di Tacco ma solo il documento che sta alla base
della sua costruzione. La pari dignità, chiesta dalle componenti della Casa che hanno
deciso di trattare, non è liquidabile con la semplice trasformazione in numero di
poltrone, è la condizione minima per impedire la sudditanza e la organicità ad un
progetto politico non condiviso e per avere la forza di dare corpo ai punti fondamentali
del proprio programma. Il rapporto tra Casa Comune e poli italianisti non può essere
basato sulla condivisione politica, che non ci può essere, ma sul principio della
reciproca ed esplicita convenienza. Due sono allora le soluzioni, Sa Mesa è
dichiaratamente per la prima, o si porta avanti lo stallo istituzionale lasciando cucinare
i due poli nel loro brodo fino ad esaurimento o si riconosce centralità politica alla
Casa Comune e la si pone nelle condizioni di caratterizzare in modo inequivocabile il
prossimo governo regionale.
Per alcuni questa nuova
politica può essere classificata, in maniera strumentale, peggio della vecchia,
può essere posta sopra o sotto il fondo, a quanto sembra mai toccato da quella vecchia,
poco importa la posta in gioco è troppo alta; la Casa Comune deve lottare per la
liberazione della nazione sarda, per una soggettività politica della Sardegna di
rilevanza internazionale, per la sovranità dei sardi sul proprio territorio, sulle
risorse, istruzione, etc. e non può attenersi al codice di pace ma piuttosto a quello di
guerra.
BITZI
28/8/1999
BUSTIANU CUMPOSTU
Delegato di SA MESA per la Casa Comune dei Sardi
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