SARDIGNA NATZIONE - LUCIO
CONGIU NELLA SUA LOTTA PER RIAVERE I FIGLI NON SARA DA SOLO
La direzione nazionale di Sardigna
Natzione è soddisfatta in quanto il sostegno dato a Lucio Congiu per riavere la patria
potestà, toltagli dal governo francese, sta conseguendo i primi risultati. Da ieri Lucio
è cittadino di Porto Torres ed è in possesso di una regolare carta didentità,
adesso è nelle condizioni di continuare con più serenità la sua lotta per riavere
la patria potestà e laffidamento dei figli che gli sono stati tolti in maniera
assolutamente illegale, grazie alle connivenze politiche della ex moglie e alla
incapacità del governo italiano di tutelare gli interessi di un proprio cittadino.
Sardigna Natzione che continuerà ad
affiancare Lucio Congiu nella sua giusta lotta ha già inviato un dossier completo al
presidente della giunta regionale Mario Floris e gli ha chiesto, in quanto primo
responsabile del governo sardo, di intervenire per via diplomatica presso il governo
francese e chiedere la tutela degli interessi del Congiu in quanto cittadino sardo visto
che come cittadino italiano non è stato sufficientemente tutelato.
NUORO 22/12/2000
Intervento pubblicato dal Quotidiano
di Sassari
E TRANSGENICA LA LINGUA O CHI LO DICE
Lingua transgenica, Il
sardo unificato ci seppellirà, Lingua imposta, Devono essere i
sardi a decidere sulla loro lingua; titoli di giornale e dichiarazioni che danno una
misura ben precisa di una reazione scomposta e rabbiosa da parte della cosi detta classe
degli intellettuali organici, nemici prima e finti amici oggi della lingua sarda.
La reazione trova ragion dessere non
solo in motivazioni ideologiche ma anche e principalmente nel voler difendere e conservare
il loro status.
Il loro strumento di lavoro è la lingua
italiana, il mercato dei loro prodotti sono gli italiano parlanti, sono intellettuali
organici alla pianificazione della acculturazione italianista del popolo sardo, il solo
pensare che lintroduzione del sardo unificato possa in qualche modo inaridire il
loro orticello li sconcerta.
Molti di loro, se i finanziamenti saranno
sufficienti e se verranno in qualche modo coinvolti, abbandoneranno la strumentale difesa
del dialetto di pianerottolo, canteranno le lodi, in italiano, della lingua sarda
unificata e smetteranno di aizzare, galluresi, campidanesi e logudoresi gli uni contro gli
altri.
Tolto qualche sassolino dalla scarpa,
senza cantare le lodi del progetto Onida, voglio almeno rallegrarmi del fatto che per
fortuna esistono anche intellettuali organici alla nazione sarda che in risposta ad un
giusto incarico politico hanno avuto il coraggio di formulare finalmente una proposta
concreta, perfettibile ma concreta. Non è più sufficiente usare il sardo, per cantare,
scrivere poesie, per introdurre o intercalare discorsi in italiano, bisogna creare le
condizioni che permettano al sardo di entrare al pari dellitaliano in tutti i
momenti della nostra vita. Non si chiede di imporre il sardo, come è stato fatto per
litaliano, siamo molto più civili degli italiani, ma di permetterne le pari
opportunità.
Saranno i sardi, con meno risorse di
quelle messe in campo per imporre litaliano, senza rinunciare ai propri dialetti a
dare corpo e gambe alla lingua. In molti seguiranno lesempio dei militanti di
Sardigna Natzione che hanno chiesto ed ottenuto dal tribunale di Sassari, di parlare in
sardo nel processo per loccupazione della centrale enel di Fiumesanto.
La spinta popolare non sarà sufficiente
è necessario un deciso intervento politico, bisogna avere il coraggio di rovesciare la
medaglia, possedere la lingua sarda deve essere riconosciuto come un credito e come tale
deve essere spendibile nel mondo della cultura, del lavoro e delloccupazione in
Sardegna.
Chi possiede il sardo possiede un codice
di interpretazione linguistica in più ed è giusto che ne venga premiato il possesso ed
incentivata lacquisizione con interventi concreti che coinvolgano specialmente la
scuola e le famiglie.
Si ha la necessità di;
·
Borse di studio per gli alunni che si
distingueranno nella conoscenza della storia, della letteratura sarde e che sapranno
argomentare e scrivere in lingua sarda.
·
Bonus libri e riduzione delle tasse
scolastiche per le famiglie che insegnano il sardo ai loro figli.
·
Riconoscere, in sede di esame di stato,
valore di Credito Formativo, alla conoscenza della lingua e della cultura sarda e al saper
argomentare in sardo.
·
Riconoscere, in sede di concorsi
pubblici, un adeguato punteggio ai concorrenti che dimostrino di saper argomentare e
scrivere in sardo.
·
Una più concreta incentivazione degli
organi di stampa, televisivi e radio che usano la lingua sarda e imposizione di uno spazio
televisivo nella rete regionale della RAI dedicato alla diffusione di notiziari e cultura
generale in sardo.
Dovrà essere evidente che non conoscere
il sardo è un handicap, è analfabetismo nella lingua madre, impedisce di leggere la
nostra cultura, crea sradicamento e schizofrenia, riduce le possibilità occupazionali,
non impedisce la conoscenza dellitaliano e di altre lingue straniere . Le famiglie
dovranno capire che il possesso della lingua madre è un diritto primigenio di ogni sardo
e che il genitore non solo non ha il potere di impedirlo ma che così facendo crea uno
svantaggio ai propri figli.
BUSTIANU CUMPOSTU (Coordinatore Natzionale
di Sardigna Natzione)
A NIZZA CI SAREMO ANCHE NOI
QUESTA CARTA NON RICONOSCE I DIRITTI ETNICI.
Una delegazione di Sardigna
Natzione, insieme alle delegazioni Basca, Catalana, Galiziana, Corsa e di altre nazioni in
lotta per il riconoscimento dei propri diritti nazionali, sarà presente il 7, 8 e 9
Dicembre a Nizza dove il Consiglio europeo dovrà ratificare la Carta dei Diritti
Fondamentali che sarà alla base della costituzione europea.
Sardigna Natzione insieme agli
altri contesterà ladozione della Carta in quanto in essa manca totalmente il
riconoscimento e la tutela dei diritti etnici dei futuri cittadini europei. Riteniamo che
la persona non abbia solo dei diritti sociali ma anche dei diritti, altrettanto validi,
che gli derivano dallappartenenza ad un popolo. Già dal preambolo, facendo
riferimento allidentità nazionale degli Stati membri e non a quella dei popoli,
ratifica e rafforza lassunto che stato e nazione sono in corrispondenza
univoca, che i diritti nazionali sono riconosciuti solo agli stati, che non cè
posto per le nazioni senza stato e che questa non è lEuropa dei popolo ma degli
stati-nazione e del loro capitalismo americanodipendente. Porteremo a Nizza la volontà di
riscatto del nostro popolo e la sua determinazione nel lottare per il riconoscimento della
propria nazione, della cultura, della lingua e del diritto ad avere una propria
soggettività politica ed economica.
NUORO 29/11/2000
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
30
NOVEMBRE ALL 9.30 A SASSARI PROCESSO AL COMMANDO AMSICORA PER LOCCUPAZIONE DELLA
CENTRALE DI FIUME SANTO E AI RESPONSABILI DELLA AFFISSIONE DEI MANIFESTI WONTED PER LA
GIUNTA PALOMBA. GLI IMPUTATI HANNO CHIESTO DI ESPRIMERSI IN SARDO ED IL TRIBUNALE HA
ACCOLTO LA RICHIESTA.
Sardigna Natzione, mediante un
commando di propri militanti il 20/10/97 con una azione non violenta occupava la centrale
di fiume santo e ne manteneva loccupazione per 6 ore.
La disparità di costo
dellenergia tra Sardegna e zone metanizzate dello stato italiano aveva ormai
superato il 40%, liniziativa di S.N. era lunico mezzo per superare la barriera
di disinformazione narcotizzante della politica italianista e portare il problema
allattenzione di tutto il popolo sardo.
Quella disparità adesso è
riconosciuta da tutti, anche dallo stato italiano che dopo lazione di S.N.
ha approvato una riduzione di 200 lire al litro del costo del gasolio per
riscaldamento e ha riconosciuto una riduzione dei costi energetici per le industrie sarde
non metanizzate ( anche nellultima finanziaria ).
I sei patrioti di Sardigna
Nazione, non hanno dunque commesso nessun reato, hanno piuttosto difeso i diritti del loro
popolo da un reato subito, eppure il 30/11/2000 verranno processati dalla giustizia dello
stato italiano, dello stesso stato che ha commesso il reato di far pagare ai cittadini
sardi costi energetici superiori a quelli pagati dagli altri cittadini della stessa
repubblica . Il secondo processo riguarda alcuni militanti di S.N. che hanno affisso le
taglie sui componenti la giunta Palomba. Vengono processati per una azione
assolutamente pacifica ma necessaria in quanto il susseguirsi di morti e resurrezioni
delle giunte Palomba aveva portato ad una ingovernabilità assolutamente insostenibile.
Gli imputati nei due processi hanno
chiesto che il tribunale, che ha accolto la richiesta, accetti la presenza di un
interprete in quanto essi si esprimeranno esclusivamente in lingua sarda. In questo modo
S.N. intende cogliere loccasione per porre unaltro importante problema che
interessa la nazione sarda, quello della lingua e dellapplicazione della legge
statale n. 482 e regionale n. 26.
Sardigna Natzione, certa che
i sardi ritengano giuste e necessarie le azioni per cui vengono processati i propri
militanti, continua la sua lotta, si mobilita a sostegno dei suoi militanti sottoposti a
processo e invita tutti i sardi che vorranno manifestare la loro solidarietà ai
patrioti di Sardigna Natzione a presenziare al processo che si terrà il 30/11/2000 alle
ore 9.30 presso il tribunale di Sassari o di inviare un messaggio di solidarietà ai
fax 0784/415239 - 0784/39188 o un Email a sardignanatzione@tiscalinet.it .
NUORO 28/11/2000
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
LA STORIA
SARDA E MEGLIO CHE VENGA CANCELLATA DA DESTRA O DA SINISTRA ?
La destra vuole censurare i libri di
storia mediante una commissione politica, il centro-sinistra, autoproclamandosi difensore
di diritti universali, risponde con sdegno ed indignazione.
Il motivo del contendere è concreto e
reale, chi scrive la storia ha già vinto o vuole creare le condizioni per vincere. Chi
scrive la storia ha il potere di trasformare i patrioti in terroristi, le sconfitte in
vittorie, i criminali di guerra in padri della patria, i governi legittimi in governi
illegittimi, le epurazioni in azioni di polizia, i villaggi in covi, i guerriglieri in
banditi, di cancellare patrie, lingue e culture ed imporne altre. Altro che verità
storiche, ognuno vuole imporre le proprie bugie, la verità storica non interessa ne alla
destra ne alla sinistra, il loro obiettivo è formare le coscienze su libri di storia
organici al loro potere. In questo disegno di potere non cè posto per la storia dei
popoli vinti e dominati come quello sardo, la loro storia, la loro lingua, la loro cultura
e la loro patria deve essere comunque cancellata, negata e surrogata. La storia oggettiva
non esiste, gli antenati degli algerini erano galli dopo la liberazione non più, Mazzini
e Garibaldi, prima della liberazione, erano terroristi, dopo padri della patria. Non
ci associamo allinvito di leggere di più questi libri di storia anzi invitiamo i
giovani sardi a rifiutarli e a formarsi una cultura storica al di fuori dei testi imposti
dalla scuola italiana attingendo da altre fonti di informazione storica e non
esclusivamente da quelle organiche alla cancellazione del nostro popolo.
Nugoro 14/11/2000
BUSTIANU CUMPOSTU
CIAMPI VISITA LE INDIE SARDE - DOLU
MANNU PRO SOS SARDOS
A FORAS SU PRESIDENTE
BARBARU DAE SARDIGNA
Questa visita di Ciampi, presidente barbaro, non riguarda i sardi
liberi, è solo una riaffermazione della promessa di collaborazione tra la
partitocrazia italianista sarda e il potere dello stato colonialista italiano.
Il Presidente degli italiani non sta venendo in Sardegna per
rendere onore al popolo sardo ma ad umiliare ulteriormente la nostra nazione imponendoci
ancora una volta un suo trionfo .
Per noi patrioti sardi il Sign. Ciampi è solo il capo di un popolo
straniero che ci ha assoggettati e i politici che gli faranno da codazzo, sono i
rappresentanti degli ascari sardi che hanno anteposto gli interessi dei partiti italiani
agli interessi del loro popolo e che invece di lottare per la sovranità dei sardi sul
loro territorio nazionale hanno preferito fare i liberti a Roma.
I nazionalisti sardi vigileranno affinché il presidente italiano,
con il suo comportamento e con i suoi discorsi vuoti sulla patria e sullItalia unica
e indivisibile non leda ulteriormente i diritti nazionali e la dignità del nostro popolo.
Gli indipendentisti presidieranno i luoghi visitati dal Sig. Ciampi
e con modi e mezzi pacifici faranno capire al presidente barbaro; che la Sardegna non è
Italia; che il nostro popolo ha già una patria, la Sardegna, e imporne altre è un
pericoloso atto di dominazione e di umiliazione; che in Sardegna non ci sono solo servi
plaudenti ma anche uomini e donne orgogliosi di continuare la lotta del nostro popolo
contro gli invasori di turno e per lindipendenza e la piena sovranità dei sardi sul
loro territorio nazionale.
Custa visita est de gloria pro sos canes suta mesa e de dolu mannu
pro nois indipendentistas.
A FORAS SU PRESIDENTE
BARBARU DAE SARDIGNA
MACARI IN ABITOS TZIVILES EST DE
BARBARA TZENIA ISFRUTADORA E DOMINADORA BENNIDU IN TERRA NOSTRA PRO NOS AMMENTARE SA
TZERACHIA
MERCULIS 8/11/ 2000 A SA
17.30
ABOJADE A SA MANIFESTADA DE SARDIGNA NATZIONE
IN CASTEDDU IN DAINNATIS A VILLA DEVOTO
SEQUESTRO LORENZI ADESSO BISOGNA
CHE CHIEDANO SCUSA AI SARDI
Come si sospettava già da subito i sardi nel sequestro Lorenzi
centrano ben poco. Non si è persa comunque loccasione per dare inizio alle
perquisizioni negli ovili, gia visitati dalla lingua blu, e per dare fiato alle trombe dei
denigratori del nostro popolo.
Gli industriali del nord si sono immediatamente precipitati a
minacciare di non mettere più piede nella terra dei banditi e di non investire più i
loro capitali in Sardegna.
Il copione che hanno riproposto, accompagnato dal solito coro di
politici e giornalisti, è ormai talmente stereotipato che ha nascosto il fatto che questa
volta il continentale non era venuto ad investire in Sardegna ma erano i sardi che stavano
comprando dal continente e quindi investendovi propri capitali.
Adesso i signori della ricca Padania i giornalisti di Rai Uno, che
avevano in varie edizioni speso il nome della Sardegna, della Barbagia e del paese di
Orune, abbiano la dignità di chiedere scusa ed evitino di venire in Sardegna solo per
bagnarsi il sedere e riempire di ferri vecchi, cemento e mattoni la nostra terra ( per
rimanere in zona Porto Torres vedi gli investimenti di Rovelli e quelli della Bagaglino).
Nugoro 29/10/00
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
LA POLITICA SARDA TRA CACCIATORI
DI FRODO E MASCHERATURE
Anche
la Sardegna è destinataria dei viaggi della speranza, gli ultimi viaggi li hanno fatti Di
Pietro e DAntoni, tutti e due con la speranza di trovare vassalli sardi da mettere
al servizio dei loro piccoli feudi. Nessuno
dei due ha una proposta politica e tanto meno una ideologia, tranne quella del culto della
propria persona, da offrire ai cittadini italiani ed ancora meno a quelli sardi. Sono due
padroncini della ridicola politica italiana che come tanti altri, Segni, Pannella, Dini,
Cossiga ed altri, prima si sono autonominati
capi e poi hanno costruito un partitino con una piccola dote di voti da vendere al
migliore offerente.
Sono
cacciatori di frodo che sono venuti in nella colonia Sardegna a preparare il terreno ai
loro proconsoli e a reclutare ascari da porre al loro servizio.
Sardigna Natzione invita gli elettori sardi a non dare spazio a
simili operazioni politiche e i politici di ispirazione sardista, in particolare quelli
che hanno responsabilità di governo regionale, a non diventare vassalli di padrini
italiani e ad avere il coraggio di fare riferimento agli interessi della nazione sarda e
non a quella di grandi e piccoli padroni italiani.
In merito alla nascita della SINISTRA FEDERALISTA SARDA, abbiamo il serio sospetto si tratti della solita
mascheratura di un partito italianista che nelle apparenze e non nei fatti vuole
presentarsi come sardista. Non entriamo nella polemica sulluso dei quattro mori nel
nuovo simbolo, riteniamo infatti che siano il simbolo di una nazione e non di un partito,
ma crediamo sia necessario che Cabras da subito chiarisca a quale nazione fa riferimento
il suo partito e se lui è un segretario nazionale ( sardo ) o regionale ( italiano );
crediamo che ciò non sia forma ma sostanza.
Nugoro 15/10/20
SARDEGNA PATTUMIERA, FAREMO I
NOMI DEI RESPONSABILI AL POPOLO SARDO.
Discariche per rifiuti speciali a Scala Erre, a Canaglia e ad
Elmas ed una in costruzione nella piana di Ottana, una nave, la Solowsky,
carica di amianto ad Olbia, unaltra nave, la Eurobulker IV con 17
mila tonnellate di carbone al largo di Portoscuso, le pettroliere che non solo continuano
a passare nello stretto di Bonifacio ma anche a lavare le stive presso le nostre coste, la
raffinazione del petrolio, le devastanti miniere doro, la cementificazione
incontrollata della Bagaglino e di tutti gli altri saccheggiatori delle nostre coste.
La Sardegna, il suo territorio nazionale ed il suo popolo sta
correndo seri pericoli, stanno per essere privati di una delle risorse più importanti e
strategiche, lambiente.
Da paradiso naturale a cloaca, questa è la fine che può fare la
nostra isola se non si interviene subito con durezza e determinazione .
Sardigna Natzione ha più volte denunciato alle autorità di
competenza, abusi, speculazioni, occupazioni indebite e soprusi di ogni genere, non è
servito a nulla, i responsabili godono di connivenze e complicità in alto loco e gli
interessi sono di tale rilevanza economica da permettere con la corruzione e con le
minacce di spianare qualunque ostacolo burocratico o politico.
S. N. non si accontenterà più di denunciare i fatti alle
autorità ed alla stampa, avvalendosi di una propria commissione di indagine, renderà
noti i nomi dei responsabili, sia di quelli che hanno lucrato direttamente che di quelli
che ricoprendo cariche pubbliche o politiche non hanno fatto il loro dovere ed hanno
permesso il saccheggio del nostro territorio. Sarà il popolo sardo a scegliere i modi e i
mezzi per rompere limpunità dei saccheggiatori e proteggere ciò che i funzionari,
le polizie ed i politici dello stato italiano non vogliono e non hanno interesse a
proteggere.
Bitti 26/9/2000
IL
COORDINATORE NATZIONALE
Bustianu Cumpostu
Comunicadu
de solideriedade pro so preso Bascos via Email
Sardigna
Natzione esprime la sua incondizionata solidarietà con i compagni baschi di EKIN e di
Herri Batasuna, arrestati con accuse strumentali e di comodo.I patrioti sardi di Sardigna
Natzione, sono solidali con la lotta del popolo basco per il sacrosanto diritto
all'autodeterminazione e per la sovranità sul proprio terriotrio nazionale. La lotta dei
patrioti baschi è la nostra lotta ed è la lotta di tutti i popoli oppressi ed impediti
di avere una propria soggettività economica e politica nel consesso europeo e mondiale. I
nostri popoli voglio costruire la civiltà del rispetto reciproco contro la barbarie delle
oppressioni e dei gendarmi dei vari imperialismi.
Siamo certi che con l'oppressione non risolveranno il problema perche ogni nazione
oppressa sarà un nuovo Vietnam e la soluzione non potrà essere che politica perchè
quella militare ha fallito prima e fallirà sempre.
Libertade pro sos patriotas bascos e pro totu sos presos de su mundu.
Fortza
paris.
Bustianu Cumpostu
Coordinadore natzionale de Sardigna Natzione
COMUNICATO STAMPA
QUESTIONE BAGAGLINO UN
SACCHEGGIO, CHI HA TENUTO IL SACCO DEVE PAGARE.
Il 10/10/98 Sardigna Natzione, in seguito
ad un sopralluogo in incognito e verifiche cartografiche,
a Porto Torres in una conferenza stampa, denunciava gli abusi della Bagaglino nella
lottizzazione punta Su Turrione e faceva partire un esposto denuncia a tutti gli enti di
competenza,(Al Presidente della Giunta Regionale, AllOn. Assessore
allUrbanistica e p.c. Alla Procura della Repubblica
di Sassari, AllUfficio Tutela del Paesaggio di Sassari, AllAssessorato
allAmbiente della Regione Sardegna, Al Corpo di Vigilanza Ambientale di Sassari, Al
Servizio di Vigilanza Edilizia di Sassari, Al ministro della Giustizia, Al Ministro
dellAmbiente, AllIntendenza di Finanza di Sassari, Ai Capigruppo del Consiglio
Regionale.
A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE) . In altre occasioni ha
segnalato alla stampa la continuazione degli abusi e le inadempienze nei confronti delle
maestranze. Ultimamente, con la pretesa di approvazione di una variante di assestamento
assolutamente illegittima, la questione era diventata talmente paradossale che S.N. ha
dovuto presentare un ricorso-diffida contro
lapprovazione della stessa da parte del comune di Stintino ( Il ricorso è stato
respinto e la variante è stata approvata ). La nostra azione di denuncia, che si
aggiungeva ad altre portate avanti da associazioni e da privati, non è riuscita a
scalfire il fronte di coloro che non solo non sono voluti intervenire ma hanno tenuto il
sacco ed hanno aiutato i saccheggiatori a fare razzia delle nostre risorse ambientali.
S.N. chiede che, in base alla legge 47/85, capo primo art. 2-4-6 comma1- 6 comma 2 ed art.
16 comma 1, si proceda al sequestro dei fabbricati non conformi ed allacquisizione
degli stessi al patrimonio comunale . Chiede inoltre che coloro che hanno tenuto il sacco
ai saccheggiatori ed hanno permesso la distruzione di almeno 20000 ginepri,
linterramento di tre laghetti ed uninfinità di altri abusi, vengano costretti
alle dimissioni dai loro incarichi.
Lintervento del ministro, che per noi indipendentisti è
uningerenza nella sovranità del popolo sardo sul proprio territorio nazionale,
dimostra che i vari uffici di tutela, gli enti locali e la regione Sardegna sono in mano a
funzionari e politici più sensibili agli interessi degli speculatori che a quelli del
nostro popolo.
Nugoro 31/9/2000
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
INTESA STATO-REGIONE ULTIMO
BIDONE AI SARDI E NUOVA LINFA AI PARTITI E SINDACATI ITALIANISTI
Lintesa Stato-Regione ricorda le intese tra i governi americani
e le tribù indiane, solennemente portate alla firma e mai rispettate da parte degli
yenchi. Lunica differenza è che mentre le tribù indiane scendevano sul piede di
guerra qui si minaccia nientemeno che un minuto di sciopero generale. La verità è che il
bidone dello stato, nei confronti della Sardegna, perpetuando la miseria e la dipendenza
dei sardi alimenta il terreno di coltura dei partiti e dei sindacati italianisti. La loro
ragion dessere è proprio la mancata prosperità del nostro popolo, tale condizione
non solo è a loro congeniale ma è anche necessaria per mantenere le loro clientele,
porre in atto i ricatti e perpetuare il potere dei loro padroni continentali.
Quellintesa non è tra stato e regione ma tra italiani e italianisti, laccordo
ed il mancato rispetto dello stesso fanno parte della stessa politica, di quella solita
del tira e molla che da sempre narcotizza i sardi. Sardigna Natzione invita i sardi ad
essere più accorti, a non credere alle finte proteste di chi è il nostro male e non
potrà mai essere la nostra medicina, est a ponner su corvu a meicu.
Nugoro 22/7/2000
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
COMUNICATO STAMPA
RIFORMA COSTITUZIONALE PER LE ELEZIONI
NELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE . NON E FEDERALISMO MA UNA RIVERNICIATURA
DELLA DIPENDENZA
Sardigna Natzione non si associa al coro di plauso e di
ringraziamenti nei confronti del parlamento italiano che ha approvato e rinviato al senato
un disegno di legge costituzionale che prevede modifiche anche allo statuto della regione
Sardegna. Altro che federalismo si tratta ancora una volta di un atto unilaterale tendente
più ad appiattire che a riconoscere le specificità della Sardegna con lo scopo di
trasformare il nostro rapporto speciale con lo stato in ordinario e farci
diventare una indistinta minestra del minestrone italiano. Il disegno di legge non si
limita a riverniciare la nostra dipendenza ma riduce anche gli spazi democratici e di
partecipazione popolare. Con una modifica dellart. 16 del statuto, nonostante la
sonora sconfitta del referendum maggioritario, elimina il sistema proporzionale, con
labrogazione dellart. 29 e 32 cancella i disegni di legge ed i referendum di
iniziativa popolare, blinda il potere legislativo impedendo la democrazia diretta.
Il federalismo non lo si può imporre, lo si deve costruire sul
principio della convenienza reciproca e solo dopo che le parti contraenti avranno
acquistato la capacità accettare o negare il rapporto federativo.
Nugoro 21/7/2000
IL COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
BOCCHE
DI BONIFACCIO - SARDIGNA NAZIONE CANCELLATA DALLE TELEVISIONI
Sas duas barcas de S.N. (
punghebi supra pro las immannire )
Per le televisioni di stato e per
Videolina alla manifestazione contro il passaggio delle petroliere nello stretto di
Bonifaccio erano presenti solo le organizzazioni ambientaliste ed alcuni sindaci, non era
invece presente Sardigna Nazione. Eppure su cinque imbarcazioni che hanno partecipato
al corteo due erano di S.N., un gommone ed una grossa barca per gite turistiche.
Con una precisione millimetrica non solo
si sono trasmesse solo le inquadrature che riprendevano le tre barche del WWf e di Lega
Ambiente, tagliando le due di S.N., ma anche nei testi si è evitato di fare
menzione sulla partecipazione degli indipendentisti alla manifestazione.
Si è voluto falsificare un fatto; protestiamo vivamente perchè
questa non è informazione ma mistificazione della realtà e ci dispiace tanto anche
perchè credevamo che almeno le TV private fossero meno suddite di quelle statali. Si è
voluto aggiudicare il merito di questa lotta ad organizzazioni che, né nel 1990, data di
inizio della lotta, né nella prima occupazione dello stretto, erano presenti.
Sardigna Natzione che ha iniziato questa battaglia nel 1990 sotto la sigla di Partidu
Sardu Indipendentista continuerà la sua lotta non solo contro le petroliere ma anche per
la sovranità sardocorsa sulle acque dello stretto.
Nugoro 24/4/2000
Bustianu Cumpostu
Coordinatore Nazionale di Sardigna Natzione
In
sannu 1989 ant sciusciau su muru de Berlino
In sannu 2000 ant fabricau un atru muru
in Sardigna
Po giogai a sa gherra, sant furau e furant dogna dì, terra,
mari e celu.
In Sardigna 24.000 ettarus funt terra
demaniali contra 16.000 in totu sItalia.
12.000 ettarus funt de terrenu vincolaus,
2.800.000 ettarus de mari est secuestrau e su celu no si podit contai.Oi seus innoi po nai
ki sa Sardigna no depit essiri una caserma, una scola de gherra.
Est ora de torrai a essiri meris in domu
nostra. Est ora de allikidiri su logu!
Oi seus innoi po protestai, poita
santi furau un atru arrogu de terra, po nai ki no cest mancu torracontu
economicu, poita is militaris no pagant mancu su pagu ki depiant pagai. Po no nai de is
dannus ki sa genti suffridi po su secuestru de su mari e de saria.
Boleus ki siat imperada sa lei 104/90, ki
narat ki su dannu ki faint is forzas armadas depit essiri pretzìu comenti si spettada in
su territoriu de sItalia.
Totu sabbundanzia de industria de
gherra ki ant postu in sisola nostra no la boleus prus, ma no boleus mancu ki gravit
in pitzus de nemus. Depint sparessi!
Cumenzint a si pinnigai e si ndi
scaresciant de poni mega radars, o fai atrus portus de gherra. Est pretzisu ki sa regioni
e su Populu Sardu no sigant a permitti ki su governu italianu appettighit su articulu 14
de su statudu sardu, ki cumandat ki is benis ambadunaus de is forzas armadas depint torrai
a sa Sardigna. No si sonnint de progettai parcos, finza candu aintru, asuba o
accanta, sighint esercitendi dogna calidade de attividadi militari, cumenti sa servitudi
aerea in su celu de sa Jenna de Argentu; boghint de su Sinis, de Tavolara, de Limbara totu
su scerfu de antennas e radars; accabit in sa zona de Baunei e Orosei, su bombardamentu de
su trettu de mari vinculau a su poligono de Cirra.
Po lompi a custas finalidadis tocat a
caminai e traballai in paris, contra beccius e nous meris, po essiri suvranus in domu
nostra.
Casteddu 22/6/2000
MANIFESTAZIONE A FURTEI- A CHI DEVONO
APPARTENERE IL TERRITORIO E LORO DELLA SARDEGNA?
Colonizzatori di ogni tipo, razza e
religione prediligono da sempre luso della forza per imporre i propri interessi a
danno delle popolazioni della terra, spesso giustificando tale uso con argomenti
pretestuosi, che dovrebbero servire a tacitare i concorrenti ed a acquietare le coscienze
dei complici prezzolati che si trovano allinterno delle popolazioni stesse.
Tale cinico comportamento, adottato anche
dallexministro italiano Ronchi per far valere i discutibili punti di vista
suoi (e dei suoi sostenitori), è stato arrogantemente riproposto dai dirigenti della
Sardinia Gold Mining, società australiana, che dalla propria origine anglosassone ha
ereditato la tracotanza coloniale ma non la civiltà.
La coltivazione
dei giacimenti auriferi di Santu Miali a Furtei ne è stato il primo esempio. Ma costoro,
non contenti, vogliono rapinare le risorse del nostro sottosuolo anche in tutto il resto
della Sardegna.
Ormai anche i
più miopi amministratori hanno capito che Furtei è una miniera doro solo per pochi
eletti, mentre rappresenta un danno gravissimo, senza alcun ritorno economico, per tutta
la Sardegna.
Tutto ciò è
potuto avvenire perché interessi privati e/o partitici hanno prevalso sul diritto dei
Sardi a governare il proprio territorio.
Non è più tempo
di indugi. Ora basta! Questa gente straniera, che alterna lusinghe e promesse alle
provocazioni, deve andarsene. Non li vogliamo in Sardegna, a fora dae domo nostra!
Ma non prima di
aver ripristinato, a loro spese, lambiente irrimediabilmente deturpato ed alterato
ed essersi portati a casa, oltre loro già rubato, anche le scorie residue, al
cianuro, delle lavorazioni estrattive.
Mobilitiamoci,
perché la nostra disponibilità non sembri acquiescenza e la nostra ospitalità (tanto
decantata ad arte), non divenga sottomissione.
PER IL DIRITTO AD
AUTOGOVERNARCI, PER LA DIFESA DEI NOSTRI INTERESSI, PER CACCIARE NEMICI E SFRUTTATORI DEL
POPOLO SARDO, SARDIGNA NATZIONE INVITA TUTTI I CITTADINI A MOBILITARSI ED INSORGERE
COMPATTI. FORTZA PARIS!
REFERUNDUM HA VINTO LA DEMOCRAZIA E
LANTILIBERISMO
I risultati
del referendum sono chiari i sardi sono usciti dallubriacatura del maggioritario e
del bipolarismo, hanno capito che la difesa dei loro diritti e della loro soggettività
politica non può trovare spazio in un sistema bipolare dominato dalla partitocrazia
italianista, hanno capito che la democrazia vale più di una vana promessa di stabilità.
Questa volta
il messaggio è chiaro, il nostro popolo non è più disposto a schierarsi in trincee
scavate da altri, ha disertato le urne con consapevolezza, è rimasto indifferente agli
squilli di tromba della destra e della sinistra italianiste, forse sta iniziando a capire
che il vero campo di battaglia non è lItalia ma lEuropa e che in quel campo,
se non si vuole essere le prime vittime del liberismo, bisogna combattere sotto proprie
insegne.
Adesso per
favore non veniteci più a parlare di maggioritario per lelezione del consiglio
regionale, la legge elettorale sarda deve tornare al proporzionale puro, deve rispettare
lo statuto, deve permettere che tutte le realtà politiche possano essere rappresentate
nel parlamento sardo e possano dare il loro contributo per riscattare i sardi dallo
strapotere delle centrali romane e smascherare la loro politica di miseria .
1 GIUGNO PROCESSO AL COMMANDO AMSICORA PER OCCUPAZIONE DELLA CENTRALE DI
FIUME SANTO
Sardigna
Natzione, mediante un commando di propri militanti il 20/10/97 con una azione non violenta
occupava la centrale di fiume santo e ne manteneva loccupazione per 6 ore.
La
disparità di costo dellenergia tra Sardegna e zone metanizzate dello stato italiano
aveva ormai superato il 40%, liniziativa di S.N. era lunico mezzo per superare
la barriera di disinformazione narcotizzante della politica italianista e portare il problema allattenzione di tutto il popolo
sardo.
Quella
disparità adesso è riconosciuta da tutti, anche dallo stato italiano che dopo
lazione di S.N. ha approvato una
riduzione di 200 lire al litro del costo del gasolio per riscaldamento e ha riconosciuto
una riduzione dei costi energetici per le industrie sarde non metanizzate.
I sei
patrioti di Sardigna Nazione, non hanno
dunque commesso nessun reato, hanno piuttosto difeso i diritti del loro popolo da un reato
subito, eppure il 1/6/2000 verranno processati dalla giustizia dello stato italiano, dello
stesso stato che ha commesso il reato di far pagare ai cittadini sardi costi energetici
superiori a quelli pagati dagli altri cittadini della stessa repubblica .
Sardigna
Natzione, consapevole che ci vuole ben altro
per superare la disparità energetica sofferta dai sardi, aggravata anche dal disimpegno
dellEnel, continuerà la sua lotta, si
mobiliterà a sostegno dei suoi militanti sottoposti a processo e invita tutti i sardi che vorranno manifestare la loro
solidarietà ai patrioti del commando Amsicora che ha occupato la centrale
Enel, a presenziare al processo che si terrà il 1/6/2000 alle ore 10 presso il tribunale
di Sassari o di inviare di solidarietà al
0784/415239 - 0784/39188 o un Email a
sardignanatzione@tiscalinet.it
NUORO
28/5/2000 IL
COORDINATORE NAZIONALE
Bustianu Cumpostu
ELEZIONI
SUPPLETIVE CAMERA DEI DEPUTATI COLLEGIO N. 6
Constatato che la nostra proposta di candidatura unitaria per il
collegio n. 6, in onore del compianto Giovanni Demurtas, è caduta totalmente nel vuoto, Sardigna Natzione che anche in questa occasione
sceglie di stare fuori dai poli italianisti proporrà un proprio candidato. Il candidato
designato è Franco Carta di Austis, membro della
direzione nazionale di S.N., consigliere comunale di Austis, assessore della cultura nella
comunità montana n. 12 Barbagia Mandrolisai. Su
programma elettorale est in sa pazina programma
Nugoro 13/5/2000
BUSTIANUCUMPOSTU Coordinatore
Natzionale
MANIFESTAZIONE A FURTEI- COMUNICATO
STAMPA
Mi pregio inviarVi una fotografia che ritrae
alcuni militanti di Sardigna Natzione durante il sit-in effettuato ieri sabato 20 c.m.
nella piazza di Furtei per protestare contro lo sfruttamento del sottosuolo sardo da parte
della Sardinia Gold Mining e rivendicare la sovranità dei sardi sul proprio territorio.
A
integrazione di quanto riportato dal cronista nel numero odierno del quotidiano, mi sembra
opportuno sottolineare lenorme apparato di forze dellordine presente (perfino
un elicottero
), nonché lindifferenza più completa dimostrata dal sindaco di
Furtei.
La
manifestazione, come noto e come è costume di civiltà di Sardigna Natzione, si è svolta
in modo assolutamente pacifico e con una tolleranza non meritata dai dirigenti della
Sardinia Gold Mining, ai quali è stata data perfino lopportunità di ribadire le
loro tesi propagandistiche, intese ad ottenere lapprovazione dellopinione
pubblica loro opera di sfruttamento coloniale.
Ciò,
nonostante che ci sia stato impedito di parlare in pubblico, tanto che molti cittadini
probabilmente non hanno capito la ragione della nostra presenza.
Ma
lapertura dimostrata non significa che Sardigna Natzione abbia accettato le
giustificazioni dei suddetti dirigenti. Sardigna Natzione permane tuttora fortemente
critica sulle questioni ambientali ed economiche e, in ogni caso, ritiene principio
irrinunciabile quello che il governo del territorio spetti solo ai Sardi.
Poiché,
comunque, i dirigenti della Sardinia Gold Mining, a espressa richiesta formulata dallo
scrivente, si sono dimostrati disponibili a che una delegazione del Movimento visiti
limpianto di coltivazione e prenda visione dei metodi e delle procedure di
estrazione del minerale aurifero, di recupero del cianuro e di risanamento ambientale,
Sardigna Natzione effettuerà entro breve termine una visita conoscitiva presso la miniera
di Santu Miali.
G. Riccardo Meaggia
ELEZIONI
SUPPLETIVE CAMERA DEI DEPUTATI COLLEGIO N. 6 I PARTITI FACCIANO UN PASSO INDIETRO
Sardigna Natzione che ha già depositato il simbolo
presso il ministero dellInterno ed ha iniziato la raccolta delle firme per
presentare un proprio candidato alle elezioni suppletive della Camera dei Deputati nel
collegio n. 6 ( Ogliastra), in onore e in ricordo del caro amico Giovanni Demurtas,
dichiara la propria disponibilità ad appoggiare un candidato unico espresso dal partito
in cui il compagno Giovanni militava. Si chiede che in questa occasione tutti i partiti
facciano un passo indietro, diano meno spazio al bisogno di conseguire risultati politici
e più spazio ad altri valori.
Nugoro 11/5/2000
LE LEGGI
ELETTORALI DELLA PARTITOCRAZIA ITALIANISTA IMPEDISCONO AI NAZIONALISTI SARDI DI
ESPRIMERE PROPRI RAPPRESENTANTI BLOCCHIAMO IL MAGGIORITARIO
Sardigna Natzione ha i voti e le percentuali ma le trappole
elettorali inventate dai partiti italianisti gli impediscono di eleggere propri
rappresentanti nei diversi livelli di rappresentanza elettiva. Una non trascurabile
percentuale di sardi, 5.5% nelle politiche 1996, il 5 % alle regionali 1999 ed il
3.7% alle provinciali, non sono rappresentati e non possono incidere sulla programmazione
del loro futuro e sulla difesa della loro dignità. Una interpretazione, secondo noi
sbagliata, della legge elettorale, alle provinciali di Sassari, ha escluso il nostro
rappresentante, GAVINO SALE, dalla lista degli eletti ed ha di fatto decretato che per
eleggere un nazionalista sardo occorrono molti più voti che per eleggere un
rappresentante dei partiti italianisti. 10000 sardi in provincia di Sassari e 5400 in
provincia di Nuoro non avranno rappresentanti nei consigli provinciali, altro che far
contare i cittadini, come predicano gli antidemocratici del maggioritario, queste trappole
elettorali servono solo per perpetuare il potere narcotizzante delle mafie e
delle clientele italianiste. Sardigna Natzione, continuerà a presentare proprie liste in
tutte le competizioni elettorali ed anche se continuerà a tenere la propria azione sul
piano della lotta pacifica, renderà più duro lo scontro con il potere italianista e con
i loro ascari sardi.Come prima azione contro il sistema elettorale italianista invita i
propri elettori a disertare le urne in occasione dei referendum del 21/5/2000 e ad
esprimere la loro lotta contro i sistemi elettorali antidemocratici invitando tutti al non
voto.
Nugoro 9/5/2000