La "rivoluzione industriale" di Sarroch ha inizio nel gennaio del 1964, quando iniziarono i lavori per la costruzione della raffineria Saras (www.saras.it), che entrò in funzione nel giugno del 1965. Da quel momento la vita economica e sociale del paese fu destinata a cambiare. Fino a quella data, Sarroch era un paese molto piccolo basato su un'economia agro - pastorale. I ragazzi che volevano cercare lavoro erano costretti a emigrare nella penisola, quando non in un'altra nazione. Il paese, insomma, stava conoscendo il fenomeno dello spopolamento. L'economia basata sull'agricoltura e sulla pastorizia non era più adatta alle esigenze della popolazione. L'industria turistica, poi, era ancora agli albori, e comunque Sarroch non può vantare le lunghe e sterminate spiagge dorate di località come Villasimius o la vicina Chia; mentre, per contro, possiede tutt'oggi delle bellissime montagne con fitte foreste di lecci, corbezzoli, querce da sughero nelle quali sono presenti cervi, cinghiali ed altre specie di animali selvatici, che sarebbero l'ideale per sviluppare un tipo di turismo alternativo a quello balneare.

 

La nascita della Saras ha portato, nel corso degli anni, alla creazione di un grosso polo industriale che ha permesso il processo inverso. Infatti, molte persone che lasciarono il paese giovanissime, tornarono piene di speranza e di ottimismo. Ma non solo. Le industrie che sorsero fecero arrivare lavoratori praticamente da tutte le parti d'Italia. Ecco, allora, che si spiega il perché del cambiamento sociale. Ai paesani d'origine se ne aggiunsero di nuovi, con cultura e usi diversi , che contribuirono a far crescere il paese, non solo in numero di abitanti.

Dagli albori del 1965, la Saras ampliò i propri impianti, diventando, di fatto, una delle raffinerie più importanti in Europa, sia per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, sia per volume di affari.

In poco tempo, alla Saras si aggiunsero altre industrie, tra le quali le più importanti sono: la Polimeri Europa e lo stabilimento dell'Air Liquid.

 

Lo stabilimento petrolchimico della Polimeri Europa nasce agli inizi degli anni '70, col nome di Saras Chimica, e con partecipazione di Saras, Eni (www.eni.it) e Montedison. In Un impianto della Polimeri Europa visto dalla S.S. 195 seguito esso diventa dell'Enichem, una società del gruppo Eni, e cambia nome in Nurachem ("chimica del nuraghe", questo perché il sito sorge nei pressi del nuraghe Antigori). Il nome cambia varie volte durante gli anni.  Da Nurachem divenne Praoil ed Enichem. Infine, dal gennaio 2002, lo stabilimento è entrato a far parte di un'altra società Eni, la Polimeri Europa, formata dai siti più strategici ed importanti.La Polimeri Europa (a sinistra) e il nuraghe Antigori (a destra sulla cima del colle)

 

L'Air Liquid è invece una società che produce ossigeno liquido, utilizzato negli impianti Saras. Il sito nasce negli anni '70, ed è di proprietà della Sio Sarda, società che viene poi rilevata dall'americana Air Liquid.

 

Vi è inoltre la supercentrale della Sarlux, società nella quale partecipa la Saras, che smaltisce scorie della stessa raffineria, utilizzandole per la produzione di energia elettrica che vende, poi, all'Enel.

 

Attorno a queste 3 industrie sono sorte, negli anni, numerose piccole - medie imprese che orbitano attorno alle principali e si occupano di costruzione e manutenzione degli impianti.

 

Dopo il boom dei primi decenni, l'offerta di occupazione si è saturata. Mentre agli inizi, persino coloro che avevano solamente la licenza media trovarono lavoro, oggi non è più così. Questo anche perché le aziende hanno avuto la necessità di avere lavoratori preparati e specializzati.

Sicuramente il "boom industriale" ha portato notevoli vantaggi a Sarroch, e non solo, quali l'aumento del benessere e la crescita demografica. 

Bisogna segnalare, inoltre, che da una decina d'anni le industrie stanno rispettando gli standard europei in materia d'inquinamento, portando vantaggio alla natura circostante.

 


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