Alcuni penseranno che la presenza degli impianti industriali abbia rovinato la natura presente nel territorio di Sarroch. Questo è in parte vero, sopratutto per quanto riguarda quel tratto di mare sul quale si affaccia la raffineria. Nell'ultimo decennio, però, è cresciuta la sensibilità ecologica; ciò ha portato al rispetto di determinati protocolli antinquinamento, e anche il mare di questo ne ha giovato. La flora marina, dopo i  primi anni di attività industriali, si è ricostituita, portando conseguenti vantaggi per la fauna. 

 

Una famiglia di cinghiali.Ma Sarroch non è solo mare: ci sono anche la campagna e i monti, con tutti gli abitanti che li popolano. In particolare, il territorio sarrochese è costituito da numerosi ettari di montagna con delle bellissime foreste di lecci, querce da sughero,Un cervo sardo. corbezzoli, ginepri e abitate da cervi ( Cervus elaphus corsicanus ), cinghiali ( Sus scrofa meridionalis )e tantissime altre specie selvatiche. E la montagna è una preziosa risorsa da sfruttare, in modo intelligente, per sviluppare un turismo alternativo a quello balneare. Bisogna tenere in considerazione, poi, che quando la costruzione della diga sul rio Monti Nieddu andrà in porto, tra le montagne di Sarroch vi sarà anche un lago che potrebbe dare ulteriore sviluppo al turismo di montagna.

 

L'ulivo che vedete in questa foto è un vero monumento della natura! Esso è pluricentenario e si trova nel terreno dell'ex maneggio, vicino alla strada a 4 corsie che aggira il paese.

 

                                     

 

                                                   Il Fiume S'Arriu Mannu, tra Sarroch e Villa S. Pietro

                                                  


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