Fin dalla sua comparsa in Giappone, intorno al 1100 d.C., la  filosofia Zen è ha attirato l'attenzione dei discepoli del Budo, la Via del Guerriero.
La relizzazione spirituale, attraverso la ricerca interiore, la profonda concentrazione di una mente libera da ogni legame e armoniosamente unita a tutto il creato erano allora, come sono tuttora, obiettivi insiti nella pratica della Via Marziale.
Una mente vuota, libera e senza attaccamenti egoistici, siano anche solo il desiderio di vincere, sono le condizioni che ogni Maestro di spada indica come necessarie per affrontare vittoriosamente un combattimento.

Il fudoshin (spirito immobile), la vacuità, il distacco, la meditazione praticata attraverso la disciplina, attraverso l'esperienza diretta che porta all'illuminazione (Satori) sono concetti, metodi e contenuti che rendono la pratica dello Ze, (Zazen) così vicina alla filosofia e allo spirito delle arti marziali.

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Meditazione

Come nella Via della Spada dei Samurai, tutto questo fa parte di ogni Do, di ogni Cammino marziale (Michi) e si ritrova quindi nel moderno kendo, nel karatedo, nell'aikido, nello judo, nello iaido, nel kyudo.

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