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ALCUNI AVVENIMENTI


Comunicato trasmesso dal responsabile della comunicazione ed immagine di Forza Italia - Savona, Emilio Barlocco, ad ANSA, Il Giornale, La Repubblica, Il Secolo XIX, La Stampa; ecco il testo integrale:

FORZA ITALIA Coordinamento Cittadino di SAVONA
Piazza Marconi, 1
Tel. + Fax 019 824566

COMUNICATO 22 ottobre 2005.

Si rileva dai quotidiani che l'amministrazione comunale di Savona si appresterebbe ad operare sostanziosi tagli di bilancio, proprio nei settori di maggiore impatto sulla Popolazione, quali Lavori Pubblici, Sport, Cultura, Urbanistica, Eventi, Ambiente ed addirittura sul fondo sociale.
Questa amministrazione sta dunque ponendo i presupposti per dare ancora di meno alla Città, proprio nei settori più sensibili, addossando di ciò la colpa ai reali o pretesi minori trasferimenti statali e regionali, discendenti dalla finanziaria del Governo di Centro-Destra.
I savonesi preferirebbero che, invece di sfruttare ogni occasione per il proprio tornaconto politico, l'amministrazione comunale si sforzasse piuttosto di migliorare la gestione amministrativa complessiva e di tagliare le spese inutili, od esagerate, per consulenze esterne, mantenimento di una macchina amministrative di ben 10 assessori (quando ne basterebbero tranquillamente 6, come in passato), diseconomie di gestione a tutti i livelli, foraggiamento incontrollato di aziende come l'ACTS, che invece di economizzare ottimizzando i servizi, spende sempre di più, riducendoli, ecc.
Forza Italia quindi si oppone in nome dei Savonesi ad una finanza locale dettata unicamente dalla convenienza politica e dalla più scontata sciatteria amministrativa e chiede che vengano invece aumentati gli investimenti proprio nei settori che si vorrebbero "tagliare", ritenendo che il problema non stia tanto nella quantità delle risorse disponibili, quanto piuttosto nel loro pessimo utilizzo da parte di questa amministrazione, da ormai oltre otto anni.

Savona, 22 ottobre 2005.

Il responsabile della comunicazione ed immagine di Forza Italia - Savona.
Emilio Barlocco


Lettera da noi inviata a Comune e Provincia di Savona in data 30 luglio 2005

Oggetto: PUC - Piano Urbanistico Comunale
Linea di trasporto pubblico a maglia integrata Savona - Vado ligure (Metrobus)

L'Associazione Savonafuturo prende atto che il PUC sembra aver recepito il piano di costruzione della linea di trasporto elettrificata Savona-Vado Ligure, progetto dell'Acts e della Provincia di Savona, comunemente conosciuta come Metrobus.
Come è noto, l'Associazione Savonafuturo è sempre stata fortemente critica nei confronti del progetto, fondando la propria ferma opposizione sulle carenze funzionali e di utilità, sull'analisi finanziaria errata, sulle problematiche legate alla realizzazione dell'opera e, soprattutto, sulla previsione di forti perdite economiche e e per il timore per una ricaduta di tali perdite sulla collettività. Le critiche e i fatti a supporto, insieme ad una dettagliata analisi economica del Consigliere del Comune di Savona, ing. Cuneo, sono state pubblicate su un Libro Bianco distribuito, negli ultimi due anni, a migliaia di cittadini di Savona e Vado Ligure e che, per ulteriore informazione, alleghiamo.
Ci stupisce, e ci sconcerta, il fatto che benchè la pessima situazione dell'ACTS sembra essere stata nota da tempo agli amministratori di Savona e Provincia, sia stato concesso di portare avanti un progetto riconosciuto inutile da moltissimi cittadini (oltre 3000 firme) e che espone le amministrazioni a un ingente investimento, senza alcuna adeguata copertura economica che non sia l'attingere alle tasche dei cittadini.
L'Associazione Savonafuturo, nella sua ferma opposizione al progetto, ha sempre messo in guardia dai danni economici legati alla realizzazione del Metrobus; ora che anche Amministratori e organi di stampa hanno evidenziato lo stato di pesante crisi e di enorme deficit dell'ACTS, ci auguriamo che il Comune e la Provincia di Savona riflettano sull'opportunità di impegnare ingenti risorse in un faraonico inefficace progetto, evitando sia ulteriori sacrifici a i cittadini (altri aumenti di ICI, TARSU e cosa altro?), sia il tracollo dell'ACTS e dei suoi 350 lavoratori sotto il peso di debiti insanabili.

Distinti saluti
Savona, 30 Luglio 2005

Associazione Savonafuturo
Il Presidente R. Longoni


Lettera da noi inviata ai sindaci dei 37 comuni azionisti di ACTS S.p.A.
(ovvero: Albisola Superiore, Albissola Marina, Altare, Bardineto, Bergeggi, Bormida, Cairo Montenotte, Calice Ligure, Calizzano, Carcare, Celle Ligure, Cengio, Cosseria, Dego, Finale Ligure, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Mioglia, Murialdo, Noli, Orco feglino, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Pontinvrea, Quiliano, Rialto, Roccavignale, Sassello, Savona, Spotorno, Stella, Vado Ligure, Varazze, Vezzi Portio

Oggetto: Linea di trasporto pubblico a maglia integrata (Metrobus) Savona - Vado Ligure. Richiesta di chiarimenti sugli oneri a carico del Comune.

Egregio Sindaco,

la sottoscritta Associazione Savonafuturo, ormai da più di un anno critica il progetto inerente la realizzazione della linea elettrificata Savona-Vado Ligure, comunemente conosciuta come Metrobus. La nostra ferma opposizione si fonda su diversi aspetti negativi di tale opera: carenze funzionali e di utilità, analisi finanziaria errata, previsioni di forti perdite economiche e timore per una ricaduta di tali perdite sulla collettività, sottovalutazione delle problematiche legate alla realizzazione dell'opera.
Abbiamo appreso che nella seduta del 27 maggio 2003 la Giunta della Regione Liguria - Dipartimento Pianificazione Territoriale, Paesistica e Ambientale Sezione per la Valutazione di Impatto Ambientale - ha espresso, nel parere n. 56/136 a pag. 7, la seguente prescrizione alla relazione economico-finanziaria redatta dall'ACTS, società realizzatrice dell'opera in oggetto, (si cita testualmente): "L'opera (il metrobus, ndr) allo stato attuale non dispone di copertura finanziaria, né di concreti impegni di cofinanziamento della costruzione o di compartecipazione alla gestione, i quali peraltro dovranno essere necessariamente esplicitati prima di ogni altro passaggio operativo. Permangono riserve sul realismo delle previsioni in ordine al numero di passeggeri trasportati. I dati forniti si basano su ipotesi non comparate con altre esperienze analoghe, non verificate da modelli di simulazione e non giustificate, sulla tratta in questione, da particolari congestioni dell'attuale flusso veicolare in accesso da ponente o in uscita verso ponente, come peraltro evidenziato dalle rilevazioni allegate al progetto (omissis...). Tuttavia, per questa stessa ragione, da un lato risulta ottimistica l'acquisizione di 1,5 - 1,8 milioni di passeggeri dall'attuale traffico automobilistico, dall'altro risulta più problematico il conseguimento dell'equilibrio dei costi di esercizio".
Ci è stato riferito da esponenti della Regione Liguria che, sulla base di tale prescrizione, la Provincia di Savona si è impegnata, per la quota di partecipazione di sua competenza, a fornire la copertura in ordine ad eventuali perdite economiche.
Dal momento che la Provincia di Savona è azionista al 37,339 % dell'ACTS SpA, e che quindi risponderà unicamente per quella quota di partecipazione, e che i rimanenti azionisti sono i Comuni, vorremmo conoscere se anche il Comune di cui Lei è sindaco, come azionista anche esso di ACTS, si impegna a coprire le eventuali perdite di realizzazione ed esercizio delprogetto Metrobus Savona - Vado Ligure.
Si evidenzia che il Presidente dell'ACTS SpA, Luca Del Bene, ha dichiarato (Il Secolo XIX del 26 maggio 2004 pag. 21) che (si cita testualmente) "se l'impresa metrobus non dovesse funzionare a ripianare i debiti sarebbero chiamati i Comuni".
Infine, ricordiamo che il Consigliere del Comune di Savona, ing. Roberto Cuneo, ha già segnalato ai Comuni azionisti dell'ACTS (Il Secolo XIX del 10 aprile 2004, pag. 23) che (si cita testualmente) "la mancanza di una specifica autorizzazione da parte dei Consigli Comunali interessati a procedere comporterà la responsabilità personale degli amministratori" e che, dal momento che ACTS è "sul punto di contrarre illegittimamente un mutuo che non sarà in grado di ripagare (omissis...) si determineranno perdite anche per i comuni azionisti". Lo stesso consigliere Cuneo ha realizzato un'analisi del Conto Economico presentato da ACTS e ha individuato gravi perdite per il progetto. L'analisi è consultabile sul sito internet www.robertocuneo.blogspot.com.

In attesa di una Sua risposta, le porgiamo i più distinti saluti.

Savona, 6 agosto 2004

Associazione Savonafuturo
Via Frumento, 3
17100 Savona


Lettera da noi inviata a: Il Secolo XIX, La Stampa, Uomini Liberi; in data 16/8/2004

In seguito agli articoli usciti sulla stampa cittadina del 14 e 15 agosto u.s. riguardanti il fantasmagorico "progetto" sul METROBUS non possiamo fare a meno di intervenire - sempre se, tanto "Il Secolo XIX" quanto "La Stampa" si degneranno di pubblicare - confermando la nostra strenua opposizione al progetto stesso, certamente nel solo interesse dei cittadini e della città.
Sono 16 mesi che gridiamo ai sette venti sull'assurdità dell'aspetto tecnico e soprattutto su quello amministrativo del fumoso progetto che di rilevante ha solo la superficialità e le grosse incongruenze economiche.
I supposti ritardi nel presentare la documentazione entro la scadenza imposta da parte delle imprese interessate sono dovuti solo a richieste di chiarimento sotto tutti gli aspetti, tecnici e amministratvi che, come il progetto sono assolutamente privi di chiarezza e precisione.
Ha ragione l'ing. Roberto Cuneo nel dichiarare un fallimento nel CdA dell'ACTS e noi osiamo anche dichiarare che non ci aspettavamo l'avallo delle istituzioni su un assurdo progetto che ha tutta l'apparenza di essere campato in aria.

Associazione Savonafuturo
Il Presidente


Lettera del Consigliere della IV Circoscrizione del Comune di Savona VITO CAFUERI inviata il 10/7/2004 a: Il Secolo XIX, La Stampa, Il Giornale, Il Giornale Libero e Uomini Liberi; ecco il testo integrale:

Finalmente noi cittadini Savonesi abbiamo appreso, dai media, alcuni particolari di quello che pomposamente l'ACTS chiama progetto "RIVIERA METROBUS".
Il costo previsto di 45 milioni di Euro. Il percorso che si sviluppa per 6146 metri, le soste che saranno 14, i tempi di percorrenza che saranno di 15 minuti, la capacità di trasporto che sarà di 1500 passeggeri/ora. Tutto questo per una utenza residente in Vado Ligure e nel territorio della IV Circoscrizione del Comune di Savona. Personalmente non ho dati precisi ma la popolazione di quel territorio non supera i 30.000 abitanti compresi gli anziani ed i bambini.
Avrebbe ragione di essere se quel territorio non fosse già egregiamente servito da una linea Bus che soddisfa in pieno le esigenze dei cittadini.
Quella linea porta il nome di linea n.6 e condizione necessaria per la realizzazione del progetto RIVIERA METROBUS è la soppressione di quella linea. La stessa unisce in un percorso circolare tutte le altre zone di Savona integrando le diverse realtà ed unendole in una unica comunità. La comunità Savonese. In verità l'ACTS, nel mese di giugno ultimo scorso ha fatto pervenire alle famiglie Savonesi un depliant nel quale si esaltavano i pregi di quella iniziativa. Depliant bellissimo e probabilmente costosissimo cercando di convincere quei 30.000 abitanti, potenziali utenti, che con il RIVIERA METROBUS essi sarebbero stati messi alla pari, per quanto riguarda il trasporto pubblico delle utenze di città come Bologna, Milano, Padova, Clermont Ferrand, Ruen, Eindhoven, Strasburgo. In esso venivano rappresentati passeggeri intenti a leggere il giornale e signorine in probabili gioiose conversazioni.
Una mamma, con un passeggino, accedeva comodamente su una di quelle carrozze in compagnia del proprio bambino.
Quel depliant recitava che Savona godeva di un ulteriore vantaggio rispetto alle altre città menzionate. Savona possedeva una linea ferroviaria in disuso: il vecchio tracciato della ferrovia sul quale il RIVIERA METROBUS sarebbe stato insediato. Quel depliant diceva altre cose per esempio parlava di riqualificazione urbana e di riduzione al minimo dell'impatto ambientale.
Il presidente della ACTS nella presentazione delle ultime novità relative al RIVIERA METROBUS (La Stampa Edizione di Savona del 9 luglio 2004) dice che "l'imminente realizzazione del Metrobus è stata utilizzata in campagna elettorale per TERRORIZZARE gli utenti dei bus".
Io che sono uno degli oltre 3.000 firmatari che raccogliendo l'appello di un comitato spontaneo, indipendente, apolitico chiamato "Savonafuturo" e che mi sono battuto e mi batterò affinchè quel progetto non abbia seguito, mi sento indigato ed anche offeso. D'altra parte i cittadini savonesi hanno ben presenti le affermazioni di congelamento di costi che nel giro di pochi giorni sono stati scongelati.
Il Bus n.6 non ha una utenza rappresentata da quel depliant !!!
Le mamme che saliranno su quel RIVIERA METROBUS, prima di salirci, dovranno caricarsi le carozzine sulle spalle, stanti i dislivelli tra il mondo vivibile ed i dislivelli innaturali del tracciato.
Ponti abbattuti pochi anni fa dovranno essere ricostruiti.
Tunnel urbani dimezzati nella loro ampiezza.
Parcheggi faticosamente recuperati verranno eliminati.
La unione delle realtà rionali interrotte nei collegamenti.
Le strutture pubbliche amministrative isolate e non più accessibili con la facilità attuale (vecchio San Paolo - Nuove strutture Comunali - Nuove strutture ASL - Nuovo Comando Carabinieri - Prefettura - Biblioteca - Uffici Finanziari - Liceo Scientifico).
Saranno, forse, felici i bimbi che su quel nuovo tracciato avranno la sensazione di essere su un otto volante che sale in alto e poi si getta sotto terra.
Non mi sento affatto un terrorista, mi sento invece una persona a cui quel depliant ha inviato un messaggio non veritiero. Forse qualcuno ci ha creduto. Ma sicuramente avrà modo di ricredersi.
L'ACTS forse non si rende conto quanto quel progetto sia improponibile.
L'utenza auspicata non solo non verrà mai raggiunta ma si perderà una grandissima fetta di quella attuale. Pare che sia stato tutto predisposto per disincentivare il trasporto pubblico per rendere più difficile il muoversi in città. Forse si è preso ad esempio il sistema adottato dal CONI per limitare le vincite al Totocalcio.
Prima il giocatore vinceva se faceva 12.
Poi il giocatore vinceva se faceva 13.
Ora il giocatore vince se fa 14.
Ebbene l'ACTS ieri ha stabilito in 14 il numero delle fermate di quel RIVIERA METROBUS !
Si 14 fermate ognuna delle quali crea disagio agli utenti. Maggiori difficoltà per muoversi.
Vorrei esserci quando l'ACTS si presenterà presso l'Istituto di Credito per chiedere un mutuo di 18 milioni di Euro.
La vedo brutta per quell'Istituto ma ancora più brutta per i cittadini di Savona e dei Comuni che loro malgrado.......anche se con il RIVIERA METROBUS non hanno niente a che fare dovranno ripianare le perdite.
Ripeto non mi sento un terrorista, mi sento invece un cittadino eletto che fa il proprio dovere nei confronti della comunità che mi ha delegato a rappresentarla. Sento anzi la sua approvazione!

Cafueri Vito

Consigliere IV Circoscrizione
Fornaci-Legino-Zinola
Comune di Savona