ASSORBIMENTO CUTANEO
Per
"assorbimento cutaneo" si intende il passaggio di una sostanza
attraverso le differenti strutture dermiche fino a giungere ai capillari.
Questo concetto è stato per molto tempo oggetto di discussione, si negava
infatti la possibilità che la cute potesse essere in qualche modo attraversata,
poiché si considerava unicamente il suo ruolo protettivo.
Ma nel 1947
viene pubblicato in Francia, ad opera di G. Vallette e di R. Cavier, sul
"Journal de Physiologie", uno dei primi documenti sull'assorbimento
cutaneo, che dimostrava i meccanismi e le condizioni con cui tale assorbimento
può avere luogo, sfatando definitivamente tutti i dubbi a riguardo.
Di tali ricerche
tuttavia se ne avvale il campo farmaceutico, dove sempre più ricorrente diventa
la somministrazione di farmaci per via transcutanea (es. cerotti transdermici)
che si immettono direttamente nel circolo ematico svolgendo la loro
funzione.Tale effetto non rientra tra le funzioni cosmetiche, infatti i
cosmetici non dovrebbero arrivare alla via ematica (alcune sostanze, quali gli
olì essenziali, fanno eccezione).Ed ecco perché parleremo di permeabilità
cutanea.
Inoltre è da
sottolineare come il primo articolo della legge sui cosmetici annulli qualsiasi
attività terapeutica ai "belletti".
PERMEABILITÀ
CUTANEA
Oggi, però, va
sfatato il mito secondo cui un cosmetico applicato sulla pelle venga sempre
"assorbito".Vedremo che non è tanto facile far penetrare delle
sostanze cosmetiche, ciò lo si deduce dal fatto che la pelle è sì permeabile,
ma solo ad alcune sostanze con determinate proprietà chimiche e strutturali.
Infatti le cellule epidermiche svolgono funzioni di secrezione e di
protezione, ma non di assorbimento. Inoltre, tanto più lo strato corneo è
spesso, maggiori sono le difficoltà nel passaggio.Ne deriva quindi che la
penetrazione cutanea avviene unicamente per diffusione passiva, cioè molto
lentamente e solo una piccola parte delle sostanze depositate sullo strato
corneo riesce a penetrare nella cute vitale.Va aggiunto che c'è il rischio di
attivare la reazione immunitaria a carico delle cellule di Langerhans che,
catturata la sostanza, ritenendola dannosa per la pelle, scatenano fenomeni
cutanei noti con il nome di reazione allergica.Ci si potrebbe chiedere a questo
punto, cosa accade allora se una molecola riesce a passare nel circolo
ematico, ma sicuramente questo non è lo scopo che si prefigge un prodotto
cosmetico, bensì un farmaco. A questo riguardo c'è da dire che molto oculato
dovrebbe essere l'intervento effettuato con sostanze estranee alla pelle.Vale
comunque la pena di ricordare che la pelle non si lascia attraversare così
facilmente, ecco perché parleremo di permeabilità selettiva.
PERMEABILITÀ
SELETTIVA
La cute, come
abbiamo detto, è deputata a proteggere l'organismo dalla penetrazione di
sostanze esterne. Questa funzione "barriera" viene svolta dallo
strato corneo. Tale barriera non è totale ma selettiva. In effetti alcune
sostanze possono oltrepassare la barriera, ma sono condizionate dalla
composizione dello strato corneo. È dimostrato infatti che la rimozione delle
cellule morte e il favorire l'idratazione dello strato corneo aumenta
notevolmente la permeabilità cutanea.Tuttavia lo strato corneo è formato da una
parte proteica (cheratina), che è permeabile alle sostanze solubili in acqua,
e da una parte lipidica che lascia passare le sostanze solubili nei grassi.
Analizziamo dunque come si comporta la pelle nei confronti di alcune sostanze.
ACQUA
La sostanza
lipidica intercorneocitaria blocca la diffusione dell'acqua, che imbibirà
unicamente lo strato corneo. Ecco perché diremo che la pelle è impermeabile
all'acqua.
SOLVENTI
Etere,
cloroformio, alcool, acetone, hanno un'elevata capacità di penetrazione.
Tuttavia la loro volatilità ne limita i danni.
GRASSI ED OLÌ
Gli oli minerali
come vaselina (contenuta in creme antiossidanti e protettive) e la paraffina
(contenuta nelle cerette a caldo, nei rossetti ecc.) non hanno alcun potere di
penetrazione. Gli olì animali e vegetali invece possono penetrare più facilmente
negli spazi intercorneocitari svolgendo anche azione restitutiva.
SALI
Non passano
oltre la barriera cornea dove svolgono azione cheratoplastica e levigante. Un
esempio ci è dato dai silicati di alluminio (caolino, bentonite), più
generalmente conosciuti come argille.
TENSIOATTIVI ED
EMULSIONANTI
Non passano
oltre la barriera cornea ma la indeboliscono semplificando il passaggio ad
altre sostanze.
OLI ESSENZIALI
Sono molto
penetranti, riescono ad arrivare infatti al circolo ematico. Utilizzati puri o
ad alte concentrazioni possono provocare irritazioni o allergie.
BIOPOLIMERI (BIOPOLIMERI - USATI PROTEICI -
PEPTIDI)
Collagene,
elastina, acido ialuronico, chitosani, per il loro elevato peso molecolare,
non superano lo strato corneo, svolgendo azione idratante e filmogena.
NANOSFERE
Di grandezza
submicroscopica (80 nm) si ottengono dalla polimerizzazione (unione di un
grande numero di piccole molecole che danno luogo a molecole più grosse) di un
lattice inerte che ingloba il princìpio attivo per cederlo lentamente alla
cute. Le nanosfere aggiunte in un gel, a seconda del dosaggio, rendono il gel
da trasparente ad opalescente fino a renderlo opaco, trasformandolo in una
"crema gel".
COLLASFERE
Si ottengono
dall'unione di collagene con glicosaminoglicani biocompatibili con i tessuti.
Cedono lentamente i princìpi attivi. Non sono attaccabili dagli enzimi
dell'epidermide.
MICROSFERE O MICROCAPSULE
Più grandi
rispetto ai liposomi, sono visibili ad occhio nudo.
Sono ottenute impiegando cellulosa, collagene
e possono contenere sostanze liposolubili. Se colorate possono essere ben
individuate nelle emulsioni e nei gel a cui danno un aspetto caratteristico.
Il loro vantaggio è quello di proteggere una
sostanza labile (es. vitamine) fin quando il cosmetico non viene applicato.
PATCHES
(CEROTTI)
Tra le novità
del nuovo millennio troviamo i cerotti (n.d.r. già ampiamente descritti su
queste pagine). Eccone qui i punti forza:
semplicità di
impiego (il consumatore non ha difficoltà di comprensione del prodotto, né
particolare impegno per l'uso);
utilizzo per
"pigri" verso trattamenti ripetitivi e con molta manualità;
ridotte quantità
di ingredienti (in effetti l'applicazione può raggiungere risultati con
quantità di sostanze funzionali proporzionalmente ridotte rispetto alle creme,
specie fidando nella durata dell'effetto);
sicurezza
(cessazione o riduzione di effetti negativi con la semplice rimozione del
prodotto - una realtà del cerotto è che possibili effetti irritativi cessano
immediatamente con la rimozione);
efficacia (in
particolare mantenimento del livello utile delle sostanze funzionali).
Tipologie dei
cerotti: antimacchie brune, antismagliature, anticellulite, contorno occhi,
antirughe, trattamenti professionali, maschere pronte. Dal punto di vista
tecnologico sono state sviluppate varie tipologie di cerotti tra cui i
cosiddetti sistemi a "reservoir" e quelli a "matrice
polimerica", dove, come schematizzato nelle figure, i princìpi attivi
(p.a.) sono concentrati o in una sorta di serbatoio (reservoir) oppure dispersi
direttamente in un supporto (matrice) che ne controlla il rilascio e che può
essere dotato di proprietà adesive in modo da garantire il rilascio delle
sostanze funzionali per tutto il periodo di applicazione.
ATTIVATORI
D'ASSORBIMENTO
Queste sostanze
di recente introduzione nel settore cosmetico hanno la caratteristica di
facilitare la penetrazione di alcune sostanze funzionali quali l'escina e la
caffeina. Tra gli attivatori più efficaci troviamo il limonene, derivato
naturale ricavato dalle bucce degli agrumi, che agisce a livello dei lipidi
presenti negli spazi intercellulari dello strato corneo.
CONCLUSIONI
Possiamo ora
sintetizzare le conoscenze di base riguardanti la permeabilità cutanea.
- La penetrazione
cutanea è un processo esclusivamente di diffusione passiva.
- La barriera
principale è costituita dallo strato corneo.
- Non sono le
appendici (pori e follicoli) a determinare la penetrazione che avviene
primariamente attraverso le cellule cornee.
- La penetrazione
è condizionata dalla composizione dello strato corneo: la rimozione delle
"cellule morte" e il favorire l'idratazione aumenta notevolmente la
permeabilità cutanea.
- Le molecole più
adatte alla penetrazione sono quelle piccole e preferibilmente lipofile,
- I carrier
cosmetici rappresentano un primo passo verso il superamento della barriera
cutanea
Qualora le sostanze applicate riuscissero a passare
la barriera cornea o si imbattono nell'attività enzimatica che le può
modificare o distruggere, o possono essere assorbite dalla rete sanguigna e
linfatica. |