FORME COSMETICHE

 I cosmetici possono presentarsi sotto diverse forme; le più comuni sono: soluzioni, gel, sospensioni, miscele, emulsioni e spray.

SOLUZIONI

Le soluzioni utilizzabili in campo cosmetico possono essere acquose o idroalcoliche e contenere sali, estratti vari e altre sostanze idrosolubili.

Una sostanza è solubile in un liquido quando si disperde in esso dando una soluzione limpida e trasparente.

Si chiama solvente il liquido, soluto la sostanza disciolta. Nelle soluzioni le particelle di soluto sono disperse così finemente che non possono essere viste con comuni mezzi ottici.Quando due liquidi sono solubili l'uno nell'altro, si dice che sono miscibili. Liquidi completamente miscibili tra loro sono: acqua-alcool, acqua-glicerina, alcool-acqua-glicerina.

Esempi di cosmetici in soluzione sono i tonici, le lozioni e le frizioni.

 

GEL

I gel sono sistemi monofasici, acquosi o idroalcoolici. I gel, veicoli ideali per la maggior parte degli estratti vegetali, sono costituiti da soluzioni rese viscose dalla presenza di un additivo gelificante.Possiamo trovare gel fluidi, molli e consistenti (stick).Cosmetici sotto forma di gel sono: gel contorno occhi, gel doposole, gel anticel­lulite, gel per capelli (gommina), gel struccanti e altri ancora.Ultimamente sono stati messi a punto gel contenenti cristalli liquidi. Questi gel esteticamente avanguardistici, possono veicolare princìpi attivi liposolubili all'interno dei cristalli.

SOSPENSIONI

Si ha una sospensione quando particelle solide vengono disperse in una fase per lo più acquosa. L'uso di sospensioni in tecnica cosmetica è però pressoché abbandonato.Una forma che si avvicina alla sospensione è la pasta. Una pasta idroglicerica è rappresentata dal dentifricio.

 MISCELE

Sono forme semplici ottenute per miscelazione di due o più sostanze. Le pol­veri, per esempio, sono miscele di sostanze inorganiche a cui sono state fatte le più svariate aggiunte (tra i prodotti in miscela abbiamo il talco, le polveri aspersorie e le ciprie).

EMULSIONI

L'emulsione è la dispersione finissima di un liquido in un altro con il quale non è miscelabile. Se in un recipiente chiuso si agitano energicamente per esem­pio acqua (A) e olio (O) si ottiene un liquido lattiginoso che è un'emulsione. Questa emulsione, tuttavia non è stabile e in poco tempo si separerà. Per avere un'emulsione stabile è necessaria una terza sostanza che è l'emul­sionante. Nell'emulsione, che può essere definita un "sistema bifasico", l'acqua e le sostanze idrosolubili costituiscono la fase acquosa. A seconda del tipo di emulsione, la fase acquosa può essere dispersa (detta anche discontinua), dando l'emulsione di tipo A/O (acqua in olio, W/O in ingle­se, E/H, in francese). Al contrario può essere la fase disperdente (o continua) e in questo caso l'emulsione che si forma è di tipo O/A (O/W, H/E). La fase oleosa di un'emulsione comprende tutti i tipi di olì e di grassi, dagli idrocarburi agli acidi grassi, ai grassi cerosi, eccetera. Nelle emulsioni le parti-celle disperse hanno dimensioni molto piccole, da 1 a 10 micron. Sono quindi emulsioni i latti, le creme più o meno fluide, alcuni tipi di shampoo e così via.

OLEOLITI

Possono essere considerate miscele di lipidi fluidi (es. Olio solare, Olio da massaggio).

SPRAY

Mentre in campo farmaceutico gli spray resistono alle mode e alle abitudini dei consumatori, anzi vengono affinate tecniche di dispensazione sempre più sofistica­te, in campo cosmetico, vuoi anche per il clamore attorno all'inquinamento e alla riduzione della fascia di ozono atmosferico, l'uso degli spray è in forte calo.

 

Il termine AEREOSOL si riferisce a sistemi colloidali costituiti da una fase dispersa liquida o solida e da una fase disperdente gassosa; in altre parole gli aereosol propriamente detti sono costituiti da dispersioni di finissime particelle liquide e solide in un gas. FUMI (dispersioni di particelle solide in aria ) e NEBBIE (disper­sioni di particelle liquide in aria) sono esempi di aereosol, che s'incontrano spesso nella vita quotidiana. Gli spray sono quindi sistemi ermeticamente chiusi e sotto pressione, in grado di generare un aereosol al momento dell'uso. Tali sistemi coincidono con la definizione di aerosol, data dalla Farmacopea Ufficiale: "sono preparazioni confezionate in recipienti speciali, ermeticamente chiusi, sotto pressione di un gas, che contengono uno o più princìpi attivi e il cui contenuto viene liberato, in forma di dispersioni di particelle solide o liquide in un gas o in un getto liquido o semisolido (per esempio una schiuma), facendo funzionare un dispositivo appro­priato di polverizzazione (valvola)". In campo cosmetico sono comunque preferite le erogazioni ecologiche di tipo meccanico come gli "squeeze".